Cronaca
CAPODANNO Il bilancio della Polizia

CAPODANNO Il bilancio della Polizia. Rispetto all’anno scorso si registra un lieve aumento dei feriti, in particolare quelli più gravi.
Il bilancio della polizia sulla notte di Capodanno e sui servizi di controllo e prevenzione per l’uso di botti e fuochi. Per il sesto anno consecutivo non si registrano decessi. Aumenta però il numero dei feriti. A fronte dei 212 dello scorso anno ci sono stati 216 feriti, 44 i ricoverati. I feriti lievi, con prognosi inferiore o uguale ai 40 giorni, sono 203 come lo scorso anno. Quelli più gravi, con prognosi superiore ai 40 giorni, sono 13 a fronte dei 9 del Capodanno precedente. Per quanto riguarda i minori feriti si registra un decremento: in 41 hanno riportato lesioni, lo scorso anno erano stati 50. Gli arresti risultano in aumento: 45 rispetto ai 30 dello scorso anno.
In diminuzione i denunciati: 200 contro 242. L’evento di maggior rilievo a Milano dove un ventitreenne è giunto all’Ospedale Niguarda con gravi ferite a entrambe le mani e a varie parti del corpo dovute all’esplosione di un artificio pirotecnico. Il giovane è in pericolo di vita. Sempre a Milano un uomo di 58 anni è arrivato all’ospedale San Giuseppe, proveniente dal pronto soccorso di Bergamo, dopo aver perso quattro dita della mano sinistra per uno scoppio. L’uomo è stato sottoposto a intervento chirurgico. A Benevento una trentaseienne ha riportato lesioni gravi al torace a causa della deflagrazione di un artificio pirotecnico.
E ANCORA…
A Latina un poliziotto in servizio per i festeggiamenti di fine anno si è avvicinato a due ragazzi che stavano accendendo un grosso petardo ed è stato investito dall’onda d’urto dello scoppio. L’agente ha riportato una ferita lacero contusa a una coscia. A Salerno un trentacinquenne ha riportato la perdita della mano destra e gravi danni all’occhio destro dopo lo scoppio accidentale di un manufatto pirotecnico. Ricoverato al Pellegrini di Napoli è in prognosi riservata. Sempre a Salerno un ventiquattrenne ha riportato la frattura dell’orbita e una contusione polmonare per l’esplosione accidentale di un fuoco d’artificio. È in prognosi riservata.
A Crotone un ragazzo di 23 anni ha riportato ferite alla mano sinistra causate dallo scoppio accidentale di una bomba carta raccolta a terra fuori casa: rischia l’amputazione della mano. A Torino, sempre a causa dello scoppio di un petardo, un diciannovenne ha riportato la lesione complessa di tutta la mano destra e una ferita alla coscia destra. Operato all’ospedale di Susa, prognosi superiore a 40 giorni. A Roma un uomo di 35 anni ha riportato una trauma alla mano destra per l’esplosione di un botto ed è stato ricoverato al Cto. A Napoli un ragazzino di 12 anni ha riportato ferite alla mano destra guaribili in 30 giorni causate dalla deflagrazione accidentale di un petardo raccolto in strada.
I SEQUESTRI EFFETTUATI
Non sono quindi bastati a scongiurare quello che somiglia a un bollettino di guerra i tanti sequestri effettuati dagli agenti. In particolare gli agenti hanno sequestrato 579 strumenti lanciarazzi, 56 armi da sparo, 76.101 munizioni, 7.229 chilogrammi di polvere da sparo, 8.733 chilogrammi di manufatti pirotecnici illegali, 5.156 chilogrammi di manufatti recanti la marcatura ‘CE’, 3.565 chilogrammi di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o ‘CE’ perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro e, infine, 349.386 parti di articoli pirotecnici di varia natura.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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