Politica
MIGRANTI Di Maio sfida l’UE: “L’Italia le darà una lezione”
MIGRANTI Di Maio sfida l’UE: le parole del Ministro del Lavoro e vicepremier.
MIGRANTI Di Maio sfida l’UE. Così il vicepremier M5S a Novi Ligure, in occasione dell’incontro con i lavoratori Pernigotti: “Non arretriamo sulla politica migratoria, che ha permesso di ridurre in modo considerevole gli sbarchi, ma quando si tratta di donne e bambini siamo pronti a dare una lezione a tutta l’Europa e ad accoglierli“. “Ci sono donne e bambini da 14 giorni a un miglio dalla costa maltese – ha aggiunto il Ministro del Lavoro – la Ue mette la testa sotto la sabbia, Malta non fa il suo dovere: è una cosa ignobile“.
La svolta ieri sera, dopo che per giorni l’altro vicepremier Matteo Salvini aveva tuonato sulla chiusura dei porti italiani. Da Di Maio, dopo un colloquio con il premier Conte, è arrivata invece un’apertura: “Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo“. Potrebbe essere dunque vicina la fine delle peripezie per i 49 migranti a bordo delle navi di due ong tedesche: Sea Watch (32 persone salvate il 22 dicembre) e Sea Eye (17 soccorse il 29). Le due imbarcazioni da giorni costrette a solcare le onde, a poche miglia dalle coste maltesi.
E nonostante la frenata di Salvini su Twitter (“io non cambio idea”), il governo va sempre più verso una correzione di rotta. Complici anche le tanti voci grilline contrarie alla linea dura sui migranti. La nuova posizione è arrivata al termine di un colloquio telefonico tra Di Maio e Conte: dopo che Malta avrà fatto sbarcare le due navi umanitarie, l’Italia si farà carico di donne e bambini. 12 persone in tutto, 5 donne e 7 minori, tra i quali 3 bimbi. “Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all’Europa intera“, dice Di Maio. Che poi aggiunge: “Dopo che donne e bambini saranno sbarcati dalle due navi, ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di Stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese“.
Una nuova linea di cui Salvini prende atto, pur ribadendo le responsabilità insieme alle proprie immutate posizioni: “Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l’Italia, che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta. Chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi. Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea“. Fonti fanno comunque sapere che il ministro è “assolutamente sereno”, ha parlato con di Maio ed i rapporti con Conte sono “ottimi”.
E intanto da Malta arriva la risposta piccata a Di Maio del ministro dell’Interno Michael Farrugia: “Piuttosto che fare dichiarazioni contro Malta e la solidarietà europea, l’Italia dovrebbe partecipare al ricollocamento dei migranti attualmente in corso“. Farrugia ha sottolineato poi come la Sea Watch abbia salvato i migranti in “un’area più vicina all’Italia che a Malta. La ong ha quindi chiesto all’Italia un porto sicuro in cui sbarcare ma l’Italia ha rifiutato. Da qui il motivo per cui la nave è stata costretta a navigare oltre, e cercare rifugio nelle acque territoriali maltesi“.
E mentre a Bruxelles la Commissione UE sta intrattenendo “intensi contatti” con i Paesi disponibili a trovare una soluzione, chiedendo di far sbarcare al più presto le persone, un attacco frontale a Salvini arriva, via Twitter, da Roberto Saviano: “smetti di fare il pagliaccio sulla pelle delle persone. Apri i porti“. Parole cui il ministro replica dandogli dello “pseudo-scrittore che non capisce ciò che legge“.
Intanto, le navi umanitarie tedesche restano a pochi chilometri dalle coste maltesi. Questa mattina la Sea Watch 3 è stata raggiunta da due imbarcazioni (della stessa Sea Watch e di Mediterranea). Partite da Malta, queste ultime avevano a bordo parlamentari tedeschi e giornalisti, che hanno portato viveri ed il cambio all’equipaggio. Mentre uno dei migranti, buttatosi in acqua, ha cercato di raggiungere la costa a nuoto, ma ha desistito dopo pochi metri ed è stato riportato sulla nave. “Un atto che dà la misura della disperazione delle persone soccorse. La situazione deve essere sbloccata“, dicono fonti delle ong. Dall’altra nave, la Professor Albrecht di Sea Eye, il medico di bordo illustra la situazione: “le persone soccorse si stanno riprendendo ma soffrono il freddo e sono deboli. È per questo che è importante che ci venga assegnato un porto sicuro che possa accoglierle“.
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