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ROMA SICUREZZA Siglato patto tra Campidoglio Regione e Prefettura: i dettagli

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ROMA SICUREZZA Siglato patto tra Campidoglio Regione e Prefettura: i dettagli

<strong>ROMA SICUREZZA Siglato patto tra Campidoglio Regione e Prefettura: i dettagli.

ROMA SICUREZZA Siglato patto tra Campidoglio Regione e Prefettura. Valido per due anni, promette “prevenzione e contrasto alla criminalità diffusa” e “tutele da ogni forma di condotta illecita“, a garanzia del “rispetto del decoro” cittadino. Votato in giunta capitolina il 2 aprile, pone così termine al percorso avviato lo scorso ottobre dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Roghi tossici nei campi rom, occupazioni abusive, movida molesta, decoro urbano. Questi i temi al centro dei tredici articoli, che prima di diventare operativi dovranno essere vidimati dalla Questura. A finanziarli fondi messi a disposizione da Comune e Regione, sulle competenze in capo alla Prefettura. Fondi che permetteranno di assumere 500 vigili nel 2019, ossatura del piano di azione per la sicurezza.

Saranno loro infatti a vigilare sulle baraccopoli e contrastare i fumi alla diossina sprigionati ogni giorni dai roghi di rifiuti appiccati tra i container. Un servizio già parzialmente portato a termine dalla Brigata Sassari dell’Esercito (ad esempio a Tor Sapienza, che continua però a essere sede di roghi) e che continuerà a basarsi, nonostante le critiche dei sindacati, sui turni di vigilanza della polizia municipale. I quali si svolgeranno “con modalità diverse secondo le esigenze“, allo scopo di “contrastare l’ingresso all’interno degli stessi (campi, ndr) di rifiuti ferrosi, di risulta e di altra natura che alimentano i roghi“. Gli stessi vigili dovranno inoltre comporre “un gruppo operativo per contrastare reati e illeciti ambientali“.

Ad affiancarli un circuito di videocamere installato su sei campi rom, finanziato dalla regione con parte del milione di euro destinato a progetti di contrasto all’illegalità dentro e fuori dalle baraccopoli della periferia. Tali fondi serviranno anche ad attivare piani di controllo “sugli esercizi di demolizione e rottamazione e su tutti i siti di stoccaggio di materiali ferrosi, anche ricorrendo a una task force composta oltre che dai rappresentanti delle forze di polizia da referenti della Direzione territoriale del lavoro, della Asl e dei Vigili del fuoco“. In ottica illeciti ambientali, si sperimenteranno invece le “fototrappole”, che dovranno verificare “il corretto conferimento dei rifiuti e sanzionare i trasgressori“. Gli zozzoni, per capirci.

Alle videocamere sarà inoltre affidata la tutela dell’incolumità pubblica. A tal proposito, si sta realizzando la “mappatura e geolocalizzazione“, un censimento, degli occhi elettronici già presenti sul territorio, pubblici e privati. In questo modo si intende “selezionare tra esse quelle di rilievo per le Forze di Polizia e creare un anello metropolitano in fibra ottica” sempre collegato con la Sala operativa della Questura. 

Capitolo decoro urbano. Sarà garantito sempre dai vigili, in collaborazione con il personale Atac, e riguarderà capolinea, stazioni e gli stessi mezzi del trasporto pubblico. Una collaborazione con Ama avverrà invece “sui luoghi di abbandono incontrollato di rifiuti e microinsediamenti“. E per la pulizia di spazi e arredi urbani, un contributo sarà chiesto anche ai romani, interventi “in collaborazione con volontari e cittadinanza attiva“. Così come verrà replicato il coinvolgimento dei detenuti di Rebibbia nello sfalcio dell’erba e nella manutenzione dei parchi. 

Pugno duro infine sul fronte contraffazione e abusivismo commerciale, “rafforzando gli interventi di controllo integrato da parte della Polizia Locale e della Guardia di Finanza in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane“. Sarà il Comune a tenere d’occhio i cambi di licenze commerciali e volture sospetti, servendosi anche di piattaforme di interscambio dati con i finanzieri. Quanto invece alla movida notturna, i luoghi sensibili saranno più frequentemente controllati. Tuttavia con gli stessi strumenti di contrasto: ordinanze anti alcol e blitz delle forze dell’ordine per far rispettare le norme imposte.

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