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ROMA Sciopero Roma Metropolitane

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ROMA Sciopero Roma Metropolitane

ROMA Sciopero Roma Metropolitane contro i licenziamenti. A proclamare la protesta in programma oggi Filt-Cgil, Fit-Cisl Reti e Uil Trasporti. I lavoratori incroceranno le braccia dalle ore 9.30 per l’intera giornata. In mattinata è prevista una manifestazione a piazza del Campidoglio.

Sciopero Roma Metropolitane. Con l’iniziativa i sindacati intendono “denunciare la drammatica precipitazione della situazione dell’azienda partecipata e il timore di una procedura di licenziamento collettivo, che ne’ Roma Capitale ne’ l’azienda stessa sono stati in grado di fugare. Roma Capitale scaricherà sul vertice aziendale la responsabilità di affrontare il problema degli eventuali esuberi. L’azienda, nel merito, non offre rassicurazione alcuna. Il tutto senza, peraltro, avere prima compiuto gli atti previsti dalle norme vigenti in caso di crisi aziendale e senza avere mai concesso un confronto preventivo con le parti sindacali”.

I sindacati chiedono che il socio unico Roma Capitale risolva la crisi aziendale senza farla pagare ai lavoratori. Che l’assemblea capitolina e la giunta si esprimano con chiarezza sulla tutela del lavoro. Che venga aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e che l’amministrazione “non disperda un patrimonio pubblico di competenze qualificate che rappresentano una risorsa a disposizione della città per il rilancio dello sviluppo delle reti di trasporto. Qualora dalla politica non dovesse levarsi una voce chiara sulla tutela del diritto al lavoro nonché sul piano strategico per le infrastrutture di trasporto e sulle sorti dell’azienda partecipata Roma Metropolitane saremo costretti a mettere in atto ulteriori azioni di protesta. Nonché a porre in essere ogni possibile atto a difesa e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori chiamando ognuno alle proprie responsabilità”.

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SANITA’ REGIONE LAZIO – ZINGARETTI E D’AMATO PRESENTANO ADVICE

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Sessantenne truffata per 1170 euro da un appuntamento disastroso

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Sessantenne truffata per 1170 euro da un appuntamento disastroso

Cercava l’amore, ma ha trovato solo truffa e solitudine. Annalaura, 65 anni, ha speso 1.170 euro per un’agenzia di incontri tra single, ma in un anno ha ricevuto solo una proposta: «In un anno me ne hanno proposto solo uno, e quando l’ho visto era pure brutto». Commento: il triste risveglio di chi cerca l’amore online. #amore #truffa #single #Roma

Annalaura, con la speranza di trovare la sua anima gemella, si è rivolta a un’agenzia di incontri presente online, sui social e con sedi fisiche in tutta Italia. Dopo aver pagato una somma considerevole, l’agenzia Meeting le aveva promesso almeno quattro profili maschili ogni tre mesi che corrispondessero ai suoi desideri. Invece, durante il suo racconto al tribunale monocratico di Roma, ha rivelato la sua delusione.

LA VICENDA

La donna ha firmato un contratto con una filiale aperta da un imprenditore della provincia di Bari, affiliato al marchio Meeting tramite franchising. Dopo aver incassato i soldi, l’imprenditore ha chiuso l’attività senza restituire nulla. Sul sito, l’agenzia prometteva che grazie al loro software proprietario, anche una nuova agenzia avrebbe potuto offrire incontri. Il motto era “l’amore vien incontrando!”, ma per Annalaura è stato un incontro con la truffa.

L’IMPUTATO

Giuseppe L., 60 anni, originario della provincia di Bari, è accusato di truffa. Nel 2017, aveva fatto firmare ad Annalaura un contratto, intascando un acconto e dieci assegni postdatati. La donna ha aspettato invano le proposte, ricevendone solo una, inadeguata secondo lei: «Non rispondeva assolutamente alle mie aspettative e a quanto avevo indicato. Non solo dal punto di vista estetico». Dopo mesi di silenzio, Annalaura ha rescisso il contratto e richiesto la restituzione dei soldi, come previsto dall’accordo. Le indagini hanno rivelato che la Selecta s.r.l.s., gestita dall’imprenditore, aveva chiuso poco dopo aver ottenuto il denaro di Annalaura. Ora, mentre Annalaura attende giustizia, ci si chiede quante altre vittime di questa truffa romantica abbiano scelto il silenzio per non rivelare la loro disavventura.

