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ROMA Bando del Comune per due strutture per i senzatetto

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ROMA Bando del Comune per due strutture per i senzatetto

ROMA Bando del Comune per due strutture per i senzatetto: i dettagli.

<strong>ROMA Bando del Comune per due strutture per i senzatetto. Ad essere realizzati saranno un ‘condominio sociale’ a San Lorenzo e un ‘appartamento housing first’ all’Esquilino. A ciò si aggiungerà un ufficio che supporterà la cabina di regia del progetto di Sistema Cittadino Integrato di Monitoraggio, Accoglienza e Inclusione. Il bando approvato dall’Amministrazione capitolini sarà diviso in tre lotti, per un totale di 832 mila euro, iva esclusa. Cifra con cui la giunta Raggi conta di rinforzare il sistema di accoglienza e inclusione per le persone senza fissa dimora. Il tutto si inserisce in una gara europea a procedura aperta per l’affidamento, per 12 mesi a partire dal 1 gennaio (o dalla data dell’affidamento), della gestione di una serie di “servizi sperimentali per il contrasto alla grave emarginazione adulta”.

La cifra stanziata servirà per la gestione degli appartamenti, per parte delle spese personali degli ospiti, parte di quelle di vitto e per percorsi di formazione e reinserimento. Il condominio sociale sarà composto di 12 posti, per un totale di 248.136 euro, mentre 4 faranno parte dell’appartamento housing first, per costi di gestione da 113.169 euro. I restanti 471.113 euro andranno per l’ufficio di supporto alla cabina di regia. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato al 18 gennaio 2019.

Il ‘condominio sociale’  sarà collocato a San Lorenzo, in via dei Reti 27, nell’immobile confiscato alla criminalità organizzata e affidato al dipartimento Politiche sociali. Housing First invece in un appartamento di proprietà del Comune in via Giolitti 255, idoneo ad ospitare quattro persone. Le persone ospitate dovranno sostenere un percorso di re-inclusione sociale attraverso programmi personalizzati. A loro carico inoltre una presa in carico improntata all’accompagnamento verso una progressiva autonomia. Su questo fronte, il comune interverrà sulle spese vive a tre scaglioni: 100% i primi sei mesi e 70% per la restante parte dell’anno

Si tratta di un altro tassello nel lavoro che stiamo impostando, per comporre un sistema integrato di gestione coordinata delle questioni legate all’accoglienza e all’inclusione sociale” spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre. “Puntiamo su modalità sperimentali e sull’adozione di interventi innovativi, mutuando le migliori prassi utilizzate anche in altri Paesi. Vogliamo che tutte le persone si sentano legate dall’appartenenza a una comunità che sappia rispondere sempre ai bisogni individuali”.

Il bando si orienta secondo vari principi: “la comprensione del bisogno dell’utente; un supporto che dura per tutto il tempo necessario; accesso ad appartamenti indipendenti situati in diverse zone della città; separazione del trattamento dal diritto alla casa; auto-determinazione del soggetto nelle scelte; definizione di un programma di supporto condiviso tra servizio sociale e utente; riduzione del danno”.

I beneficiari saranno aiutati da personale sociale a redigere e sviluppare i progetti individuali su diverse aree di intervento: dal lavoro, al recupero della cura di sé, al segretariato sociale, alla protezione dalla strada, alla riabilitazione alla vita sociale e relazionale. Condividendo e sottoscrivendo un vero e proprio patto si prende dunque in carico una progettualità.

Il procedimento fa parte del progetto “Scimai” (Sistema Cittadino Integrato di Monitoraggio, Accoglienza e Inclusione), finanziato dal Programma Operativo Nazionale (Pon) “inclusione” FSE 2014-2020 e dal fondo di aiuti europei agli indigenti Pon I Fead 2014-2020 e dal Pon Città Metropolitane 2014-2020.

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