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ROMA EVENTI – Ecco le mostre e i musei da visitare oggi
Tante le proposte di domenica 7 aprile. La mattina inizia con Scienza in famiglia: “vietato non toccare”, l’incontro dedicato ai più piccoli, che offre un’esperienza di modellizzazione, di gioco e di racconti. A seguire gli appuntamenti di “Passeggiata scientifica” al museo, rivolti ad adulti e bambini: attraverso una “passeggiata scientifica” con tutta la famiglia, una visita insolita e divertente per esplorare la diversità degli ambienti naturali. Infine, il museo propone uno sbalorditivo “faccia a faccia” con la molecola essenziale per tutti gli organismi viventi, il DNA: grandi e piccini hanno l’occasione di isolarlo ed estrarlo nel corso di Scienzofficina: “a ognuno il suo dna”. Un viaggio indietro nel tempo.
Inoltre, per la prima domenica del mese, il 7 aprile 2019, ingresso gratuito nei Musei Civici per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana. Oltre alle collezioni permanenti dei Musei, è possibile visitare gratuitamente le tante mostre in corso a esclusione della mostra al Museo di Roma a Palazzo Braschi dal titolo Roma nella camera oscura e della mostra Claudio Imperatore al Museo dell’Ara Pacis. Tra le tante attività previste E vai col terno! Speciale prima domenica del mese, che si svolge ai Musei di Villa Torlonia. Un operatore didattico conduce il pubblico alla scoperta di tutti e tre gli spazi espositivi della Villa. Si comincia alle 10.00 con la visita del Casino Nobile, si continua alle 12.00 con la visita del Casino dei Principi, per concludere alle ore 15.00 con la visita della Casina delle Civette. I tre appuntamenti possono essere scelti singolarmente o nel complesso.
Per Ci vediamo alle 11! Speciale prima domenica del mese, domenica 7 aprile visite guidate al Museo di Roma, Galleria d’Arte Moderna, Museo di Roma in Trastevere dedicate a tutti, alla riscoperta delle collezioni stabili.Visita guidata alla mostra Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata a cura di Francesca Romana Uccella e Nicola Toce alle 11.30 di domenica 7 alla Casina delle Civette. Le opere esposte raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata, ma che affondano le radici nella sua arte, nell’unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. Dai paesaggi rupestri e calanchivi, ai fitti boschi immersi nell’alea di riti e miti ancestrali, alle città d’arte e ai borghi antichi, fino a Matera Capitale europea della cultura 2019.
In Roma di marmo, ancora il 7 aprile alle 11.00, aiMercati di Traiano (attività didattica per famiglie dagli 11 ai 14 anni), il monumento “parla” attraverso i marmi, fornendo ai visitatori i sussidi tecnici per comprendere la strategia politica e l’impegno economico degli imperatori che, arricchendo la città di monumenti e di sculture, mostravano il proprio potere e affermavano il ruolo di Roma nel mondo antico.Alle 11.00 e alle 16.30, sempre domenica 7 aprile, due turni per Una giornata con Marco Aurelio ai Musei Capitolini, attività didattica per adulti e bambini. Dopo una breve introduzione alla Piazza del Campidoglio e ai palazzi che vi si affacciano, la visita proseguirà all’interno, nei due edifici che insieme al Palazzo Senatorio delimitano la piazza: il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, collegati tra loro da una galleria sotterranea che ospita la Galleria Lapidaria e conduce all’antico Tabularium. Attraverso le arcate monumentali del Tabularium si potrà godere del suggestivo affaccio sul Foro Romano.
Al Museo di Roma, nel Salone d’onore di Palazzo Braschi, il convegno L’ossessione per l’antico. Sigmund Freud e Ludwig Pollak tra ebraismo, archeologia e collezionismo è un appuntamento a partire dalle 10.00 di domenica 7 aprile nell’ambito della mostra su Ludwig Pollak in corso al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco e al Museo Ebraico di Roma.Infine, nel pomeriggio di domenica 7 aprile alle 16.00 è prevista una visita per famiglie con ragazzi dagli 8 agli 11 anni, Scritture vecchie e nuove all’Ara Pacis, con un laboratorio sul tema della scrittura e della lingua latina. L’operatore introdurrà ai bambini l’argomento servendosi di immagini e materiali adatti.
