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ROMA Termini — Maxi operazione dei carabinieri. I dettagli

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ROMA Termini — Maxi operazione dei carabinieri. I dettagli

ROMA Termini —  I carabinieri della Compagnia Roma Centro, con i colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma e dell’ottavo Reggimento Lazio hanno eseguito una serie di controlli nella zona: 8 arresti e 12 denunce

ROMA Termini — Si tratta, nella fattispecie, di un servizio straordinario di controllo eseguito nell’area di piazza dei Cinquecento e nelle zone limitrofe. Operazione, questa, finalizzata a contrastare ogni forma di illegalità e di abusivismo commerciale. Nel corso dei controlli i carabinieri hanno arrestato 8 persone, eseguito 12 denunce a piede libero e altrettante sanzioni, e multato 14 venditori ambulanti rei di aver venduto merce privi di autorizzazione. I primi a finire in manette sono stati due cittadini romeni di 33 e 41 anni, senza fissa dimora e con precedenti. I due sono stati sorpresi dai carabinieri al capolinea del tram linea 5 subito dopo aver rubato uno smartphone a una turista. Un 36enne di origini campane è stato tratto in arresto per aver rubato un trolley a una turista in via Giolitti, nei pressi della fermata degli autobus diretti agli scali aeroportuali della Capitale. Un 20enne pugliese è stato arrestato per aver scippato uno smartphone a una turista georgiana mentre percorreva via Amendola.

Le forze dell’ordine hanno poi effettuato 4 ulteriori arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nella fattispecie un 39enne di Caserta è stato sorpreso mentre cedeva due compresse di Suboxone, farmaco assunto dai tossicodipendenti in cura per la dipendenza da oppiacei. Sono inoltre state denunciate piede libero altre 12 persone. Nello specifico, sei di queste sono state sorprese a molestare i viaggiatori con richieste di elemosina o con insistenti offerte d’aiuto presso i distributori automatici di biglietti. Sempre a piazza dei Cinquecento i militari hanno identificato 4 persone risultate già sottoposte a daspo urbano, mentre altre due sono state denunciate perché in possesso di una modesta quantità di sostanze stupefacenti.

ROMA, SASSI CONTRO I BUS 

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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