Cronaca
ROMA Due arresti per rapina di birre in pizzeria

ROMA Due arresti per rapina di birre in pizzeria.
ROMA Due arresti per rapina di birre in pizzeria. In due, armati di una grossa mazza di ferro, sono entrati nel locale e, sotto minaccia, si sono fatti consegnare dal titolare le bevande alcoliche, per poi darsi alla fuga. Inseguiti, sono stati bloccati e arrestati poco dopo dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante. Si tratta di due cittadini romani di 29 e 31 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
L’episodio è avvenuto ieri sera, in una pizzeria di via Diego Angeli. Proprio qui i due sono entrati e, con un bastone in ferro di grosse dimensioni, hanno minacciato il proprietario, 46enne romano, per costringerlo a consegnare birre e alcolici custoditi nel banco frigo. Ricevuta la merce, i due si sono allontanati a bordo di un’autovettura. Il ristoratore ha invece subito avvisato i Carabinieri, che, con un intervento immediato, hanno intercettato e bloccato a poca distanza dalla pizzeria l’auto con i rapinatori. Dalla quale i complici poco prima avevano lanciato il bastone utilizzato per la rapina, nel tentativo di disfarsene. Sfortunatamente per loro, i Carabinieri se ne sono accorti e lo hanno recuperato e sequestrato. Recuperata anche la refurtiva, riconsegnata al proprietario. Gli arrestati sono stati portati e trattenuti in caserma e a breve saranno processati per direttissima.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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