ROMA ANTICA Fornicalia era una festa agricola celebrata il 19 gennaio in cui veniva celebrata Fornax, Fornace. Dea protettrice dei forni e del loro buon funzionamento.
La festa durava diversi giorni. Era dedicata ai forni per la tostatura del farro e per la cottura del pane. Il popolo veniva suddiviso in trenta curie. Il farro veniva tostato nel forno di ognuna delle curie. Prima dei Fornicalia ogni cittadino aveva la possibilità di leggere su delle tabelle nel Foro in quale curia avrebbe compiuto il sacrificio. Probabilmente la festa aveva anche una funzione di censimento della popolazione. Se qualcuno non ricordava a quale curia apparteneva o non poteva partecipare alla festa nel giorno prescritto poteva rimediare il giorno finale dei festeggiamenti.
Per questo la festa dei Fornicalia era detta anche ‘festa degli smemorati’ (stultorum feriae). Durante i Fornicalia veniva offerta alla dea Fornax la ‘Mola Salsa’. Una preparazione di farina di farro e sale cotta esclusivamente nel forno delle Vestali. La ‘Mola Salsa’ veniva offerta come atto di purificazione o utilizzata per cospargere gli animali destinati al sacrificio. ‘Immolare’ infatti significa ‘ricoprire con mola salsa’. Secondo alcuni il rito sarebbe il precursore del cerimoniale cristiano della eucarestia.