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Cultura

ROMA — Mostre, eventi e appuntamenti per la prossima settimana Parte 3

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ROMA — Mostre, eventi e appuntamenti per la prossima settimana Parte 3

Roma capitale della cultura. La città, viva e attiva, raccoglie ogni giorno un fitto calendario di eventi culturali, incontri, mostre, e attività per bambini e adulti. Ecco il programma per la settimana dal 14 al 20 gennaio

 

Municipio VII. Alla Biblioteca Nelson Mandelain via La Spezia 21, il 15 gennaio alle 10.30 nell’ambito dell’iniziativa Sono…Nato per Leggere, Il libro dei libri, costruire libri per i bambini e con i bambini. Laboratorio dedicato alle tecniche di base di costruzione di un libro. Incontri rivolti alle gestanti, neo mamme, neo papà e ai loro bebè.

 

Municipio IX. Alla Biblioteca Pierpaolo Pasolini il 18 gennaio alle 17.00 Psicologia e letteratura, incontri con gli psicologi del CSPL Adele Boldrini Amore e Psiche: il processo trasformativo dell’amore secondo Neumann. Attraverso una originale interpretazione del mito di Amore e Psiche lo psicologo e psicoanalista Erich Neumann teorizza un nuovo rapporto tra femminile e maschile che attraverso l’amore giunge al matrimonio spirituale tra due individualità separate e distinte nell’ambito di un processo alchemico di trasformazione.

Municipio X. La Biblioteca Elsa Morante, in via Adolfo Cozza, 7 – Lungomare Paolo Toscanelli, 184,ospita venerdì 18 gennaio alle 16.30, per la rassegna Cinema tra gli scaffali, un film del 2017 The Post di Steven Spielberg, thriller a sfondo politico; il 19 gennaio alle 10.30 la proiezione del documentario Il crollo di un impero di Massimo Siani, prodotto nel 1968 per la Rai TV in collaborazione con il regista tedesco Pierre Hoffman, fu realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, promosso dal Municipio.

Al Teatro Fara Nume, via Domenico Baffigo 161, venerdì 18 gennaio alle 21, sabato 19 alle 17.30 ed alle 21.00, domenica 20 alle 17.30 Forme d’Arte – rassegna di Arti sceniche performative un progetto misto studio-spettacolo danza, musica e teatro incentrato su uno scambio culturale tra Enti formativi di Iasi-Romania e del Lazio, promosso dal Municipio.

Fino al 27 gennaio al Litus Roma Hostel, lungomare Toscanelli 186, sarà inoltre possibile visitare Ostia si mette in viaggio con la storia del calcio, mostra di cimeli storici dei Mondiali di calcio dal 1930 ad oggi, patrocinata da Roma Capitale.  Evento organizzato da AICS che sta girando la penisola ed Ostia è la tappa romana.

 

Municipio XI. Alla Biblioteca Renato Nicolini, in Via M. Mazzacurati 76, lunedì 14 gennaio alle 16.00, nell’ambito della XIII edizione di Invito all’opera, proiezione dell’opera La bohème in quattro quadri di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ispirato al romanzo di Henri Murger, a cura del prof. Massimo Laurenza. Il 17 gennaio alle 16.30 per la rassegna Il grande cinema in biblioteca proiezione del film di Theodore Melfi Il diritto di contare, interpreti Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst e Jim Parsons. AllaBiblioteca Guglielmo Marconi, in via G. Cardano 135, il 14 gennaio alle   16.30 proiezione del film Fortapasc di Marco Risi, che fa parte della rassegna Napule è. Dal 14 al 29 gennaio mostra fotografica e presentazione del libro La Voce degli occhi. Scampia, fotografie di Pino Guerra.

Municipio XIIIIn occasione del Giorno della Memoriasotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica martedì 15 alle 9.00 in via delle Fornaci 39 è in programma l’apposizione di una pietra d’inciampo per l’evento Memorie D’Inciampo a Roma. L’evento, alla X edizione, promosso da Aned, Anei, Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane, Fondazione Cdec, Irsifar e Museo Storico della Liberazione e patrocinato anche dal Municipio, prevede il collocamento di un sanpietrino in memoria di Renato De Santis, piccolo segno di ricordo doloroso di una comunità. All’evento parteciperanno l’artista Gunter During, la progettista Adachiara Zevi ed il Vice Presidente del Municipio XIII Marco Vannutelli.

 

Municipio XIV. Alla Biblioteca Franco Basagliain via Federico Borromeo 67, il 15 gennaio alle 16.30 per la rassegna Cinema in biblioteca, verrà proiettato il film Fabrizio De Andrè – Principe libero di Luca Facchini – seconda parte. Inoltre il 18 gennaio alle 10.00 la biblioteca ospiterà la presentazione del libro di Caterina Arciprete, Il segreto della felicità, e a seguire un laboratorio creativo.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

Cultura

Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

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Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

Fin dall’antichità l’uomo ha dedicato una parte importante della propria vita al pensiero e all’astratto. Un pensiero che ha dato vita a miti e leggende di cui parliamo e di cui cerchiamo le tracce ancora oggi, a metà del terzo decennio del nuovo millennio. È proprio questo il campo in cui si muove una branca dell’archeologia: la ricerca di testimonianze relative alle città e civiltà perdute. Oggi parleremo proprio di questo e proveremo a capire se questi miti hanno un fondo di verità.

