Ultime Notizie Roma
I carabinieri arrestano un truffatore

I carabinieri arrestano un truffatore che riusciva a contattare le vittime fingendosi loro conoscente
Roma – Un uomo, è riuscito a truffare alcune persone, specialmente i piccoli esercitanti commerciali. Il suo trucco era quello di spacciarsi per loro conoscente. A quel punto riusciva a conquistare la fiducia delle vittime chiedendo di anticipare 200 euro per proprio conto per poterle consegnare poi a un finto corriere espresso che sarebbe poi passato per ritirarle. E qui continuava la truffa, infatti entrava in scena il “finto” conoscente per ritirare il denaro. L’uomo è un pregiudicato romano di 56 anni sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Anzio. Entrava nei negozi fingendosi un corriere con tanto di abiti ufficiali per ritirare la somma di denaro.
A mettere fine a tutto ciò, sono stati i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste dopo aver ricevuto delle denunce da parte dei commerciati truffati con lo stesso modo hanno deciso di iniziare un’indagine. A quel punto il gioco è stato facile. Grazie alle telecamere e ai riscontri dei tabulati delle vittime, i Carabinieri hanno collegato le due cose arrivando al 56enne. Per lui è stata richiesta un’ordinanza cautelare in carcere da parte del G.I.P. del Tribunale di Roma. Sono stati documentati almeno 3 episodi in cui l’uomo, contravvenendo all’obbligo di dimora nel comune di Anzio, è venuto a Roma per concludere i suoi “affari”. Non è escluso che la stessa persona abbia potuto mettere a segno altri colpi dello stesso genere, motivo per cui sono tuttora in corso ulteriori accertamenti. Il truffatore è stato portato al carcere Regina Coeli.
Ultime Notizie Roma
Che cos’è la Febbre West Nile che sta mettendo paura nella regione Lazio
Dopo la morte della donna a Latina, è giusto capire meglio che cosa sia la febbre West Nile
La febbre West Nile è una malattia virale causata dal virus West Nile (West Nile Virus, WNV), appartenente alla famiglia dei Flaviviridae. Il virus fu isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto di West Nile, da cui prende il nome. Attualmente, il virus risulta diffuso in diverse aree geografiche del mondo, tra cui Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e il continente americano.
Modalità di trasmissione
Secondo quanto riportato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, i principali serbatoi naturali del virus sono rappresentati dagli uccelli selvatici e dalle zanzare, in particolare quelle del genere Culex, le cui punture costituiscono il principale veicolo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di trasmissione, seppur rari, includono trasfusioni di sangue, trapianti d’organo e la trasmissione verticale da madre a feto durante la gravidanza. È bene sottolineare che la febbre West Nile non si trasmette per contatto diretto da persona a persona. Oltre all’uomo, il virus può infettare anche altri mammiferi, in particolare i cavalli, ma talvolta anche cani, gatti, conigli e altre specie.
Periodo di incubazione e sintomatologia
Il periodo di incubazione, ovvero l’intervallo di tempo tra la puntura della zanzara infetta e la comparsa dei sintomi, varia generalmente tra i 2 e i 14 giorni, ma può prolungarsi fino a 21 giorni nei soggetti immunodepressi.
Nella maggior parte dei casi (circa l’80%), l’infezione decorre in modo asintomatico. Fra i soggetti sintomatici, circa il 20% manifesta sintomi di lieve entità: febbre, cefalea, nausea, vomito, linfoadenopatia e eruzioni cutanee. La durata di tali sintomi può variare da pochi giorni a qualche settimana, e l’intensità dipende in larga misura dall’età e dallo stato di salute del paziente. Nei bambini, si presenta più frequentemente una febbre modesta; nei giovani adulti, la sintomatologia include febbre medio-alta, congiuntivite, dolori muscolari e cefalea; negli anziani e nei soggetti debilitati, le manifestazioni cliniche possono essere più severe.
Le forme gravi si riscontrano in meno dell’1% dei casi (1 ogni 150 persone infette) e includono sintomi quali: febbre elevata, intensa cefalea, debolezza muscolare, stato confusionale, tremori, disturbi visivi, torpore, convulsioni, fino a giungere, nei casi più gravi, a paralisi o coma. Alcuni effetti neurologici possono risultare permanenti. In rari casi (circa 1 su 1.000), l’infezione può evolvere verso un’encefalite a esito fatale.
