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Truffavano online e si spacciavano per affiliati al clan Casamonica
Truffavano online e si spacciavano per affiliati al clan Casamonica
Una truffa online che ha fregato parecchia gente. Infatti sui siti più famoso sito online, alcune persone, mandavano alcuni annunci per pubblicizzare alcuni oggetti a prezzi davvero conveniente. Per lo più apparecchiature elettroniche, telefoni cellulari, piscine da esterno, assicurando la spedizione del materiale previo pagamento mediante la ricarica di alcune carte prepagate. Tutto questo però, era una truffa. Una volta che l’acquirente decideva il prezzo ed effettuava il pagamento con la carta prepagata, i truffatori prelevavano i soldi senza far partire la merce. A quel punto, capita la truffa, le vittime richiedevano i soldi indietro ma la banda, li minacciava di essere affiliati al clan Casamonica, ovviamente cosa non vera.
La banda però, è stata beccata, 5 persone tra cui 2 donne, accusate di truffe online sono state arrestate questa mattina dai carabinieri della Stazione di Colonna (Roma) in esecuzione di provvedimenti emessi dal gip presso il tribunale di Tivoli a conclusione di un’inchiesta condotta dalla procura di Tivoli. 4 persone sono riuscite ad avere gli arresti domiciliari, mentre per la quinta persona, ci sarà il carcere.
Il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto ha emesso una nota in cui spiega i reati: I reati contestati a tutti e cinque sono quelli di associazione per delinquere finalizzata alle truffe; in piu’, a carico della persona ritenuta promotrice della banda anche l’accusa di minaccia aggravata. I provvedimenti cautelari hanno riguardato C.M., nato a Roma, classe 1978, gia’ noto per analoghe vicende giudiziarie; C.C., nato a Roma, classe 1968; F.E., calabrese di origine, classe 1987; F.D., nata a Roma, classe 1976, e P.T., nata in Russia, classe 1989. Allo stato risulta indagata in stato di libertà, una sesta persona non raggiunta dal provvedimento cautelare.
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L’attività ha portato alla scoperta di ben 156 truffe. In un episodio, accertato dai carabinieri, il promotore del sodalizio criminale ha minacciato una delle vittime prospettandole una possibile aggressione fisica nonché la pubblicazione di un falso annuncio su un sito di incontri utilizzando l’utenza della vittima quale punto di contatto per concordare la prestazione sessuale. L’ identificazione del capo del gruppo criminale, e’ stato possibile anche grazie all’intraprendenza di una donna vittima della truffa che in un caso, dopo essere stata minacciata, ha esibito in sede di denuncia presentata presso i carabinieri di Colonna l’audio della conversazione intrattenuta con il falso venditore.
A carico dei 5 destinatari della misura cautelare, e’ stata contestata anche l’aggravante prevista dall’articolo 61 nr. 5 del codice penale, tipico delle cosiddette “truffe online”, in considerazione della posizione di forza dimostrata dagli autori del reato in relazione alle vittime che utilizzando la piattaforma di internet, non sono posti in condizione di verificare preventivamente l’identità del venditore ne’ tanto meno il prodotto da acquistare. Il giro di affari accertato dalle indagini e relativo a soli due mesi e’ stato di circa 25mila euro.