Nel 360 a.C. Platone narrò nel suo dialogo “Timeo” di un’isola sconfinata, grande quanto Libia e Asia messe insieme, situata vicino alle Colonne d’Ercole. Più che un’isola un vero e proprio continente che noi abbiamo imparato a conoscere col nome di Atlantide. Per il filosofo greco, quella di Atlantide era una società ideale fatta di uomini lontani dalle debolezze “umane” e con una struttura formata da tre cerchi di terra e tre cerchi d’acqua. A dominare la scena erano dieci re che, sotto incarico di Poseidone, prendevano decisioni amministrative in piena armonia. Purtroppo, però, secondo la leggenda, i dieci si fecero corrompere dalla cupidigia scatenando l’ira di Zeus che riversò sulla città terremoti e diluvi che la sommersero per sempre.

Un’altra città che ha dato vita a miti e leggende e di cui si parla ancora oggi anche grazie a slot come El Dorado: The City of Gold e film come La Strada per El Dorado di Dreamworks, è la celebre “città dell’oro” Azteca. Secondo il mito l’El Dorado era una terra abbondante di ricchezze in cui l’uomo vedeva soddisfati i suoi bisogni senza sofferenza e senza bisogno di lavoro. C’è anche chi sostiene che si trovasse proprio qui la fonte dell’eterna giovinezza. Almeno è quello che credevano i conquistadores provenienti dalla Spagna che per cercarla si resero protagonisti di scorrerie e nefandezze di ogni tipo contro le popolazioni locali.

Tutti noi abbiamo ben presenti le incredibili sculture presenti nell’Isola di Pasqua, nel cuore del pacifico. In pochi sanno, invece, che la civiltà di Rapa Nui, venne fondata da navigatori polinesiani intorno al quarto secolo Dopo Cristo e che prosperò sfruttando le risorse naturali e faunistiche della zona. A conferma di questa tesi ci sono recenti scoperte archeologiche. Ne esistono poche, invece, della tesi contrapposta che sostiene che quando arrivarono sull’isola nel 1700, gli europei vi trovarono soltanto un territorio semi-deserto con una popolazione locale ridotta alla fame.

Ancora più avvolta nelle nebbie del mito è la civiltà di Lemuria che, si dice, fosse addirittura più antica di Atlantide. La leggenda di Lemuria è però molto più recente e risale al 19esimo secolo, periodo in cui alcuni studiosi ipotizzarono l’esistenza di un continente scomparso che avrebbe messo in comunicazione il Madagascar, l’India e L’Australia. Su chi la abitasse, su come fosse gestita e su quali piante e animali vivessero a Lemuria non esistono testimonianze storiche ma soltanto leggende estremamente suggestive.

Storia simile a quella di Lemuria è quella di Mu, un altro sconfinato territorio oggi scomparso e localizzato nel cuore dell’Oceano Pacifico. Anche in questo caso le principali leggende legate a Mu risalgono al 19esimo secolo e vanno ascritte all’opera di Augustus Le Plongeon, esploratore che dichiarò di aver trovato tracce Maya che parlavano di un’antica civiltà, quella di Mu appunto, che avrebbe avuto un impatto forte sulle popolazioni dell’Egitto e del Centro America. Purtroppo, però, le scritture di Le Plongeon non hanno trovato riscontri, né tantomeno prove archeologiche o testimonianze di sorta.

Non mancano miti e leggende di civiltà perdute anche nelle fredde terre del Nord e nelle regioni polari. Le due più note sono quelle legate a Iperborea e Thule, due regni di cui si hanno le prime testimonianze nelle opere di Erodoto e Plinio il Vecchio. Testimonianze che definiscono Iperborea come una terra abitata da entità vicine alle divinità e in cui regnavano serenità e ricchezza e Thule come un’isola localizzata ai confini delle terre note e popolata da popoli di guerrieri fieri e coraggiosi.

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Attualità

Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

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Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

Oggi, 24 marzo, si celebra la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica che precede la Pasqua e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La data di questa festività varia ogni anno in base alla fine della Quaresima.
La Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua e si ispira alla festa ebraica di Sukkot, la “Festa delle Capanne”, durante la quale si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, accolto dalla folla con rami di palma o ulivo come simbolo di vittoria e pace.
La festa è osservata da cattolici, ortodossi e alcune Chiese Protestanti, ed è nota anche come la domenica della “Passione del Signore”.

La Domenica delle Palme commemora l’ultimo ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte, quando fu accolto dalla folla agitando rami di palma e fu salutato con Osanna. Questo segna l’inizio della Settimana Santa, i sette giorni che precedono la Pasqua e che culminano con la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.
Durante la celebrazione della Domenica delle Palme, si benedicono i rametti di ulivo o palma, simboli di acclamazione, trionfo e immortalità di Cristo. Questi rametti vengono poi distribuiti ai fedeli durante la messa speciale dedicata alla ricorrenza.

La liturgia della Domenica delle Palme prevede la lettura della Passione di Gesù tratta dai Vangeli di Marco, Luca, e Matteo. La lettura viene fatta da tre persone che impersonano Cristo, il cronista e il popolo, e narra l’arresto, il processo giudaico e romano, la condanna, l’esecuzione, la morte e la sepoltura di Gesù.

Dopo la messa della Domenica delle Palme, i fedeli hanno l’usanza di portare a casa i rametti di ulivo benedetti, che vengono utilizzati per benedire la tavola imbandita prima del pranzo pasquale. I rametti diventano poi dei sacramentali, protetti dal diritto canonico, e possono essere seppelliti o riportati in chiesa per essere bruciati in vista della celebrazione del Mercoledì delle ceneri. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, che si conclude con il Giovedì Santo.

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