Domenica 7 ultimo appuntamento per la rassegna delle matinée domenicali all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con introduzione alle 11.30 e concerto alle 12 in Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica. Sul palco Voci Italiane, un ensemble – costituito da artisti del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia.In programma le più belle canzoni del repertorio napoletano – da Palommella aI’ te vurria vasà e Te vojo bene assaje – arrangiate per l’occasione dal M° Ciro Visco che sarà al pianoforte ad accompagnare musiche di autori noti della tradizione teatrale del Settecento ai nostri giorni, da Piccinni a Donizetti, da Rossini a Mercadante fino a Francesco Paolo Tosti ed Eduardo Capua, autore della celeberrima ‘O sole mio.
All’Auditorium Parco della Musica fine settimana all’insegna del teatro comico con il “one man show al femminile” di Francesca Reggiani che porta sul palco della Sala Petrassi domenica 7 aprile alle 18 D.O.C. Donne di origine controllata: monologhi sull’attualità, parodie di personaggi famosi, contributi video che fanno il verso a programmi televisivi e jingle pubblicitari in un monologo esilarante che assicura comicità e ironia. Ed ancora, in Sala Petrassi, grande musica con la finale della XVII^ edizione del Premio Fabrizio De André che giunge all’Auditorium per il suo ultimo atto: i 12 finalisti della sezione musica si esibiranno davanti al pubblico e alla giuria del prestigioso premio sabato 6 aprile alle 21.
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Lezioni private, quando gli studenti diventano tutor: 1 universitario su 5 le impartisce per mantenersi. L’indagine di Ripetizioni.it
Le ripetizioni private sono tra i lavoretti da studenti più diffusi: si inizia quasi per gioco ma per alcuni può diventare un’attività di rilievo. Gli alunni delle superiori – coinvolto circa 1 su 10 – si specializzano soprattutto nelle materie scientifiche, gli universitari in quelle umanistiche. Come trovano i “clienti”? Tramite il passaparola e le piattaforme specializzate.
Si può essere studente e insegnante nello stesso momento? Assolutamente sì: magia delle ripetizioni private. Sono tanti, infatti, i giovani che proprio mentre vestono i panni del discente – a scuola come all’università – si adoperano per “aiutare” altri colleghi in difficoltà a fronte di un compenso.
Un lavoretto che, soprattutto per i più grandi, può diventare un vero e proprio aiuto finanziario: basti pensare che, in Italia, se in media uno studente-tutor si porta a casa oltre 200 euro al mese, il 5% di loro riesce a superare anche la quota dei fatidici 1.000 euro.
Si inizia già alle superiori. Qui circa 1 su 10 tiene (o ha tenuto in passato) lezioni private nelle materie in cui va più forte. E tra chi insegue l’obiettivo laurea la quota raddoppia, coinvolgendo 2 studenti su 10, che nella metà dei casi proseguono quanto iniziato sin dai banchi di scuola.
A delineare questo scenario, che osserva da un punto di vista inedito la figura del docente personale, è una ricerca condotta da Ripetizioni.it – portale di riferimento in Italia per le lezioni private e il supporto allo studio – raccogliendo le testimonianze di oltre 3.500 giovani, tra alunni della scuola secondaria superiore e iscritti all’università. Mostrando, tra le altre cose, quanto sia grande il potenziale di questo mercato. Visto che, oltre ai docenti in erba già “attivi”, molti altri si mostrano perlomeno incuriositi: circa 1 intervistato su 3 vorrebbe provare a fare ripetizioni ma non ha ancora trovato l’occasione giusta.
Ma come si organizzano gli studenti per riuscire a sdoppiarsi? Le modalità di svolgimento del “tutoraggio”, la clientela e i contenuti delle lezioni cambiano a seconda del livello formativo in cui ci si trova. Per quanto riguarda, ad esempio, i momenti dell’anno in cui si è operativi: alle superiori la platea si divide equamente tra chi fa ripetizioni solo durante i periodi di lezione (34%), chi le tiene solamente quando ci sono pause e vacanze (32%) e chi lo fa continuativamente (34%); la maggior parte degli universitari (46%) è, invece, disponibile lungo tutti i dodici mesi.
Che i ragazzi più adulti siano quelli che affrontano l’impegno con un approccio più strutturato lo si capisce anche da un altro dettaglio: la quantità di studenti “gestiti” nello stesso momento. Mentre tra gli “scolari” si preferisce affiancare un alunno per volta (così per il 60%), tra gli “accademici” è elevata la quota di chi ne riesce a supportate anche due in parallelo (41%) che di fatto si allinea a quella di chi lavora in esclusiva (44%).
