Cronaca
Inseguimento da film a Ciampino: un arresto
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Inseguimento da film a Ciampino nel pomeriggio di ieri. Protagonisti la Polizia di Stato e un uomo di 47 anni.
Inseguimento da film a Ciampino nel pomeriggio di ieri 27 maggio. I “Falchi” della Squadra Mobile della Questura di Roma, hanno inseguito, intercettato e arrestato un italiano di 47 anni. Gli agenti hanno notato in via dei Cluniacensi due soggetti sospetti. Sono quindi scesi dalle proprie autovetture “civetta”, posizionandosi in appostamento ad una distanza tale da poter seguire le mosse dei due ma senza essere scorti. Dopo pochi minuti, vedendo che i due salivano a bordo di un’autovettura, una Fiat 500 parcheggiata a pochi metri, hanno proceduto a bloccarli, ad identificarli e perquisirli.
LA SCOPERTA E L’INSEGUIMENTO
Gli agenti hanno iniziato una perquisizione del veicolo, dato che l’unità cinofila ha segnalato la presenza di stupefacenti nel veicolo. Perquisizione che tuttavia ha dato esito negativo. Hanno quindi condotto il sospettato a Ciampino, dove risultava residente il padre. Il 47enne però, divincolandosi dal controllo degli agenti, con uno scatto fulmineo, è salito a bordo della propria autovettura dandosi alla fuga a folle velocità nel traffico cittadino. Da lì l’inseguimento da film, nel quale l’uomo ha urtato auto in sosta, imboccato diverse strade contromano e speronato anche l’auto dei poliziotti che lo stavano seguendo. La folle corsa è proseguita anche sul Grande Raccordo Anulare, fino a concludersi presso la rotonda di via della Cecchignola angolo Torpagnotta. Durante l’inseguimento, gli agenti della Squadra Mobilehanno notato che il soggetto aveva lanciato due fogli di carta dal finestrino che, successivamente recuperati, si sono rivelati due bollette per il servizio idrico ACEA, relative ad un’utenza sita ad Albano Laziale. E proprio presso quel comune, i poliziotti hanno scoperto l’effettiva abitazione del fuggitivo ed il motivo della forsennata fuga dell’uomo.
DROGA E ARMI
Con l’ausilio delle unità cinofile della Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, presso una villetta a due piani, sono stati rinvenuti 12 involucri contenenti complessivamente oltre kg. 1,6 di cocaina; un involucro contenente gr. 8,3 di hashish; un involucro contenente gr. 6,9 di marijuana; 2 macchine per la preparazione di involucri sottovuoto; una pistola marca BERETTA, modello FS CAL. 9 Parabellum, con matricola abrasa ed un caricatore rifornito di 14 cartucce cal. 9 G.F.K. parabellum. L’uomo è stato arrestato per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio e detenzione abusiva di arma da fuoco tipo guerra con matricola abrasa. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, ha disposto che l’arrestato fosse associato presso la Casa Circondariale di Velletri, in attesa del giudizio di convalida.
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Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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