Cronaca
ROMA Flaminio, l’ex pista di pattinaggio sarà demolita
ROMA Flaminio, l’ex pista di pattinaggio sarà demolita. Una piccola giungla avvolge una struttura fatiscente in piazza Mancini. I cancelli serrati, le scritte leggibili anche se i pannelli sono sbiaditi e scrostati.
L’ex pista di pattinaggio sarà demolita. Abbandono e degrado da quattro anni per la pista Axel. Struttura chiusa nel 2015 dal II Municipio per delle irregolarità edilizie. Quattro anni e tante azioni legali fino a un anno fa, nel maggio del 2018, la III sezione del Tribunale ha dato il via libera allo smantellamento della struttura. Dopo un anno però è ancora lì, ancora più rovinata in mezzo ai rovi e alle erbacce. Per quanto resterà così?
L’ABBATTIMENTO
L’assessore ai Lavori pubblici del II Municipio Gian Paolo Giovannelli spiega: «È una questione molto delicata in quanto, una volta smantellate la pista e la copertura, quell’area si presterà anch’essa al degrado che tuttora esiste in piazza Mancini nella parte ancora non riqualificata dal Municipio. L’altra parte è stata da poco restaurata con una spesa di 160.000 euro: ci sono un caveau e una cancellata a protezione dell’area verde». Eppure l’abbattimento dovrà essere fatto: «Il Il Municipio è in attesa delle decisioni che l’Inps, proprietaria del terreno, vorrà prendere. Altrimenti è pronto a smantellare con propri fondi e con una rimozione in danno questa struttura esistente abusivamente».
MILLE RAGAZZI
La pista di pattinaggio su ghiaccio era l’unica per questo sport a livello agonistico a Roma. I mille ragazzi iscritti hanno rinunciato o hanno costretto i genitori a fare chilometri per proseguire l’attività a Mentana o sulla Tiburtina. Ma «era completamente abusiva – ripete Giuseppe Gerace, l’allora minisindaco – e per anni aveva utilizzato degli escamotage per rinnovare dei permessi inizialmente concessi per soli tre mesi. Ci siamo anche impegnati per trovare per i ragazzi una nuova struttura adeguata». La storia invece è andata diversamente e quattro anni dopo è ancora lì.
Come aggiunge l’assessore municipale ai Lavori pubblici: «Il Municipio ha anche valutato di acquisire la pista al proprio patrimonio se la normativa vigente lo dovesse permettere. Ma la struttura è talmente rovinata che l’operazione non risulta conveniente. Adesso stiamo procedendo nelle more prima dell’abbattimento a cercare un accordo con l’Inps affinché quello spazio possa essere utilizzato con strutture sportive all’aperto così come previsto dal Piano urbano Flaminio, che dovrebbe essere ripreso nella sua interezza».
Ma la lunga controversia anche legale sulla struttura e l’area diventerà sempre più complessa. Si parla di circa mille quadri coperti dove si trovavano una palestra, la pista di dimensioni olimpioniche e un foyer per il pubblico, oltre a cinquemila metri quadri all’aperto che rischiano di diventare una giungla urbana irta di pericoli.
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