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Viaggio del Ricordo — Sindaca Raggi e 100 studenti sui luoghi del dramma delle foibe
VIAGGIO Del Ricordo — Anche quest’anno avrà luogo la visita nei territori simbolo del dramma del confine orientale
VIAGGIO DEL RICORDO — La sindaca Raggi e 100 studenti della Capitale si recheranno in Venezia Giulia, in Istria e a Fiume. Luoghi, questi, dove si è consumata la tragedia delle foibe e da dove partì l’esodo di oltre 350.000 italiani. All’iniziativa, dal titolo Il confine orientale italiano tra foibe ed esodo: una drammatica storia europea, parteciperanno anche i testimoni Piero Sardos Albertini e Niella Penso, l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassare e i consiglieri capitolini Giuliano Pacetti e Maurizio Politi.
Il viaggio partirà domani, lunedì 8 aprile, con la visita al Sacrario di Redipuglia. Si proseguirà per la Foiba di Basovizza, simbolo dei drammi che hanno segnato le vicende del confine orientale alla fine del secondo conflitto mondiale, per poi far visita al Centro Profughi di Padriciano. Qui, tra il 1948 e il 1976, si rifugiarono circa 350mila esuli italiani provenienti dai territori istriani e dalmati ceduti dall’Italia alla Jugoslavia. Quindi sarà la volta della Risiera di San Sabba, dove verrà deposto un fascio di fiori presso la stele in ricordo di Sergio De Simone, cugino delle sorelle Bucci. Nella giornata di martedì, presso il Porto vecchio di Trieste, è in programma la visita al Magazzino 18, seguita dall’incontro con la Comunità Italiana locale a Capodistria.
Nel corso dell’ultima giornata, mercoledì 10 aprile, la Sindaca Raggi incontrerà gli studenti della Scuola Media Superiore Italiana di Fiume. Quindi andrà in scena, a Palazzo Modello, un incontro con la Comunità Italiana di Fiume e l’Unione Italiana. Durante i tre giorni del viaggio sono previsti anche incontri-dibattito con alcuni testimoni del dramma. La Sindaca ha sottolineato la responsabilità delle istituzioni di trasmettere ai giovani la memoria, per non dimenticare le tragedie del confine orientale. “Il senso più autentico per farlo è dare la possibilità di conoscere direttamente i luoghi di questi drammi attraverso un percorso formativo e di confronto. Le sensazioni e le emozioni che i ragazzi potranno vivere saranno uniche, allo scopo di diventare testimoni dei testimoni affinché non si ripetano gli orrori e le atrocità del passato” ha chiosato la prima cittadina.