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ROMA Il Comune presenta il macchinario contro l’emergenza buche

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ROMA Il Comune presenta il macchinario contro l’emergenza buche

ROMA Il Comune presenta il macchinario contro l’emergenza buche.

ROMA Il Comune presenta il macchinario contro l’emergenza buche. Sarà lui a coadiuvare l’esercito nella lotta alla piaga più importante della Capitale. Una macchina innovativa, in grado di rigenerare a caldo il manto stradale. L’amministrazione pentastellata ha deciso di sperimentare questa che è di fatto una nuova frontiera nel campo della sicurezza stradale.

A manovrarla durante gli interventi di riparazione, ha annunciato l’assessore municipale Giacomo Giujusa, sarà, su strade di grande viabilità, il Dipartimento Simu. Che l’ha già sperimentata in via della Magliana, di recente oggetto di sopralluogo da parte dell’assessora capitolina ai Lavori Pubblici Margherita Gatta e dello stesso Giujuisa. La visita dei due assessori ha dunque costituito il lancio di questa nuova modalità d’intervento sul manto stradale.

Il macchinario – ha spiegato Margherita Gattapermette di effettuare dei ripristini integrali di circa 2 metri x 1, attraverso un processo di riscaldamento della pavimentazione la quale, portata alla temperatura di 180 gradi per una certa profondità, permette il riciclo integrale e la rigenerazione dell’asfalto presente. Questo, se necessario, viene integrato con altro asfalto. Viene poi aggiunto del bitume modificato e infine si procede alla battitura e riapertura al traffico“.

Una soluzione che consente di evitare un più laborosio intervento di rifacimento del sottofondo stradale. Certo la realizzazione è più complicata, ma il risultato è certamente più duraturo, con ripristini la cui durata, ha spiegato la Gatta, “arriva a due anni“. Un risultato godibile nell’immediato, che interesserà “tratti di strada compromessi in maniera non continuativa“.

Non è la prima volta che il Campidoglio sperimenta questa tecnologia. Lo scorso giugno si era infatti scelto di ricorrere ad una sorta di sigillante delle ormagliature, utilizzato anche negli aeroporti USA. L’esperimento ebbe luogo in due strade di territori teatro, poco più avanti, delle elezioni municipali. Una macchina tappa buche era invece stata destinata ad altri luoghi, nel Municipio VII. “Un camion sei volte più capiente del mezzo impiegato per spargere l’asfalto a caldo” aveva spiegato il locale assessore ai Lavori pubblici.

Le sperimentazioni messe in campo non sono tuttavia riuscite ad evitare alle strade le attuali pessime condizioni. C’è un emergenza in atto, come testimonia la chiamata in causa dell’esercito. Cui però saranno ora affiancati anche gli interventi, puntuali e sulla grande viabilità, del Dipartimento Simu. Il caso Magliana è stato l’avvio, ora si spera di continuare su questa strada.

 

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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