Cronaca
ROMA Presentato il progetto ‘Expo Universale’

ROMA Presentato il progetto ‘Expo Universale‘. Una sorta di contenitore per racchiudere expo e festival da tutto il mondo.
Si chiama ‘Expo Universale 2019‘ e si svolgerà a Cinecittà world dall’1 al 9 giugno. La manifestazione è stata presentata nella commissione Cultura del Consiglio regionale. Organizzata dallo World international institute presieduto da Liberato Mirenna che riunisce le associazioni di molte comunità straniere in Italia. “Ogni Paese partecipante – ha riferito – porta la propria cultura con artigianato, congressi, degustazioni, forum, mostre fotografiche e pittoriche, spettacoli. Non ci sarà solo l’expo, durante l’anno ci saranno diversi eventi. Il primo il 3 febbraio all’Auditorium del Massimo: Mister tourism world e International fashion Roma”. Insieme a Mirenna sono intervenuti delegati dei Paesi che aderiscono al progetto: “Il nostro vuole essere un messaggio di pace e di integrazione”. E proprio sull’importanza di conoscere le varie culture e le differenti tradizioni hanno puntato gli interventi delle consigliere Marta Leonori (Pd) e Francesca De Vito (M5s), che aveva promosso l’audizione. Un ragionamento ripreso anche dal presidente della commissione Pasquale Ciacciarelli (FI), che ha sottolineato l’importanza di manifestazioni del genere e ha proposto di presentare l’evento in tutte le Province della Regione.
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Cronaca
Il “metodo Giubileo” dietro i funerali di Papa Francesco: le riflessioni di Gualtieri

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Roma, la città eterna, ha svelato un lato magico e inaspettato che ha lasciato tutti a bocca aperta. In un momento di pura eccellenza, ha dimostrato di essere una metropoli universale, capace di accogliere e funzionare alla perfezione, grazie a un team che ha lavorato in modo impeccabile.
Il Segreto Dietro il Successo
Cosa ha reso possibile questa trasformazione? Un lavoro di squadra straordinario ha unito forze e idee, trasformando Roma in un esempio di efficienza globale. Immagina una città che non solo affascina, ma stupisce con la sua organizzazione impeccabile – e tutto è accaduto proprio qui!Cronaca
Papa Francesco e i romani: l’abbraccio commovente lungo il corteo funebre che unisce i cuori

Hai mai immaginato un addio così emozionante e unico a Roma? #PapaFrancesco #RomaMagica #AddioAlPapa
Il percorso leggendario della papamobile
Immagina di camminare per le strade di Roma seguendo le tracce della papamobile, un viaggio che ieri ha catturato l’attenzione di tutti, da San Pietro fino a Santa Maria Maggiore. L’atmosfera era elettrica, con cori angelici che echeggiavano tra la folla, mentre i fedeli si riunivano come in una nuvola di incenso. Solo il suono intermittente delle ricetrasmittenti rompeva il silenzio, anticipando l’arrivo del feretro. Questo cammino inaspettato, proprio come lo stile di Francesco, univa l’austerità del Vaticano alla vivacità multiculturale di piazza Vittorio, creando un mix irresistibile di sacro e profano.
I romani e il loro rapporto “al tu” con il Papa
A Roma, anche un evento solenne come un funerale sa trasformarsi in qualcosa di leggero e coinvolgente, strappando sorrisi tra la folla. I romani, con il loro spirito irriverente, non si trattengono: “Il corteo del Papa è già qui? Accidenti, è arrivato prima di me quando accompagno nonna!”, esclama qualcuno tra la calca. Lungo i sei chilometri del corteo, almeno duecentomila persone si sono sistemate ai bordi delle strade, chi con una fetta di pizza bianca in mano, chi assaporando un maritozzo con la panna. È quel tipico approccio diretto dei romani, che gridano “Ciao Padre, grazie!” con una familiarità che fa sentire Francesco come uno di famiglia.
Storie di fedeli e ricordi indimenticabili
Tra la folla, incontri come quello con Anna Maria Lanni, 84 anni, che manda un bacio al volo al Papa: “Adesso che sei lassù, metti una buona parola per la pace in Ucraina!”. O Sandra Corvi, 76 anni, che vive in viale Manzoni e adora come Francesco si occupasse degli “ultimi”. Camilla Silvestri, dalla vicina San Lorenzo, è orgogliosa: “Questo è il vero centro di Roma”. Persino Lauro, 80 anni, arrivato in metro dal Tuscolano, lo saluta con un “Buongiorno, ben arrivato a Santa Maria Maggiore”. Queste storie, piene di calore e affetto, mostrano come i romani intreccino la vita quotidiana con i grandi eventi, rendendo ogni addio un capitolo unico.
La Roma multiculturale in festa
Non solo i romani storici, ma anche giovani, suore e persino i bengalesi dalle cucine dei ristoranti si uniscono alla celebrazione. Loredana Fiore, avvocatessa di 59 anni, nota: “Francesco era uno di noi, diretto e franco, e ha richiamato tanti giovani con la sua serenità”. Le parrocchie come Santa Prassede si sono aperte per accogliere i pellegrini, trasformando le vie in un grande abbraccio collettivo. Persone come Gabriella Valentino, 84 anni, da Roma nord, condividono ricordi di papi passati, mentre Roberto dalla Montagnola corre per unirsi all’ultimo saluto: “Eccome, Francè, arrivo a dirti quanto ti abbiamo voluto bene!”. È una Roma viva, dove ogni incontro è una sorpresa che ti lascia con il fiato sospeso.
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