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Cronaca

ROMA Iniziativa del Comune per gli alberi di Natale usati

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ROMA Iniziativa del Comune per gli alberi di Natale usati

ROMA Iniziativa del Comune per gli alberi di Natale usati.

ROMA Iniziativa del Comune per gli alberi di Natale usati. Sarà Ama, attraverso una raccolta straordinaria e gratuita, a restituire alla natura tutti gli alberi di Natale naturali raccolti e utilizzati durante le Feste. La municipalizzata, insieme ai Carabinieri Forestali, selezionerà gli abeti e ne verificherà le condizioni per essere trasportati e ripiantati presso la sede del Reparto Biodiversità di Roma, a Arcinazzo Romano, nell’ex vivaio forestale Fondazione Sir Walter Becker. Gli abeti recuperati saranno poi utilizzati per iniziative di educazione ambientale destinate alle scolaresche, le quali potranno anche dare agli arbusti il proprio nome. Quelli inutilizzabili saranno invece portati all’impianto di compostaggio Ama di Maccarese, dove saranno trasformati in concime per piante in vaso o da giardino.

Sorte diversa toccherà invece a quelli artificiali, realizzati con materiali non riciclabili e che quindi saranno inevitabilmente smaltiti. Quelli di dimensioni ridotte, non più di 30/40 centimetri, e senza luminarie, possono essere gettati nei cassonetti riservati ai materiali non riciclabili. Quelli oltre i 40 centimetri o dotati di impianti luminosi dovranno invece essere condotti, in quanto materiali ingombranti ed elettronici, presso i centri di raccolta Ama.

L’iniziativa fa parte di una campagna promossa da Ama, Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale e dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri (CUFA). Dopo le festività i centri di raccolta aziendali, aperti tutti i giorni e dislocati in tutta la città, saranno a disposizione per accogliere gli abeti dei romani. Sul sito di Ama si possono trovare tutte le indicazioni utili sulle corrette pratiche per mantenere in buone condizioni l’abete naturale, oltre a tutte le ulteriori informazioni sulla campagna. Di cui si potrà chiedere conto anche al numero verde Ama 800867035, attivo dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17 e il venerdì dalle 8 alle 14.

Scegliere un abete natalizio naturale rappresenta un gesto ecocompatibile e, insieme, può facilmente trasformarsi in un’occasione per ridonarlo alla natura“, osserva il generale Antonio Ricciardi, comandante del CUFA. “Siamo onorati di questa collaborazione con l’Arma dei Carabinieri“, sottolinea il presidente di Ama Lorenzo Bagnacani, “che rinnoviamo per evidenziare l’importanza del rispetto delle regole e della tutela dell’ambiente“.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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