ROMA ANTICA Nonostante le poche fonti letterarie abbiamo un quadro dettagliato della dea Laverna. Sia per la diffusione del culto che per le caratteristiche dei luoghi sacri a lei dedicati.
L’epicentro del culto della dea Laverna era Roma, dove esistevano due luoghi sacri a lei dedicati. Uno sull’Aventino presso la porta Lavernale, l’altro lungo la via Salaria. La dea era venerata anche fuori dall’Urbe. Oltre che a Roma era nota agli Ernici, che le dedicarono un delubrum in un importantissimo crocevia come il Compitum Anagninum, ed accanto a Diana, presso i Peligni. Questi, a quanto sembra, scelsero la dea come divinità protettrice di un intero pagus nell’area aurunca dove è attestato il toponimo Lavernium.
Inoltre annoverava fedeli in ambito etrusco e marrucino. Anche se in queste aree non è attestato un vero e proprio luogo di culto ma solo devozioni personali. Ha suscitato perplessità, invece, il ritrovamento a Uchi Maius, in Africa Proconsolare, della dedica “Lavernae Mi[…] sacrum”. Considerata attestazione eccentrica sia dal punto di vista geografico che cronologico.
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