Cronaca
LADISPOLI Il Kali Kalasag, la ‘Difesa Personale’ nelle scuole

LADISPOLI Corsi di difesa personale nelle scuole. Tra i banchi sarà insegnato il Kali Kalasag. Progetto annunciato dall’assessore alle politiche sociali ed alla pubblica istruzione, Lucia Cordeschi, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
In precedenza grazie all’iniziativa dell’assessore Amelia Mollica Graziano in collaborazione con il delegato per le associazioni Mauro Di Giovanni era stato svolto il corso di formazione per la Polizia Municipale. L’assessore Cordeschi: “Il corso di difesa personale per le scuole che aderiranno sarà strutturato in più incontri. Si farà esperienza della didattica del sistema, semplice e funzionale. Dopo molti anni di studio e pratica delle arti marziali, con particolare attenzione a quelle del sud-est asiatico, il maestro Vito Lettieri ha deciso di fondere in un unico sistema tutte le qualità marziali di un’arte antica per poi unirle a un programma facilmente comprensibile e con un percorso chiaro e delineato. È una disciplina organizzata in gradi che permettono di valutare ogni singolo allievo e le conoscenze da lui acquisite. L’avanzamento di grado è permesso solo dopo un esame valutativo delle abilità raggiunte”.
Il Kali Kalasag comprende molti settori di combattimento, anche l’uso di armi sia contundenti che da taglio. Una delle forme primarie, dopo l’uso delle armi, è quello del combattimento a mani nude. Questa particolare tecnica si differenzia dalla maggior parte delle arti marziali per una fondamentale caratteristica. I movimenti a mani nude sono gli stessi di un combattimento armato. Si possono identificare quattro aspetti essenziali. Le tecniche con gli arti superiori, le tecniche con gli arti inferiori, le leve articolari e infine la lotta al suolo. Molti praticanti, e anche molti istruttori, provengono dalle forze dell’ordine, sia del settore pubblico che da quello privato. Questo ha convinto il Maestro Lettieri a creare un programma specifico per gli operatori della sicurezza utilizzato come integrazione della preparazione della Difesa Personale anche da reparti militari e delle forze dell’ordine pubblico.
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Cronaca
La black comedy di Dennis Kelly sul bullismo e le dinamiche di gruppo

Ci sono gli adolescenti, il loro mondo, fatto di sfide, gioie e pericoli, e lo spettro del bullismo, una piaga sociale sempre più diffusa e complessa da scardinare, che colpisce circa il 70% dei ragazzi. La Margot Theatre Company presenta “Dna”, una black comedy ispirata al testo di Dennis Kelly, che andrà in scena al Teatrosophia, in via della Vetrina 7, da giovedì 3 a domenica 6 aprile. Il cast è composto da Perla Ambrosini, Alessandro Anastasi, Silvia D’Anastasio, Martina Grandin, Alessandro Pisanti, Patrick Passini, Michelangelo Raponi, Alice Staccioli e Martina Granata, con la regia di Valentina Cognatti e le scenografie di Michelangelo Raponi.
La Trama di “Dna”
«Adam – si legge nelle note d’autore – è scomparso, inghiottito dal buio di un pozzo profondo in disuso. È caduto giù, camminando in bilico su una grata, mentre i suoi amici si divertivano a lanciargli pietre addosso». Ognuno degli amici si sente colpevole, ma nessuno ha intenzione di essere scoperto. In preda al panico, i ragazzi mettono in atto un improbabile piano per allontanare i sospetti e inscenare il crimine perfetto. Tuttavia, un imprevisto rimescola le carte, rompendo i nuovi equilibri tra i membri di questa micro-società senza regole, modificando gerarchie e lotte di potere all’interno del gruppo.
Orari degli Spettacoli
Gli spettacoli si terranno il giovedì e il venerdì alle 21, mentre il sabato e la domenica alle 18. Con “Dna”, la Margot Theatre Company torna sul palco a pochi passi da Piazza Navona, dopo il grande successo dello scorso anno con “Io ed Emma e Le intermittenze della morte”.
Cronaca
I medici di famiglia devono mantenere la loro indipendenza per evitare favoritismi verso i privati

Intervista al giurista, ordinario alla Luiss, e consigliere giuridico dell’allora ministra alla Salute, Rosy Bindi.
Il ruolo del giurista
Il giurista ha parlato dell’importanza del diritto nella gestione delle crisi sanitarie. Ha sottolineato come le leggi debbano adattarsi rapidamente alle esigenze emergenti, affermando che “la legge deve rispondere in modo tempestivo alle dinamiche del virus”.
Le sfide legali
Durante l’intervista, il giurista ha evidenziato le sfide legali affrontate durante la pandemia, specificando che “la giurisprudenza ha dovuto confrontarsi con situazioni senza precedenti”. Ha inoltre discusso l’impatto delle decisioni governative sulla salute pubblica e sui diritti individuali.
Prospettive future
Il giurista ha concluso menzionando la necessità di riflessioni continue per migliorare le normative: “Non possiamo permetterci di tornare agli errori del passato”. L’intervista rimane un’importante osservazione sulle intersezioni fra diritto e salute in un contesto di emergenza.
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