Roma e dintorni
Roma in festa per i 66 anni della Madonnina di Monte Mario
Roma in festa per i 66 anni della Madonnina di Monte Mario: ecco tutti gli eventi in programma.
Roma in festa per i 66 anni della Madonnina di Monte Mario. La statua di Maria “Salus populi Romani”, che dal punto più alto della collina guarda e benedice la città. I festeggiamenti avranno luogo domani, sabato 1 giugno, con tanti eventi in programma: su tutti, la Messa, presieduta dal Cardinale Angelo De Donatis. Poi la banda, una corona di rose portata ai piedi della Madonnina, gastronomia e musica.
Alta 9 metri, poggiata su un piedistallo alto 18 metri, la ‘Madonnina‘ è uno dei simboli della storia recente di Roma. La collocazione sul colle di Monte Mario fu decretata, durante la Seconda guerra mondiale, da un voto popolare, promosso dagli Orionini, incoraggiato da Pio XII e per il quale furono raccolte oltre un milione di firme. Il motivo fu la liberazione di Roma, avvenuta il 4 giugno 1944: tra lo stupore di tutti, infatti, l’esercito tedesco lasciò la capitale incrociandosi con l’esercito alleato che vi entrava, senza alcuna forma di violenza. Una modalità, documentata da testimonianze storiche, che allora fece pensare al miracolo, ad una speciale protezione di Maria.
Per celebrare tutto ciò, domani avrà luogo una grande festa, secondo il seguente programma: partenza dal Centro Don Orione di Via della Camilluccia 112, con una breve processione fino al Piazzale della Madonnina, accompagnati dalla Banda Musicale Città di Fiano Romano. In un suggestivo scenario di verde, il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario di Papa Francesco per la Diocesi di Roma, celebrerà la Messa. Al termine, è previsto l’atto di affidamento e l’omaggio floreale alla Madonna: una grande corona di fiori sarà recata sulla torretta, alta 18 metri, ai piedi della Madonnina dorata di Monte Mario. La festa proseguirà poi con la la possibilità di gustare gastronomia casereccia, musica e lo scenario di Roma dall’alto.
La bella statua dorata della Madonna “Salus Populi Romani” fu posta sul colle di Monte Mario nel 1953. A realizzarla lo scultore ebreo Arrigo Minerbi, protetto e salvato dalla comunità orionina del Quartiere Appio.
“Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità“, precisa il parroco Don Flavio Peloso. “Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di Orfani e Mutilatini nei due grandi edifici di Via della Camilluccia, che ospitavano attività per la Gioventù Italiana del Littorio. Appena possibile innalzò la grandiosa statua della Madonna“.
Da allora i romani sono usi festeggiare e ringraziare la Madonnina ogni anno, nel giorno della liberazione della Città. Lo stesso Papa Benedetto XVI visitando la Madonnina il 24 giugno del 2010 ha sottolineato come: “La Madonnina – come amano chiamarla i romani – nel gesto di guardare dall’alto i luoghi della vita familiare, civile e religiosa di Roma, protegga le famiglie, susciti propositi di bene, suggerisca a tutti desideri di cielo. “Guardare al cielo, pregare, e poi avanti con coraggio e lavorare. Ave Maria e avanti!” – esortava san Luigi Orione”.
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