Politica
REGIONE LAZIO Zingaretti: “Reddito di inclusione misura di grande spessore”

REGIONE LAZIO Zingaretti — Questa mattina il governatore ha diramato una nota in merito alla proroga del Reddito di Inclusione negli anni 2018/2020
REGIONE LAZIO Zingaretti: “La Giunta regionale ha dato il via libera questa mattina allo stanziamento di quasi 27 milioni di euro per la proroga del reddito di inclusione negli anni 2018/2020. Il Rei rappresenta una misura importante, oltretutto già testata, per contrastare la povertà. Offre un aiuto economico concreto a coloro che si trovano in difficoltà e in condizioni di disagio. Il reddito di inclusione è un intervento di grande spessore e mi auguro che il Governo decida di potenziarlo con maggiori risorse, al fine di ampliare la fascia dei soggetti destinatari. La delibera prevede oltre 24 milioni per l’accesso al Rei, nonché più di 2 milioni per i cittadini senza dimora e in condizione di povertà estrema. Si tratta di denaro che la Regione Lazio, come poche altre regioni in Italia, ha deciso di investire per migliorare ulteriormente questa misura. Il programma prevede inoltre l’assunzione di nuovi assistenti sociali affinché il rapporto diventi uno ogni 5mila abitanti”.
A questo proposito ha detto la sua anche l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli. “La missione della Regione Lazio è quella di garantire l’inclusione delle famiglie in difficoltà economica. Intendiamo operare una strategia locale condivisa per potenziare gli interventi, affinché risultino più omogenei ed efficaci su tutto il territorio regionale. Il piano ci permetterà di promuovere azioni di contrasto alla marginalità sociale, coinvolgendo le persone stesse e i rispettivi nuclei familiari. Per agevolare l’accesso dei cittadini a questa rete di protezione, rafforzeremo i punti Rei presenti nei comuni anche tramite l’assunzione di assistenti sociali”.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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