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Cronaca

ROMA 14 arresti durante controlli a Tor Bella Monaca e Tor Vergata

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ROMA 14 arresti durante controlli a Tor Bella Monaca e Tor Vergata

ROMA 14 arresti durante controlli a Tor Bella Monaca e Tor Vergata.

ROMA 14 arresti durante controlli a Tor Bella Monaca e Tor Vergata. Ad effettuarli, nelle ultime ore, nel corso di una nuova massiccia attività nei due quartieri popolari, i Carabinieri della Compagnia di Frascati.

Dei sottoposti a fermo, 5 sono stati sorpresi in fragranza e accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di un 45enne romano, già noto e nullafacente, pizzicato a spacciare cocaina in via dell’Archeologia; un 20enne romano, con precedenti e nullafacente, beccato mentre cedeva dosi di cocaina ad un acquirente poi fuggito; un 33enne romano, con precedenti, che si aggirava con fare sospetto in una piazza di spaccio. Controllato, è stato trovato in possesso quasi 50 dosi di cocaina; un romano 49enne, con precedenti e senza fissa dimora, anche lui notato con fare sospetto nei pressi di una piazza di spaccio. 4 le dosi di cocaina che gli sono state trovate addosso dopo un controllo; infine, un romano di 40 anni, perquisito dopo essere stato notato con fare sospetto nei pressi di una nota piazza di spaccio. In suo possesso sono stati rinvenuti 4 frammenti di hashish. Oltre 100 insomma le dosi di sostanze stupefacenti rinvenute, oltre a circa 500 euro in contanti, provento delle attività illecite.

Altri 3 sono stati arrestati per aggravamento della misura in atto a loro carico, con una restrizione agli arresti domiciliari. Si tratta nello specifico di un 19enne romano, con precedenti, sottoposto alla presentazione alla P.G., condannato dal Tribunale di Roma agli arresti domiciliari. Stessa sorte per un coetaneo romano, con precedenti, la cui pena è stata aggravata dalla detenzione domiciliare. Un 27enne, originario di Napoli, con precedenti, è stato invece condannato ai domiciliari dopo essere stato già sottoposto a divieto di dimora a Roma.

6 inoltre le persone, tutte con precedenti, che già sottoposte alla detenzione domiciliare, presso le rispettive abitazioni, hanno ricevuto dall’Ufficio Esecuzioni Penali, del Tribunale Ordinario di Roma, un ordine di prosecuzione della pena detentiva agli arresti domiciliari.

Controllato anche un cittadino tunisino, di 23 anni, con precedenti, in Italia senza fissa dimora. L’uomo è risultato attinto da un provvedimento di espulsione. Trattenuto in caserma, sarà a breve accompagnato presso un centro C.P.R..

Controllate e identificate infine un centinaio di persone e diversi veicoli, cui sono state elevate sanzioni al CDS. 4 esercizi commerciali sono invece risultati con esito negativo e 27 persone sottoposte agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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