Diagnosi
La diagnosi di infezione da virus West Nile si basa principalmente su esami di laboratorio, come i test ELISA o di immunofluorescenza, volti a rilevare la presenza di anticorpi IgM nel siero o nel liquido cerebrospinale. Tali anticorpi possono persistere anche per lungo tempo (fino a un anno), e pertanto la loro presenza può segnalare anche una infezione pregressa. In alcuni casi, i campioni prelevati nei primi otto giorni dall’insorgenza dei sintomi possono risultare negativi; per tale ragione si raccomanda, laddove necessario, di ripetere il test a distanza di tempo. In alternativa, la diagnosi può essere confermata tramite PCR o coltura virale sui medesimi campioni.
Prevenzione
Attualmente non esiste un vaccino approvato per la febbre West Nile, sebbene siano in corso studi in tal senso. La prevenzione si fonda principalmente sull’adozione di misure atte a limitare l’esposizione alle punture di zanzara, in particolare durante le ore di maggiore attività (all’alba e al tramonto).
Le principali misure preventive includono:
- l’uso di repellenti cutanei specifici;
- l’adozione di abbigliamento protettivo, con pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe;
- l’installazione di zanzariere alle finestre;
- la rimozione dell’acqua stagnante da contenitori esterni, quali vasi, secchi e sottovasi;
- il cambio frequente dell’acqua nelle ciotole per animali;
- il rimessaggio verticale delle piscine gonfiabili quando non in uso.
Trattamento
Non esiste una terapia antivirale specifica per la febbre West Nile. Nei casi lievi, i sintomi tendono a regredire spontaneamente in pochi giorni o settimane. Nei casi gravi, invece, si rende necessario il ricovero ospedaliero, con somministrazione di terapie di supporto, quali fluidi per via endovenosa e, nei casi più compromessi, ventilazione assistita.
Roma e dintorni
Ostia, il Campidoglio diserta la Commissione di garanzia sui Cancelli. L’opposizione: “Grave”

(Adnkronos) –
Il Campidoglio diserta anche in seconda convocazione la Commissione controllo e garanzia del Municipio X di Roma, strumento che permette ai consiglieri di fare domande e chiedere chiarimenti. Una commissione convocata dal presidente della stessa Pietro Malara (Fdi) per l’11 e il 18 luglio, in un anno cruciale per il turismo come quello del Giubileo e in una delle stagioni più travagliate di sempre per il “Mare di Roma”, tra i Cancelli di Ostia senza servizi e aperti solo parzialmente e i sigilli posti a diversi stabilimenti balneari.
“Si comunica che il giorno 18 luglio 2025 alle ore 09:00 in modalità audio video conferenza tramite piattaforma Teams ai sensi degli Art. 41 comma 10 bis del Regolamento del Municipio Roma X e 90 comma 3 bis del Regolamento del Consiglio Comunale, è convocata la Commissione di Controllo e Garanzia per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Chiarimenti relativi ai criteri ed all’attribuzione dei punteggi Bando Spiagge Libere”. Recita così la seconda convocazione della Commissione speciale controllo e garanzia del municipio X indirizzata “alla Vice Presidente Vicaria Silvia Paoletti, Al Vice Presidente Marco Possanzini, Ai Consiglieri Silvia Fiorucci, Andrea Bozzi, Leonardo Di Matteo, Monica Picca, Maurizio Lelli, Ai Segretari di Commissione, Al Presidente del Municipio Roma X, Ai Presidenti dei Gruppi Consiliari Municipio Roma X, Al Segretariato Generale di Roma Capitale, Al Direttore del Municipio Roma X”. Fra gli “invitati a partecipare” anche il “Presidente del Municipio Roma X Mario Falconi o suo delegato”, l'”Assessore con delega alle Spiagge di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi o suo delegato”, consiglieri e rappresentanti di varie associazioni.