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Claudio Celletti investito intenzionalmente a Ostia dopo le liti sul cane: arrestati mandante e killer

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Claudio Celletti investito intenzionalmente a Ostia dopo le liti sul cane: arrestati mandante e killer

Arrestati i presunti assassini di Claudio Celletti, 63enne dell’Ama di Ostia, ucciso da un SUV per una disputa sui cani. Gli autori, 39enni con precedenti per droga, avevano litigato con la vittima poco prima dell’omicidio. #Ostia #Giustizia #Cani

Presi. Individuati e portati in carcere i presunti autori dell’omicidio del 63enne Claudio Celletti, dipendente dell’Ama di Ostia travolto e ucciso da un Suv in largo delle Marianne, nei pressi del parcheggio vicino all’area cani della pineta delle Acque Rosse il 4 marzo scorso. Non fu un investimento stradale come si pensò sulle prime, ma una vera e propria vendetta per una serie di liti trascinate nel tempo per i cani tra la vittima e i due indagati, entrambi 39enni e con precedenti per stupefacenti. Celletti, molto conosciuto sul litorale poiché in servizio nell’isola ecologica di Levante, era ormai prossimo alla pensione. Ancora un mese e si sarebbe dedicato agli affetti e al tempo libero. Invece, ricoverato al San Camillo per le gravi ferite riportate sbattendo la testa, è morto dopo una settimana di agonia, l’11 marzo. Subito le indagini del X Commissariato Lido e degli uomini della Squadra Mobile hanno preso un altra direzione rispetto al tragico incidente stradale.

Con Celletti quel pomeriggio (erano all’incirca le 15) c]。era anche la compagna e altri testimoni hanno visto il Suv, una Jeep Renegade grigia, centrare in pieno alle spalle il 63enne, che aveva in braccio il cagnolino di proprietà della compagna, facendolo letteralmente volare in aria per alcuni metri. Sul posto arrivò la Municipale, ma ascoltate le prime testimonianze e poi sentita la donna, l’inchiesta è passata agli investigatori della polizia.

Fondamentale la ricostruzione di quanto avvenuto poco prima dell’impatto e la mattina dello stesso giorno, ossia quando Celletti aveva discusso a dir poco animatamente con Francesco Oggianu sempre per questioni legate ai loro cani, estraendo al culmine della discussione un coltello con cui l’amour aveva aggredito. L’operatore Ama riprese con il suo telefonino parte della scena e ora quelle immagini fanno parte del fascicolo agli atti della Procura di piazzale Clodio.

Claudio Celletti, investito e ucciso (volontariamente) da un suv a Ostia: arrestati il mandante e l’esecutore dell’omicidio

LE TELECAMERE

Nel pomeriggio, poi, ecco un altra lite, questa volta con Emanuele Di Rocco, l’,uomo ritenuto dagli inquirenti il conducente della Jeep. Alla targa del veicolo in fuga – e quindi al proprietario – gli agenti della Mobile e del X Distretto, sono arrivati incrociando le testimonianze e i filmati registrati da alcune telecamere pubbliche e private della zona di via delle Baleniere e via Isole del Capoverde. Secondo il teorema investigativo, i due trentanovenni, molto amici tra di loro, avrebbero meditato la vendetta. Uno come mandante e «concorrente morale» del reato anche alla luce delle esplicite minacce di morte rivolte alla vittima precedentemente, l,忽tro in qualità di esecutore materiale, come conducente del Suv appunto. Anche a febbraio, Celletti e i due avrebbero avuto un’,altra discussione finita tra insulti e spintoni.

I poliziotti sono, così, risaliti al movente, ossia ai dissidi per i cani, tra quello di piccola taglia della vittima e il Setter e un Amstaff dei due amici trentanovenni. Una convivenza difficile, esasperata nell,area cani della pinetina urbana di Ostia che ha portato a un omicidio tanto brutale. Il Suv è stato sequestrato mentre per gli indagati si sono spalancate le porte di Regina Coeli, a disposizione dell’,autorità giudiziaria.

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