Un ulteriore elemento di differenziazione tra studenti di scuola e universitari è rappresentato dalle materie in cui si specializzano in qualità di “insegnante”. Tra i più giovani, la forte richiesta di ripetizioni in discipline scientifiche ha prodotto soprattutto tutor di matematica, fisica, chimica e similari: quasi un terzo (31%) opera in questo settore. E solo in subordine in area umanistica: è circa un quinto (21%) a prestare una mano in italiano. Mentre al terzo posto – con il 16% delle candidature – ci sono i docenti junior di una o più lingue straniere. Minoritaria la proposta nelle lingue classiche (10%) o in storia, geografia, filosofia (10%). Che hanno la stessa diffusione dell’aiuto compiti (9%).
Se, invece, il tutor-studente è iscritto a un corso di laurea, ci sono alte probabilità che fornisca supporto in materie umanistiche (italiano, lingue classiche, storia, filosofia, ecc.): è il focus del 40% del campione di riferimento. Ma, tra gli universitari, è comunque facile trovare pure un insegnante in area STEM (matematica e dintorni): a offrire questa tipologia di ripetizioni è oltre un terzo dei “docenti” (34%). Gradino più basso del podio, anche qui, per le lingue straniere: specialità del 17%. Mentre il 7% si è orientato sulle discipline più tecniche – come economia, diritto e quant’altro – che magari sono le stesse che caratterizzano il proprio percorso di studi.
Quello che accomuna i due gruppi di insegnanti è l’utenza a cui si rivolgono. In cima alla lista ci sono gli alunni praticamente prossimi al diploma di Maturità. Quasi la metà degli studenti delle superiori (47%) fa ripetizioni ad alunni di tutte le età, compresi quelli della secondaria superiore; l’altra metà si concentra sui più piccoli, delle elementari (24%) o delle medie (23%); il 6% si rivolge a entrambe le ultime due categorie. Tra gli universitari, altresì, è il 33% a preferire ragazze e ragazzi delle superiori, il 17% punta sulle elementari, il 22% sulle medie, il 24% accetta un po’ di tutto, il 6% si dedica ad aiutare altri “accademici”.
Un discorso simile si può fare anche riguardo ai canali attraverso cui ci si promuove come tutor: il passaparola resta la via maestra, scelta da circa 6 su 10, sia per gli studenti di scuola sia per chi è all’università. Vanno però sempre più considerate le piattaforme specializzate nel far incontrare domanda e offerta di lezioni private. Come, ad esempio, Ripetizioni.it. Queste vengono scelte come vetrina da quasi 1 candidato su 10. Su tali piattaforme, infatti, è possibile candidarsi facilmente come tutor per dare lezioni private, semplicemente cliccando su un pulsante. Dopo un rapido processo di verifica dell’identità e del curriculum, si può immediatamente iniziare a proporsi al mercato.
“Le ripetizioni private sono quei ‘lavoretti’ spesso dati per scontati nell’immaginario collettivo, quando in realtà rappresentano una straordinaria opportunità per acquisire soft skills che poi saranno fondamentali nel mondo del lavoro, dall’orientamento al servizio al problem solving passando per la leadership e la capacità di lavorare in un team come quello docente-discente. In più, permettono agli studenti di accedere a un’attività lavorativa flessibile e gratificante, che si può coniugare con le proprie esigenze accademiche o scolastiche. Ed è per questo che continua ad essere una pratica molto diffusa. Anche in questo settore, inoltre, la digitalizzazione dei servizi come quella offerta da Ripetizioni.it abbatte le barriere un tempo esistenti: oggi chi vuole iniziare da zero non deve andare in giro a tappezzare le bacheche di quartiere, bastano pochi click per connettersi con studenti e famiglie in tutta Italia, risolvendo due problemi”, così Marco Sbardella, founder e Chief of Marketing & Business Development di Ripetizioni.it.
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Borseggiatore Massacrato di Botte da un padre di famiglia
Un borseggiatore deruba una famiglia in viaggio sulla metro. Approfittando della confusione nel vagone, mentre il treno si ferma alla stazione Termini, riesce a sottrarre il portafoglio a un padre che teneva in braccio la figlia più piccola. Accortosi del furto, l’uomo inizia a inseguire il ladro per riprendersi il portafoglio. Ne nasce una colluttazione, durante la quale, a causa della confusione, una delle tre figlie si perde tra la folla, scatenando la disperazione dei genitori.
Nonostante il tentativo di fuga, il borseggiatore viene bloccato e immobilizzato. La bambina, spaventata e in lacrime, viene ritrovata poco dopo, sana e salva.
Questo episodio rappresenta uno dei tanti crimini che si verificano ogni giorno sulla metro, dove i borseggiatori non esitano a ricorrere alla violenza. Ma questa volta, la situazione è andata diversamente: il ladro ha avuto la sfortuna di imbattersi in una famiglia capace di difendersi, guidata da un padre con un passato da ultrà, abituato ad affrontare situazioni difficili.
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