Cronaca
BORTUZZO Il giovane Manuel trasferito

BORTUZZO Il giovane nuotatore ferito a colpi di pistola in un agguato all’Axa ha terminato il percorso in terapia intensiva. Ha lasciato il San Camillo per essere trasferito alla Fondazione Santa Lucia, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico a Roma.
Manuel Bortuzzo alla Fondazione Santa Lucia inizierà la neuro-riabilitazione presso il Centro spinale. Le sue parole in un videomessaggio pubblicato sulla pagina facebook ‘TutticonManuel’ e sul sito della Federnuoto: “Ciao a tutti ragazzi, eccomi qua. Come potete vedere sto sempre meglio. Sono appena arrivato in quel che sarà il mio nuovo campo da combattimento. Sono al Santa Lucia, a Roma, il centro di riabilitazione dove rimarrò per un bel po’. Sto bene. Sono contento. Voglio semplicemente ringraziare quelle persone fantastiche che lavorano presso l’ospedale San Camillo. Tra medici e infermieri mi hanno dato una mano non solo fisica, ma anche morale non da poco, così come tutta la squadra della Federazione Italiana Nuoto, che ha contribuito a rendere questo mio percorso migliore.
Adesso sono qua. Darò tutto, tutto, tutto quello che ho per tornare tra di voi il prima possibile perché veramente qua ci voglio rimanere poco. Ci aggiorniamo sui social. Grazie per tutto il supporto che mi state dando. Anche se non riesco a rispondere a tutti quanti, giuro che leggo tutto tutto tutto e ogni giorno sono col sorriso stampato in faccia per il supporto che mi date. Un abbraccio fortissimo a tutti quanti. A presto. Adesso inizia l’allenamento”.
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Cronaca
Dalla zona dei ricconi al Vaticano: la mappa dei privilegi

Il vice di Trump, JD Vance, sta riducendo Roma a un caos totale con la sua visita, bloccando strade e mandando in bestia i romani già sfiniti dalle feste pasquali. #RomaSottoAssedio #VanceIlTrafficone #CaosMadeInUSA
Le strade di Roma sono nel pieno del pandemonio, con sirene assordanti e clacson che suonano come in un film d’azione di serie B, tutto per colpa del vicepresidente USA James David Vance e della sua scorta esagerata. I romani, già alle prese con il traffico della Settimana Santa, stanno perdendo la pazienza e imprecando contro chiunque osi intralciare la loro giornata.
LE ZONE
Il quartiere più colpito è quello tra Parioli e Pinciano, dove Vance alloggia nella lussuosa residenza dell’ambasciatore USA a Villa Taverna. Da ieri, le strade sono un disastro: chiuse, deviate e piene di divieti di sosta che costringono la gente a parcheggiare dove capita, peggiorando il blocco totale. “Non si può vivere così da giovedì”, si lamenta Caterina, una residente, sperando che Vance e la sua famiglia se ne vadano presto. Ma lui resterà fino a domenica, con piani per visitare il Vaticano oggi, poi il Centro con Pantheon e Colosseo, e una tappa a Tivoli prima di filarsela da Ciampino.
LE REAZIONI
I romani non le mandano a dire: “Niente contro Vance, ma visitare Roma durante la Settimana Santa è come gettare benzina sul fuoco”, sbottano molti. Ieri, la Via Crucis al Colosseo ha aggravato il casino, con code infernali intorno al Vaticano e nel Centro. Franca, bloccata nel traffico con la sua Smart, ha urlato: “È troppo! Ho perso mezz’ora per 2 chilometri”. Altri, come Guido, hanno dovuto abbandonare l’auto e noleggiare una bici per arrivare al lavoro. “Bloccare il trasporto pubblico per un tizio? Inammissibile”, ringhia Mario, incastrato sul suo autobus. La rabbia è palpabile, con deviazioni e fermate sospese che rovinano la giornata a tutti.
LE FORZE IN CAMPO
Per gestire questo macello, la polizia locale ha sguinzagliato oltre 400 agenti, di cui più di 100 solo per gli spostamenti di Vance. Oggi ne arriveranno addirittura 250. Certo, i numeri dovrebbero aiutare, ma ieri il caos regnava sovrano. Tra la folla, però, non tutti imprecano: alcuni bambini si sono entusiasmati vedendo il corteo di auto con lampeggianti e bandierine USA, trovandolo quasi uno spettacolo. Chissà se basterà a placare la rabbia dei grandi.
Cronaca
Consulente imbroglione condannato per bancarotta

Gianfranco Lande, il “Madoff dei Parioli”, ha incassato un’altra batosta: condannato a 5 anni per bancarotta distrattiva, dopo aver fatto sparire 24 milioni di euro dai portafogli di 247 ingenui investitori. Questo tizio ha truffato VIP come Sabina Guzzanti e calciatori, e ora si becca pure una ex compagna nei guai. Che genio, eh? #TruffeItaliane #MadoffParioli #FinanzaSporca
La Nuova Condanna
L’ex re dei Parioli, Gianfranco Lande, è stato sbattuto in tribunale per l’ennesima volta e condannato a 5 anni per bancarotta distrattiva legata al crack della Dharma Holdings, con sede a Lussemburgo. I suoi trucchi hanno fatto evaporare 24 milioni di euro, soldi affidati da 247 investitori che ora si staranno pentendo di aver creduto a un tizio che sembra uscito da un film di truffatori. Insieme a lui, la sua ex compagna Raffaella Raspi ha preso 4 anni per la stessa accusa. Franco Pedrotti e Nicola Serlenga? Liberi come l’aria, assolti. Ma dai, chi se lo aspettava?Le Accuse
Questi quattro erano accusati di aver distratto una montagna di soldi – parliamo di almeno 24 milioni di euro – senza un motivo economico valido. Lande, da presidente della Dharma Holdings tra il 2001 e il 2011, e Raspi come amministratrice, hanno spostato fondi a destra e a manca: oltre 11 milioni finiti a investitori che non c’entravano niente con la società, quasi 700mila euro a entità fantasma legate a Lande, e pure 215mila euro dritti nelle sue tasche. Insomma, un bel banchetto a spese degli altri, con Pedrotti e Serlenga che se la sono cavata come “preposti” alla sede italiana. Patetico, no? E il fratello di Raspi? Ha patteggiato solo sette mesi – che affare!
L’Assoluzione
Per fortuna (o sfortuna), tutti e quattro sono stati assolti dall’accusa di bancarotta fraudolenta documentale, perché pare che i documenti fossero lì, belli visibili, e non così nascosti come sosteneva l’accusa. L’avvocato di Lande, Federico Sciullo, gongola e blabla sulla “verità” che emergerà in Appello, dicendo che il suo cliente non è mai scappato e ha sempre collaborato. Ma dai, come no? Con 300 milioni già spariti in passato, questo tizio è un maestro nel rigirare la frittata. Chissà se in Appello cambierà qualcosa o se continuerà a farla franca.
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