ROMA ANTICA Ambarvalia era una antica festa celebrata gli ultimi tre giorni di maggio in onore di Marte, poi di Cerere. In età regia veniva celebrata tra la quinta e la sesta pietra miliare da Roma, in località Festi. A quel tempo confine dei territori dei Romani.
La festa degli Ambarvalia si celebrava il 29 maggio. Era organizzata dal sodalizio dei fratelli Arvali per purificare le messi e allontanare i cattivi influssi. Consisteva nel sacrificare un porco, una pecora e un toro, dopo averli condotti in processione tre volte intorno alla città (amb «attorno», e arvum «campo arativo»). Esistevano due tipi di feste, pubbliche e private.
Quelle private venivano celebrate nei villaggi e nelle fattorie fuori Roma. A celebrarle solennemente erano i capifamiglia accompagnati da figli e servi. Quelle pubbliche si celebravano appena fuori città. A queste partecipavano i dodici fratres arvales che procedevano alla testa della processione composta dai cittadini di Roma che possedevano terreni e vigneti. Nel corso della processione si elevavano preghiere alla dea Cerere.
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