Politica
Sanità Roma — Pronto soccorso, 7 richieste a Regione Lazio

Sanità Roma — Nella giornata odierna, nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine dei Medici, i direttori dei pronto soccorso di alcuni ospedali capitolini hanno presentato 7 richieste alla Regione Lazio
Sanità Roma — Le richieste sono riportate in una missiva inviata inoltre al Ministero della Salute e al Ministero dell’Istruzione. Nella fattispecie, si tratta di aumentare il numero delle borse regionali destinate alle scuole di specializzazione in medicina d’emergenza-urgenza, e di rivalutare i criteri di accesso per i medici già in servizio strutture. La terza richiesta consiste nel migliorare le condizioni di lavoro nei pronto soccorso in modo tale da rendere la suddetta professione maggiormente appetibile. Viene poi chiesto di migliorare le strutture organizzative, sottrarre alla responsabilità gestionale del pronto soccorso i pazienti per già destinati al ricovero, ridistribuire il lavoro tra professionalità diverse e ampliare i Fast-Tracks.
Le strutture interessate sono il policlinico Umberto I, il Gemelli, il San Camillo, il Santo Spirito, il Pertini, il Casilino, il Sant’Eugenio e il Sant’Andrea. Nel 2017 nei pronto soccorso sono stati accolti due milioni di pazienti, dato destinato a essere eguagliato per il 2018. “Si tratta di proposte capaci di dare risposte in tempi celeri, scongiurando il rischio di un tracollo nell’offerta dei servizi di emergenza” chiosano i direttori dei pronto soccorso. La preoccupazione dei direttori riguarda inoltre la chiusura dell’ospedale San Pietro Fatebenefratelli per un periodo di tempo non quantificabile, in seguito ai gravi danni riportati durante l’incendio dello scorso 3 novembre.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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