Cultura
ROMA ANTICA Il Lupercale
ROMA Il Lupercale era una grotta situata ai piedi del Palatino, divenuta in seguito santuario, dove i Romani veneravano il dio Luperco (Faunus lupercus). In origine era una semplice grotta che Dionigi descrive grande, pietrosa, ricoperta di querce e con una fonte d’acqua.
Il 26 gennaio 2007 l’archeologa italiana Irene Iacopi annunciò che sotto le rovine della Casa di Augusto aveva trovato probabilmente il Lupercale. Durante i lavori di restauro del palazzo infatti gli archeologi avrebbero rinvenuto la leggendaria grotta a una profondità di 15 metri. Il 20 novembre 2007 sono state mostrate delle prime foto della volta, adornata di mosaici colorati e conchiglie. Il centro è decorato con un’aquila bianca, simbolo del principato di Augusto. Gli archeologi sono però ancora alla ricerca dell’entrata.
Oltre a Irene Iacopi hanno contribuito il sovrintendente delle Belle Arti Angelo Bottini, l’archeologo Andrea Carandini e il curatore del supporto scientifico Giorgio Croci. La grotta finora è stata esplorata solo da una telecamera sonda. Le immagini hanno mostrato una struttura di 9 metri di altezza per 7,5 di diametro, con pareti decorate a mosaici e al centro l’aquila augustea. Alcuni colleghi della Iacopi hanno condiviso l’identificazione di questa grotta con il lupercale, altri invece hanno espresso parere contrario.