Nessuno, però, dal Campidoglio, ha partecipato. Nonostante nella seconda convocazione si rimarcasse: “È assolutamente necessaria la presenza degli invitati, anche nel rispetto delle disposizioni impartite dal Segretariato Generale di Roma Capitale con nota protocollo RC/2018/0026408 del 10.08.2018. Si prega il Segretariato Generale di Roma Capitale, che riceve per conoscenza la presente Convocazione e che si ringrazia anticipatamente, di sollecitare la presenza degli invitati alla Commissione Speciale di Controllo e Garanzia, trattandosi di una seconda Convocazione con il medesimo ordine del giorno a causa dell’assenza di tutti gli invitati di Roma Capitale alla prima Convocazione, anche nel rispetto della circolare di cui sopra, nonché della Trasparenza Amministrativa e dell’azione di questa Commissione”.
“Abbiamo convocato due commissioni controlli e garanzia sugli appalti delle spiagge. E per due volte Comune e organi istituzionali non si presentano a rispondere alle domande dell’opposizione. È una cosa gravissima. Non è escluso che faremo un esposto alla procura della Repubblica: non è possibile che Roma Capitale non si presenti per mostrarci le carte e a spiegarci come sono strutturate le gare per ben due volte”. A dirlo all’Adnkronos è il capogruppo di Fratelli d’Italia al X Municipio di Roma Giuseppe Conforzi. Per il consigliere “è inutile andare in piazza per parlare di legalità quando si disertano invece i luoghi dove applicarla. Per due convocazioni di fila non si è presentato nessuno. Così sono passibili anche di sanzioni: ma questo – conclude Conforzi – è il sistema del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del presidente del municipio X Mario Falconi. Che preferiscono non dare risposte a noi, alla cittadinanza e alle associazioni”
“Mentre vanno avanti i sequestri degli stabilimenti in piena stagione balneare e ai Cancelli i chioschi sono ancora chiusi, in Municipio X ieri abbiamo convocato per la seconda settimana consecutiva un’importante Commissione Trasparenza sui bandi fatti per le spiagge libere, che come opposizioni, crediamo abbiano diversi aspetti da chiarire. Ma ancora una volta non si è presentato nessuno: né dall’assessorato capitolino al Patrimonio, né dal dipartimento, nonostante alle commissioni si possa accedere anche online”, dichiara all’Adnkronos Andrea Bozzi, capogruppo di Azione in Municipio X e membro della commissione controllo e garanzia. “Come membro di Commissione – prosegue Bozzi – ho chiesto al presidente Pietro Malara di inviare una diffida agli uffici e al segretariato comunale per segnalare il muro di gomma e il mancato rispetto del nostro ruolo. È purtroppo evidente che ormai il Municipio, la cui maggioranza ha colpevolmente ceduto la Delega al Litorale al Campidoglio due anni fa, non ha più alcuna voce in capitolo, mentre i cittadini assistono attoniti all’estate più disgraziata di Ostia degli ultimi anni”.
“La doppia assenza del Campidoglio alla Commissione Trasparenza e Garanzia del Municipio X è un fatto gravissimo. In un momento cruciale per il futuro del litorale romano, e a pochi mesi dal Giubileo, Roma Capitale diserta due convocazioni ufficiali ignorando le richieste di chiarimento su bandi, punteggi e servizi legati alle spiagge libere di Ostia”, afferma all’Adnkronos è la capogruppo della Lega al Municipio X di Roma Monica Picca.”Questa Commissione – ricorda Picca – non è un atto simbolico, ma lo strumento con cui i cittadini, attraverso i loro rappresentanti, chiedono trasparenza, legalità e garanzie. Nessuna risposta, nessuna presenza, nessuna assunzione di responsabilità: è questa l’immagine che il Campidoglio sta offrendo al Mare di Roma. Chiediamo immediatamente spiegazioni e pretendiamo rispetto per le istituzioni municipali, per i cittadini e per il principio di trasparenza amministrativa sancito dallo Statuto di Roma Capitale. Continuare a ignorare la Commissione significa disprezzare il controllo democratico, mentre la città ha bisogno esattamente del contrario: chiarezza, partecipazione e risposte concrete”. (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)
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