Calcio
NAZIONALE Mancini: “Soddisfatto dello stage. Difficile conciliare bel gioco e risultati”
NAZIONALE Mancini — Questo pomeriggio il c.t. azzurro ha parlato dello stage di Coverciano e fatto il punto della situazione in vista dei prossimi europei
NAZIONALE Mancini nel corso della puntata di Tutti convocati, sulle frequenze di Radio24: “Io legato ai risultati? Preferisco definirmi belgiochista. Ho sempre provato a impostare le squadre che ho allenato per giocare bene e vincere. Non sempre, però, è possibile conciliare bel gioco e vittorie. Rivoluzione in Nazionale con i giovani? Ho assunto l’incarico in una situazione non semplice, e sapevo che bisognava fare qualcosa per il presente e soprattutto per il futuro. Questo ci ha fatto capire che dovevamo cambiare qualcosa e che dovevamo chiamare dei giocatori giovani che a noi non erano sconosciuti. Si vedeva che c’era qualità e pertanto li abbiamo convocati. In occasione dell’ultimo stage abbiamo chiamato nuovi giovani per capire i loro margini di miglioramento, e abbiamo trovato dei ragazzi forti tecnicamente e disposti a mettersi in gioco: sono stati due giorni ricchi di segnali positivi, per cui posso ritenermi soddisfatto.
Zaniolo? Si tratta di una mezzala di ruolo, che però può ricoprire diverse zone del fronte offensivo e ha grandi prospettive, così come Tonali Kean e altri giovani. Balotelli? Lo conosco bene e quindi aspetto che continui a migliorare, e non solo in campo. Sappiamo che nel campionato francese ha qualità superiori rispetto alla maggior parte dei giocatori. Mi aspetto che lavori maggiormente sulla disciplina e quando sarà completo potrò chiamarlo. Bilancio dell’esperienza in nazionale fino a questo momento? Sono arrivato da quasi un anno. Ci sono stati dei momenti difficili perché passa troppo tempo tra una partita e l’altra. Nel complesso però siamo soddisfatti e felici di aver restituito gioia a chi guarda la Nazionale. Di certo dobbiamo ancora migliorare, dobbiamo essere più cinici sotto porta e giocare con ancora più carattere. Mi è dispiaciuto non alzare la coppa a Italia 90 ma ora spero di vincere un Mondiale da allenatore. Euro 2020? Prima dobbiamo arrivarci. Abbiamo iniziato bene ma dobbiamo essere bravi nelle prossime due sfide contro Grecia e Bosnia. Gli allenatori in Italia? Sappiamo che qui si tende sempre a esagerare. L’esempio più emblematico è Pochettino: 5 anni al Tottenham, ha una grande squadra e non ha vinto niente. In Italia lo avrebbero ucciso, qui ci sono allenatori che vincono e che vengono comunque messi in discussione”.
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