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SANREMO 2019 Baglioni duro sul caso Sea Watch: “Una farsa…”

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SANREMO 2019 Baglioni duro sul caso Sea Watch: “Una farsa…”

SANREMO 2019 Baglioni duro sul caso Sea Watch: le parole nella conferenza stampa di presentazione del 69° festival.

SANREMO 2019 Baglioni duro sul caso Sea Watch.Se non fosse drammatica la situazione di oggi, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po’ alla farsa“. La tocca piano il direttore artistico nella conferenza stampa di presentazione della 69esima edizione del Festival, in onda su Rai1 dal 5 al 9 febbraio. “Non credo che un dirigente politico di oggi abbia la capacità di risolvere il problema, ma almeno serve la verità di dire: è un grave problema, dobbiamo tutti metterci nella condizione di risolverlo“.

Credo che le misure prese dall’attuale governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all’altezza della situazione. Ormai è una grana grossa: se la questione fosse stata presa in considerazione anni fa, non si sarebbe arrivati a questo punto. Il Paese è terribilmente disarmonico, confuso, cieco quasi nella direzione da prendere“, sottolinea Baglioni, impegnato per 10 anni a Lampedusa sul tema della migrazione con la manifestazione ‘O Scià.

Già 25 anni fa – ricorda – sull’isola si avvertiva quello che sarebbe diventato il fenomeno degli sbarchi, degli arrivi per mare. L’intenzione della mia manifestazione e degli oltre 300 artisti che hanno partecipato era quella di dire: noi siamo preoccupati per il fatto che ci siano viaggi per mare irregolari. Ci auguravamo appunto che il movimento non cadesse in mano all’illegalità, allo sfruttamento, alla non gestione“.

E invece “la classe politica e forse anche l’opinione pubblica hanno mancato: è stato un disastro culturale e gestionale con ripercussioni gravissime: oggi il nostro Paese è incattivito, rancoroso, nei confronti di qualsiasi ‘altro’, visto come un essere pericoloso. Ormai guardiamo con sospetto anche la nostra ombra“. Una riflessione che offre lo spunto per un cenno sul 30° anniversario della caduta del muro di Berlino: “In quel momento il mondo ha pensato di essere felice insieme, ora invece stiamo ricostruendo i muri, non li abbiamo mai abbattuti. E non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”. In questo contesto al festival di Sanremo, promette il direttore artistico, “ci attaccheremo all’idea del divertimento, della leggerezza e del correrci incontro, come fanno tutti gli eserciti di buona volontà. I fanti sono altri, quelli che tutti i giorni si dedicano al prossimo. Gli artisti possono essere almeno i trombettieri di qualche buona battaglia“.

Parole cui ha replicato il vicepremier Matteo Salvini: “Canta che ti passa” e “lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo“.

Baglioni ha poi presentato i due co-conduttori, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. E gli ospiti, a partire da Andrea Bocelli con il figlio, Giorgia ed Elisa. “Con altri stiamo valutando la performance, comunque ci saranno almeno due ospiti cantanti a serata“. “Dopo Sanremo Giovani, ci saranno anche Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. Ho proposto di fare con loro Pippo, Pluto e Paperino, ma non so se andrà in porto. Comici? Avendone già due non vorrei che Bisio e Raffaele si arrabbiassero“.

Ma proprio un comico è tra i più corteggiati: “Ci saranno anche ospiti non canori, non possiamo fare i nomi, ma i cognomi… Zalone. conferma Claudio Bisio -. “Sta girando in Kenya, vediamo se torna in tempo“. E Baglioni aggiunge: “siamo un trio, potremmo diventare un quartetto. Come il Quartetto Cetra. Con forme di spettacolo sempre integrabile al concorso“.

La prossima sarà l’edizione 69 del festival di Sanremo. Il 69 richiama anche lo yin e lo yang, l’avvicinamento degli opposti, che insieme formano l’accordo“, ha aggiunto il direttore artistico.

Che ha ribattezzato i due co-conduttorifratello Sole e sorella Luna“. Entrambi sono al debutto all’Ariston. “Non abbiamo mai lavorato insieme, non vedevo l’ora“, spiega Bisio. “Avremmo dovuto fare Zelig insieme, ma non è successo. Temevo che fosse un po’ arrabbiata, non era vero. Ci siamo conosciuti un giorno a casa sua, era afona: pensate per un uomo una serata con una donna afona, è un sogno“, scherza. Gli fa eco l’attrice: “Lo stimo da sempre, ero piccola e lui già lavorava… E’ un mostro. La cosa positiva è che quest’anno devo imparare un nome solo, Claudio“. Un grazie poi a Baglioni “per avermi richiamata anche quest’anno, nonostante l’anno scorso lo abbia fatto passare per anziano, e l’anno scorso non lo era… Siamo solo all’inizio, cominceremo ora a lavorare, a scrivere simpaticissime situazioni. Speriamo di colorare il festival, ma saremo rispettosi verso la gara

Al momento non ci sono ospiti internazionali“, ha ribadito Baglioni. “Già l’anno scorso la regola d’ingaggio al festival era che anche l’ospite arriva e porta qualcosa e non prende soltanto. Io sto aspettando ancora proposte, ma al momento non ce ne sono. Il festival è internazionale per se stesso e non ha bisogno di ‘figurine’“.

Il direttore artistico infine risponde alle accuse di ‘censura‘: “Il brano sulla pedofilia di Pierdavide Carone? Da parte nostra non c’è stata nessuna censura sulle canzoni presentate“. “Mi dispiace per la polemica che si è creata intorno all’esclusione di Carone insieme ai Dear Jack. Quella che abbiamo stilato è sicuramente una graduatoria opinabile, ma del resto l’infallibilità non esiste. Mi è costato dire di no“.

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