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Cultura

ROMA ANTICA Le Feste di Cibele

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ROMA ANTICA Le Feste di Cibele

ROMA ANTICA Le Feste di Cibele. Nel 204 a.C. i Romani in seguito alla consultazione dei Libri Sibillini importarono nella città il culto della dea madre Idea, a cui era sacro il Monte Ida, vicino Troia.

La dea apparteneva al novero delle dee selvagge dell’Asia Minore. Trasferita da Pessinunte, in Frigia, a Roma sotto la forma di una pietra nera. In seguito incastonata, a formarne il volto, nell’idolo d’argento della dea. Le feste della dea, che i Romani chiamavano Cibele, si svolgevano dal 22 marzo al 10 aprile. Il 22 marzo si svolgeva la festa dell’Arbor intrat, l’’entrata dell’albero’, un pino inghirlandato che ricordava la morte di Attis. L’albero era portato solennemente da una confraternita di dendrofori (portatori dell’albero) fino al tempio della dea sul Palatino. Il culto della dea si diffuse in Italia, in Gallia e in Germania. Nel IV secolo d.C. nelle campagne intorno a Autun, in Francia, si portava in processione una statua di Cibele su un carro trainato da buoi per invocare la fertilità delle vigne e dei campi.

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