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L’Università La Sapienza ripropone il Premio Minerva. I dettagli

L’Università La Sapienza ripropone il Premio Minerva per riconoscere ai dottorandi lo studio effettuato
Ci sono alcuni dottori e dottorandi di ricerca che studiano per cercare un significativo progresso scientifico nel proprio ambito disciplinare. Per questo motivo la Fondazione Roma Sapienza in accordo con Sapienza Università di Roma, ripropone l’appuntamento con il “Premio Minerva”. Vuole offrire un contributo significativo per queste persone. Questa sarà la seconda edizione di questo premio e verrà versato un contributo di 1000 per ogni vincitore. Il bando è riservato ai dottorandi regolarmente iscritti al XXXII ciclo e ai dottori di ricerca che abbiano frequentato il XXX o il XXIX o il XXVIII ciclo di un corso di dottorato della Sapienza Università di Roma.
Mentre i dottorandi del XXXI ciclo che si trovano in atessa di discutere la tesi di dottorato, bisognerà controllare lo status accademico al momento della compilazione della domanda. Per far si che la richiesta venga accettata, bisognerà avere a disposizione tutti i requisiti entro la data di scadenza del bando, altrimenti si verrà esclusi. La scadenza per le domande è fissata per giovedì 31 gennaio 2019. La domanda di ammissione al concorso dovrà essere compilata tramite modulo online secondo le indicazioni presenti all’interno del bando consultabile al seguente link: https://www.fondazionesapienza.uniroma1.it/?q=node/583. Così si legge sul sito dell’ateneo.
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Ostia, uomo si spoglia in spiaggia: scoppia una rissa con il bagnino. Versioni discordanti

Una tranquilla domenica di fine estate si è trasformata in un caso di cronaca ancora avvolto dal mistero. A scaldare gli animi, oltre al sole del 31 agosto, un episodio avvenuto nella spiaggia libera attrezzata Bahia di Ostia, diventato rapidamente virale sui social: un uomo si sarebbe denudato e avrebbe aggredito violentemente un bagnino. Ma le versioni dell’accaduto non coincidono, e la verità – al momento – resta poco chiara.
La prima versione: uomo nudo e bagnino ferito
Secondo il racconto inizialmente diffuso online, intorno alle ore 15 un uomo di origine eritrea si sarebbe spogliato completamente nudo davanti ai bagnanti. Il bagnino, intervenuto per chiedergli di rivestirsi, sarebbe stato aggredito con un pugno in pieno volto. Un colpo violento che, secondo quanto riportato da alcune fonti, avrebbe causato la frattura del setto nasale.
L’indignazione non si è fatta attendere. L’associazione Lifeguards Italiani ha condannato con forza l’episodio. “Siamo profondamente turbati dall’aggressione – ha dichiarato il delegato del litorale romano, Alessandro Rocca –. Chiediamo maggiore protezione per chi lavora per salvare vite. È inaccettabile che un bagnino debba subire violenze mentre svolge il proprio dovere.”
La versione delle forze dell’ordine: “Nessuna denuncia, solo uno scontro”
Tuttavia, secondo quanto ricostruito dalla polizia intervenuta sul posto, la dinamica sarebbe molto diversa. Innanzitutto, al momento non è stata sporta alcuna denuncia da parte dei soggetti coinvolti, anche se ciò non esclude eventuali sviluppi futuri.
Stando alle informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, l’uomo non si sarebbe mai completamente denudato: si sarebbe semplicemente cambiato il costume da bagno coprendosi con un asciugamano. Un comportamento forse ambiguo per alcuni presenti, ma non necessariamente illecito. Sarebbe stato questo a far scattare l’intervento del bagnino, che avrebbe redarguito l’uomo.
A quel punto, però, tra i due sarebbe nato un alterco culminato in una colluttazione, con scambi di insulti e qualche pugno. Il bagnino avrebbe avuto la peggio, ma non ci sarebbero al momento elementi che confermino una vera e propria aggressione unilaterale. Di fatto, non risultano indagini in corso sul caso.
Un episodio confuso tra percezioni e realtà
Il caso di Ostia mette in luce ancora una volta quanto sia delicato il confine tra realtà e narrazione, soprattutto quando un episodio viene amplificato sui social senza una verifica concreta dei fatti. Restano ancora molte ombre su quanto accaduto davvero, ma per ora non ci sono certezze né accuse formali.
Quel che è certo è che, in attesa di eventuali ulteriori sviluppi o testimonianze, la giornata del 31 agosto resterà nella memoria di molti come l’ennesimo episodio di tensione sulle spiagge italiane, tra percezioni distorte, reazioni forti e – forse – semplici malintesi degenerati.
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Roma, droga e armi in casa: arrestato 23enne nel quartiere Don Bosco

Roma – Nascondeva droga, armi e persino segni distintivi riconducibili a forze dell’ordine e forze armate. È quanto hanno scoperto i carabinieri della stazione dell’Eur che, insieme alla procura di Roma, hanno arrestato un 23enne incensurato nel quartiere Don Bosco, in via Flavio Stilicone.
Il giovane è stato fermato nei pressi della propria abitazione mentre cedeva circa 15 grammi di hashish a un coetaneo, poi segnalato come assuntore. Da lì è scattata la perquisizione personale e domiciliare, che ha portato alla scoperta di un vero e proprio deposito di sostanze stupefacenti e armi.
Nel dettaglio, all’interno dell’appartamento, i militari hanno rinvenuto:
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1,8 kg di hashish
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28,1 grammi di crack
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49 grammi di cocaina
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20 grammi di marijuana
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Tre bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 1.300 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Oltre alla droga, è stato sequestrato un arsenale di armi bianche e improprie, tra cui:
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4 pugnali
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4 pistole softair senza tappo rosso né matricola
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1 pistola scacciacani senza matricola
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1 taser
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2 sfollagente
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3 paia di manette
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5 proiettili calibro 9×21
Nel corso della perquisizione sono stati trovati anche oggetti riconducibili alle forze dell’ordine e militari, come una polo con gradi da capitano, un cinturone, due baschi (uno dell’Arma dei Carabinieri e uno della Marina Militare), gradi metallici e porta placca.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. Il giovane, arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi e possesso illecito di segni distintivi militari, è stato accompagnato davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Le indagini proseguono per verificare l’origine del materiale e stabilire se il 23enne fosse in contatto con altri soggetti o agisse per conto terzi.
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