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ROMA Al Campidoglio finanziamento per il progetto Ru:rban

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ROMA Al Campidoglio finanziamento per il progetto Ru:rban

ROMA Al Campidoglio finanziamento per il progetto Ru:rban.

ROMA Al Campidoglio finanziamento per il progetto Ru:rban. A confermarlo la stessa Amministrazione comunale capitolina: “Esportare all’estero la buona pratica degli orti urbani e proporre modelli di rigenerazione e inclusione sociale: questa la mission del progetto Ru:rban di Roma Capitale, che si e’ aggiudicata un finanziamento di 600.000 euro da parte della Cooperazione territoriale europea per uno sviluppo urbano sostenibile e integrato. Da oggi e fino al prossimo 21 febbraio, Roma ospita le delegazioni delle citta’ estere partner di questa avventura: Vilnius (Lituania), La Coruna (Spagna), Caen (Francia), Cracovia (Polonia), Loures (Portogallo) e Salonicco (Grecia). Si concretizza cosi’ la seconda fase del Programma europeo Urbact, gia’ sperimentato con successo da Roma Capitale nell’ambito del ‘Progetto Sidigmed – Orti Urbani’“.

Per la seconda volta – dichiara Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale- l’Europa ci promuove ‘resilient urban agriculture city’. Siamo orgogliosi di esportare all’estero le nostre buone pratiche di ecologia, inclusione sociale e valorizzazione del territorio. Roma ‘capitale europea degli orti urbani’: e’ un risultato eccellente, cui abbiamo lavorato con entusiasmo per il rilancio di spazi verdi ricavati su terreni incolti, abbandonati o confiscati alla mafia, in cui soggetti fragili, Associazioni e semplici cittadini gestiscono insieme pratiche ortali, a vantaggio di sviluppo territoriale e autoconsumo. Una sfida politica contro cementificazione e poverta’ urbana. Di piu’: il trasferimento dei nostri orti urbani in altri contesti geografici e socio-culturali, sara’ un’ottima occasione per perfezionarli con nuovi spunti anche in termini di sviluppo della normativa riguardo l’uso dei beni comuni e i benefici relativi alla salute“.

Tre giorni di kick-off meeting, in cui saranno individuate azioni utili a esportare i percorsi di riqualificazione integrata. Saranno coinvolti stakeholders e altri soggetti, tra cui l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Un’occasione anche per sviluppare e applicare un programma formativo per la figura professionale del “gardeniser“, cioe’ sviluppatore di orto urbano.

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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