Cronaca
ROMA La Raggi indagata per abuso d’ufficio
ROMA La Sindaca Virginia Raggi “indagata per abuso d’ufficio. La procura aveva chiesto l’archiviazione ma il giudice ha detto no, servono altre indagini. L’inchiesta prese il via dopo un esposto dell’architetto e urbanista Francesco Sanvitto a giugno scorso”.
La Sindaca Raggi indagata per abuso d’ufficio. Questo quanto riporta La Repubblica spiegando che l’architetto “lo scorso giugno ha denunciato la prima cittadina. Sotto accusa la procedura con la quale il Comune ha deciso di dare visibilità al progetto. L’impianto che i giallorossi vogliono realizzare sui terreni di Tor di Valle di proprietà di Eurnova”.
Anche il Corriere della Sera riporta che il gip Costantino De Robbio “ha respinto la richiesta di archiviazione nei confronti della sindaca Raggi, indagata per abuso ufficio. Inoltre ha prescritto alla Procura indagini maggiormente approfondite. La prima cittadina resta, dunque, indagata per questioni direttamente collegate all’inchiesta sullo stadio della Roma. Inchiesta che vede a processo per corruzione sia Luca Parnasi che i suoi collaboratori ma anche politici, consulenti e dirigenti capitolini”.
Secondo il giudice, riferisce Il Messaggero, “la modifica doveva andare in Consiglio comunale”. La procura “che aveva chiesto l’archiviazione per questa vicenda della variante in Consiglio comunale si è vista dire di no dal gip. Dunque, nessuna archiviazione e altre indagini. Un nuovo scombussolamento in un quadro già a dir poco movimentato”.
LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
MONDO – PASQUA DI SANGUE NELLO SRI LANKA
DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
-
Attualità6 giorni fa
Arrestato finto maresciallo per richiesta di 10mila euro dopo investimento di donna incinta da parte del figlio
-
Attualità6 giorni fa
La Vela di Calatrava sarà pronta per giugno, in tempo per il Giubileo dei Giovani 2025
-
Attualità2 giorni fa
Diciassettenne accoltellato a Roma: la mamma chiede giustizia, al suo posto poteva esserci chiunque
-
Attualità2 giorni fa
Arrestato 20enne per tentato omicidio davanti all’alimentare ad Ardea con cadavere con ferita alla testa