Cronaca
Omicidio Pamela – Tutela speciale per i legali di Oseghale

Omicidio Pamela tutela delle forze dell’ordine per i legali di Oseghale in Corte d’Assise nel processo di domani a Macerata.
Sarà tutelato dalla presenza e verosimilmente dall’accompagnamento delle forze dell’ordine, domani, l’ingresso al Tribunale di Macerata dei legali di Innocent Oseghale. Domani si svolgerà la prima udienza del processo in Corte d’assise per l’omicidio Pamela Mastropietro, la 18enne romana avvenuto il 30 gennaio 2018. E’ una misura disposta per motivi di sicurezza. Prima dell’udienza preliminare, il 26 novembre scorso, i difensori del pusher nigeriano, accusato di aver stuprato, ucciso e smembrato la giovane, erano stati insultati e presi a sputi da manifestanti davanti al Palazzo di Giustizia. La struttura giudiziaria sara’ presidiata da polizia e carabinieri.
La difesa di Oseghale è orientata a non chiedere riti alternativi come il giudizio abbreviato o condizionato né in forma semplice. Secondo l’accusa, il 30enne avrebbe violentato Pamela, arrivata a Macerata dopo essersi allontanata dalla Comunità Pars di Corridonia, approfittando del suo stato di stordimento per l’assunzione di eroina, l’avrebbe uccisa con due coltellate per poi fare a pezzi il corpo e abbandonarlo dentro due trolley a Pollenza. Oseghale, ora detenuto a Forli’, ha ammesso di aver fatto a pezzi il cadavere, ma nega di aver ucciso la 18enne, sostenendo che la giovane sarebbe morta a causa di un’overdose.
Cronaca
A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali
La scena del crimine dimenticata
Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.L’agguato e le vittime
Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.
Cronaca
Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar
Il Caos Notturno a Roma
Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.La Vittima Inconsapevole
Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.
La Parola del Titolare del Bar
Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.
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