Cronaca
ROMA BORGHESIANA Viola divieto di avvicinamento alla madre: un arresto

ROMA BORGHESIANA Viola divieto di avvicinamento alla madre: uomo arrestato per estorsione.
ROMA BORGHESIANA Viola divieto di avvicinamento alla madre e all’attuale compagno di lei. Un provvedimento che M.M., un romano di 39 anni aveva ricevuto lo scorso maggio, dopo essere stato arrestato per aver estorto denaro alla coppia.
Il divieto non gli ha però impedito, ieri sera, di ripresentarsi a casa della madre e di citofonare ripetutamente al portone dell’abitazione. Irritato dal fatto che nessuno gli aprisse il cancello, ha preso a calci il portone esterno e poi, dopo aver scavalcato il muro di cinta, si è diretto verso una porta secondaria che da accesso alla cucina. Anche questa l’uomo ha colpito con calci e pugni, lanciandogli poi contro una bottiglia in vetro. Non contento, ha provato a forzare la serratura, probabilmente servendosi di un grimaldello. Una circostanza che gli ha anche causato delle lesioni.
Non bastati a calmarlo gli inviti della coppia ad andarsene: il 39enne ha proseguito nelle richieste di denaro, accompagnandole a minacce di aggressione fisica se non avesse ottenuto quanto richiesto.
Non era la prima volta che la donna subiva angherie da parte del figlio: già in passato, come lei stessa ha raccontato, ne era stata vittima, costretta ad assecondare le sue continue richieste di soldi.
Quando gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Casilino sono arrivati sul posto, hanno trovato l’uomo visibilmente agitato e con una bottiglia di vetro rotta tra le mani.
Bloccato prontamente dai poliziotti, è stato assicurato nell’auto di servizio dove, ha continuato a minacciare la coppia.
Accompagnato negli uffici di Polizia, è stato arrestato per estorsione.
Cronaca
Aggressione tra consiglieri di FI e FdI: tensioni nel centrodestra

La denuncia del consigliere regionale azzurro Marco Colarossi riguarda un episodio che coinvolge il consigliere municipale Roberto Santoro, recentemente identificato dalla polizia locale.
Dettagli dell’Accaduto
Marco Colarossi ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando la necessità di maggiori misure di sicurezza nel territorio. Nel frattempo, le autorità competenti stanno indagando per chiarire i dettagli della vicenda.
Reazioni e Conseguenze
Reazioni politiche non sono mancate, con richieste di intervento immediato per garantire la sicurezza dei cittadini. Colarossi ha ribadito che è essenziale affrontare il problema in modo deciso e tempestivo.
Prossimi Passi
La situazione è seguita con attenzione, e si aspettano aggiornamenti dai monitoraggi delle forze dell’ordine. Le istituzioni sono chiamate a rispondere prontamente a questi eventi per evitare ripercussioni più gravi.
Cronaca
In 500 alla Sapienza per ricordare Ilaria Sula e riflettere sulla paura condivisa

Un silenzio profondo ha avvolto la facoltà di Statistica della Sapienza, dove si sono riuniti studenti e studentesse per rendere omaggio a Ilaria Sula, assassinata dall’ex fidanzato Mark Samson. Molti hanno portato fiori per commemorare la studentessa di 22 anni, condividendo il dolore e la solidarietà con la comunità universitaria.
Memoria di Ilaria Sula
Una grande foto di Ilaria è stata affissa sulla facciata della facoltà con la scritta “Sapienza ricorda Ilaria Sula”. Accanto a un mazzo di fiori, è stato lasciato un messaggio toccante: “Se domani non torno, brucia tutto. Se domani tocca a me voglio essere l’ultima”, un verso della poesia di Cristina Torre Cáceres, diventato virale dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin.
Le studentesse, come Lucia, hanno espresso il loro lutto e la loro preoccupazione. “Lo sapevo che sarebbe finita così. La speranza c’è sempre, ma dentro di me lo sapevo già. Denunciare? Certo, ma il rischio è che lui arrivi comunque”, ha affermato Lucia. Angelica, compagna di corso di Ilaria, ha aggiunto l’importanza dell’educazione affettiva: “È inaccettabile che non ci sia. Non si tratta soltanto dell’omicidio, ma del revenge porn, delle relazioni tossiche che anche io ho avuto”. Gli striscioni esposti nel piazzale rivendicano: “Ci vogliamo viv3” e “Verità e giustizia per Ilaria. Un altro mondo è possibile, organizziamoci!”.
Un gesto simbolico e un invito alla riflessione
Centinaia di persone hanno agitate le chiavi di casa, un gesto simbolico per rappresentare la necessità che le case siano luoghi sicuri per le donne. Il femminicidio di Ilaria ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla cultura patriarcale.
Le parole della rettrice
La rettrice Antonella Polimeni ha parlato di “un silenzio rumoroso” e ha espresso il pensiero della comunità per Ilaria, enfatizzando la necessità di un cambiamento a livello educativo. “Le istituzioni devono lavorare insieme perché è vero, serve la repressione, servono le leggi, ma l’educazione affettiva e sessuale deve iniziare precocemente”, ha dichiarato Polimeni. Un collega di Ilaria ha condiviso il suo ricordo: “Pensare che una ragazza che vedevi tutti i giorni non ci sia più è inaccettabile e rende tutto più pesante”.
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