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ROMA La Procura all’attacco contro chi parcheggia in doppia fila

ROMA La Procura all’attacco contro chi parcheggia in doppia fila. I problemi derivanti dalle cosidette soste selvagge sono sotto gli occhi di tutti. La Procura ha già mandato 10 persone a giudizio.
ROMA La Procura all’attacco contro chi parcheggia in doppia fila. La Procura di Roma ha deciso di passare all’azione contro chi parcheggia le auto in doppia o tripla fila. La sosta selvaggia imperversa nella Capitale e causa problemi gravi alla già congestionata circolazione stradale. Una vera e propria maxindagine è partita da alcuni mesi a piazzale Clodio per il reato di interruzione di pubblico servizio. Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, è costituito dalle segnalazioni che l’Atac quotidianamente avvia negli uffici della Procura.
GIA’ IN 10 A PROCESSO
Sono già dieci le persone mandate a giudizio per il reato di interruzione di pubblico servizio. Si tratta di automobilisti “indisciplinati” che hanno parcheggiato in modo irregolare per almeno 30 minuti in una strada in cui non erano presenti percorsi alternativi per mezzi pubblici. In alcuni casi, i più gravi, l’auto era stata parcheggiata in prossimità di binari del tram causandone il blocco.
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Botulino, l’esperta: “Più rischi con il caldo ma si possono prevenire”

(Adnkronos) – “Il botulismo non conosce stagionalità. Tuttavia, con il caldo aumentano i rischi”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Patrizia Laurenti, direttore dell’Unità operativa complessa Igiene ospedaliera del Policlinico Gemelli e professore associato della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, parlando dei due importanti cluster di intossicazione botulinica che si sono verificati nelle ultime settimane in Sardegna e Calabria, con due morti, uno per ciascuna regione.
“Le alte temperature estive, l’assenza di ossigeno nelle conserve vegetali, tra cui le melanzane e i funghi sotto olio e sotto aceto, e il ph superiore a 4.5 possono favorire la germinazione della spora del botulino e la sua attivazione, con produzione della tossina che è molto pericolosa in quanto agisce sul sistema nervoso centrale”, afferma Laurenti. “Bisogna fare
molta attenzione alle conserve preparate artigianalmente – avverte – Anche il pesto fatto in casa se non lo si consuma nell’immediato va congelato. I rischi per la salute sono alti. La tossina botulinica colpisce prima i nervi cranici, la persona avverte disturbi visivi, del linguaggio, eccessiva salivazione e anche deglutire diventa difficile, quindi i muscoli respiratori fino a paralizzarli”.
Un fenomeno che fortunatamente “possiamo prevenire mantenendo le conserve vegetali in cantina o comunque in ambienti freschi e acidificandole. Passate di pomodori o marmellate, invece, sono sempre sicure. Ovviamente non bisogna consumare cibi di cui non si conoscono origine e modalità di preparazione e conservazione”.
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