Cronaca
A Roma per il Papa, sbaglia strada e devia di 1500 km

Voleva andare a Roma per il Papa ma sbaglia strada e finisce a Rom. Un piccolo paesino della Germania nord-occidentale.
Un ottantunenne che vive in Inghilterra aveva preso l’auto per recarsi a Roma per il Papa. L’anziano però ha impostato il navigatore satellitare in modo errato. Invece di scrivere Rome l’uomo ha cercato Rom. Il navigatore giustamente lo ha guidato in una piccola comunità rurale tedesca a una cinquantina di chilometri da Colonia. Il pensionato, di origini italiane residente a Newcastle, a bordo della sua Jaguar ha deviato di 1500 km dal percorso che doveva fare.
Arrivato a destinazione il navigatore ha comunicato l’arrivo e l’anziano è sceso confuso e spaesato. Non solo, sceso dall’auto ha dimenticato di inserire il freno a mano e la macchina è finita sul cartello Rom abbattendolo. Sul posto si è portata la polizia: «L’uomo era in pellegrinaggio, era diretto a Roma per vedere il Vaticano», ha detto un portavoce. Arrivato nei pressi della ‘sua’ destinazione l’uomo si sarebbe stranito perché non riusciva a trovare punti di riferimento come il Colosseo o Piazza San Pietro.
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Cronaca
In 500 alla Sapienza per ricordare Ilaria Sula e riflettere sulla paura condivisa

Un silenzio profondo ha avvolto la facoltà di Statistica della Sapienza, dove si sono riuniti studenti e studentesse per rendere omaggio a Ilaria Sula, assassinata dall’ex fidanzato Mark Samson. Molti hanno portato fiori per commemorare la studentessa di 22 anni, condividendo il dolore e la solidarietà con la comunità universitaria.
Memoria di Ilaria Sula
Una grande foto di Ilaria è stata affissa sulla facciata della facoltà con la scritta “Sapienza ricorda Ilaria Sula”. Accanto a un mazzo di fiori, è stato lasciato un messaggio toccante: “Se domani non torno, brucia tutto. Se domani tocca a me voglio essere l’ultima”, un verso della poesia di Cristina Torre Cáceres, diventato virale dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin.
Le studentesse, come Lucia, hanno espresso il loro lutto e la loro preoccupazione. “Lo sapevo che sarebbe finita così. La speranza c’è sempre, ma dentro di me lo sapevo già. Denunciare? Certo, ma il rischio è che lui arrivi comunque”, ha affermato Lucia. Angelica, compagna di corso di Ilaria, ha aggiunto l’importanza dell’educazione affettiva: “È inaccettabile che non ci sia. Non si tratta soltanto dell’omicidio, ma del revenge porn, delle relazioni tossiche che anche io ho avuto”. Gli striscioni esposti nel piazzale rivendicano: “Ci vogliamo viv3” e “Verità e giustizia per Ilaria. Un altro mondo è possibile, organizziamoci!”.
Un gesto simbolico e un invito alla riflessione
Centinaia di persone hanno agitate le chiavi di casa, un gesto simbolico per rappresentare la necessità che le case siano luoghi sicuri per le donne. Il femminicidio di Ilaria ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla cultura patriarcale.
Le parole della rettrice
La rettrice Antonella Polimeni ha parlato di “un silenzio rumoroso” e ha espresso il pensiero della comunità per Ilaria, enfatizzando la necessità di un cambiamento a livello educativo. “Le istituzioni devono lavorare insieme perché è vero, serve la repressione, servono le leggi, ma l’educazione affettiva e sessuale deve iniziare precocemente”, ha dichiarato Polimeni. Un collega di Ilaria ha condiviso il suo ricordo: “Pensare che una ragazza che vedevi tutti i giorni non ci sia più è inaccettabile e rende tutto più pesante”.
Cronaca
Ilaria Sula e il femminicidio: le circostanze dell’azione di Mark Samson e il ruolo dei genitori

«Andate a prenderla, l’ho gettata in un dirupo, il suo corpo l’ho chiuso in una valigia». Durante un’interrogazione nella notte, Mark Antony Samson, 23 anni, ha confessato di aver ucciso la sua ex, Ilaria Sula, 22 anni, studentessa di Terni, di cui si era persa traccia il 25 marzo. Il femminicidio è avvenuto nell’appartamento di famiglia del giovane, nel quartiere Africano di Roma, dove ha colpito Ilaria con un coltello da cucina mentre i genitori erano in casa. Al momento, non risultano indagati, ma gli inquirenti stanno indagando sul loro possibile coinvolgimento.
Ilaria Sula, la relazione con Mark Samson
«Mi dispiace per quello che ho fatto», ha dichiarato Samson durante l’interrogatorio, senza però fornire dettagli sul movente e sugli eventi precedenti alla aggressione. È probabile che Ilaria sia stata uccisa la sera della sua scomparsa, il 25 marzo, in un gesto impulsivo, ma le autorità stanno cercando segni di premeditazione.
I tentativi di depistaggio
Dopo aver ucciso Ilaria, il giovane ha trasportato il corpo dentro una valigia fino a Poli, dove lo ha gettato in un burrone. In seguito, ha cercato di distruggere le prove, gettando il coltello in un cassonetto e il cellulare della ragazza in un tombino. Mentre investigano, le autorità stanno esaminando sia il telefono di Ilaria che quello di Samson, cercando comunicazioni tra i due e analizzando la videosorveglianza nella zona. Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini prevede la convalida del fermo e l’autopsia sul corpo di Ilaria, mentre i familiari giunti da Terni esprimono il loro dolore e incredulità: «Non capiamo perché lo ha fatto», ha affermato il fratello Leon.
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