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ROMA Manifestazione degli studenti prevista per venerdì
ROMA Manifestazione degli studenti prevista per venerdì: i dettagli.
<strong>ROMA Manifestazione degli studenti prevista per venerdì. Nella giornata del prossimo 22 febbraio, un corteo degli studenti romani giungerà sotto il ministero dell’Istruzione per protestare contro il nuovo esame di maturità e i 4 miliardi di tagli alla scuola inseriti nella Finanziaria. Alla mobilitazione, indetta lo scorso gennaio a livello nazionale dal Fronte della Gioventù Comunista, hanno risposto oltre 20 scuole romane, firmatarie di un appello per la manifestazione, in programma dalle 9 a Piramide. Tra le aderenti, scuole del centro come Kennedy, Socrate e Colonna, ma anche di periferia come l’Amaldi di Tor Bella Monaca, l’Argan di Don Bosco e l’Archimede al Tufello.
Oltre ad essere contrari al nuovo esame e ai tagli, gli studenti denunciano anche la stretta repressiva in atto nelle scuole in seguito al decreto sicurezza. In questi giorni infatti le forze dell’ordine hanno compiuto blitz in diverse scuole, come il Liceo Newton. Si protesta inoltre per l’edilizia scolastica, per le scuole non a norma i cui problemi sono emersi anche quest’anno a causa del freddo. Nelle scorse settimane, ad esempio, al Caravaggio e al Gullace gli studenti hanno protestato per caldaie non funzionanti.
“Siamo pronti a bocciare il governo“, ha dichiarato Alessio Angelucci, segretario del Fgc Roma. “Ancora una volta l’istruzione è sotto attacco, con tagli da 4 miliardi e un esame di maturità stravolto. Il governo gialloverde che prometteva di rivedere la Buona Scuola oggi sposa il progetto di Renzi. La nuova maturità costringe a cambiare i programmi a pochi mesi dall’esame, in una corsa contro il tempo a svantaggio della didattica“. “Altro che cambiamento, si continua a colpire la scuola pubblica, mentre l’Italia è agli ultimi posti nel mondo per spesa in istruzione. Respingiamo con i professori il progetto di regionalizzazione della scuola, che dietro l’idea di autonomia scolastica porta soltanto disastri e disgregazione di una scuola statale in ginocchio. In uno scenario politico sempre più buio, dagli studenti arriva un grido coerente, che respinge le politiche scolastiche europee e le scelte folli del governo Lega-Cinque Stelle“.