Cronaca
ROMA Arresti per droga su un pullman diretto a Venezia

ROMA Arresti per droga su un pullman diretto a Venezia.
ROMA Arresti per droga su un pullman diretto a Venezia. Ad operarli gli uomini del commissariato Torpignattara e del Reparto Volanti, nei confronti di un gruppo di persone da tempo nel mirino degli inquirenti. Notati a parlottare tra loro con una busta in mano, nei pressi del bus per la città lagunare, in due sono stati fermati per essere controllati. A nulla è valso il loro tentativo di fuga e di nascondere la borsa sotto una panchina. I poliziotti non hanno impiegato che pochi minuti per bloccarli e recuperare la borsa. Dove hanno rinvenuti due involucri in plastica con 2.150 grammi circa di marjuana. I militari hanno dunque fatto scattare le perquisizioni nei confronti di I.H.O e O.S., 27 e 31 anni, entrambi di origine nigeriana. Il primo aveva indosso un biglietto per Venezia, mentre altra marijuana, circa 80 grammi, era nascosta negli slip del secondo. Al termine delle operazioni di rito entrambi sono stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso fra loro. La droga, destinata a rifornire il mercato di Venezia per le festività, è stata sequestrata.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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