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Viterbo sequestro beni pari a 128mila euro
Viterbo sequestro beni pari a 128mila euro
I finanzieri della Compagnia di Tarquinia, hanno portato a termine una difficile operazione investigativa. Nei confronti di reati contro la pubblica amministrazione condotta nei confronti della Mastarna e della fondazione Vulci. Inizia dal Comune di Montalto di Castro (Vt) che negli ultimi anni hanno partecipato alla conduzione del parco naturalistico e archeologico di Vulci. Uno dei siti più importanti dell’Etruria meridionale. Il tutto grazie a un incarico della Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale Ordinario di Civitavecchia sottoponendo a sequestro beni patrimoniali, disponibilità finanziarie su conti correnti e polizze assicurative per un totale complessivo di oltre 182.000 euro.
Le indagini sono state svolte grazie ad accurati esami su moltissimi documenti già requisiti in precedenza. Questi hanno portato all’accertamento degli indagati che già a partire dal 2012 si erano impossessati di somme di denaro dell’Ente utilizzandole per propri fini personali. In particolar modo, è stato possibile notare che i fondi dell’Ente sono stati usati per acquistare olio extravergine di oliva, spese funebri, alberghi, numerosissimi pranzi e cene dove presenziavano anche alcuni esponenti del comune di Montalto con conseguente addebito dei conti sulla Fondazione Vulci o sulla Mastarna.
Addirittura il caffè e le bibite dei distributori automatici installati negli uffici dei citati enti venivano spesati con i fondi pubblici. Per tali motivi i responsabili dell’Ente locale e delle entità giuridiche partecipate dovranno ora rispondere del delitto di peculato di cui all’articolo 314 del codice penale, che prevede la reclusione da tre a dieci anni di carcere. E’ stata altresì interessata la Sezione Giurisdizionale per il Lazio presso la Procura Regionale della Corte dei Conti per l’accertamento del conseguente danno erariale.