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ROMA Pallotta scrive ai tifosi e fa chiarezza sul caso De Rossi

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ROMA Pallotta scrive ai tifosi e fa chiarezza sul caso De Rossi

ROMA Pallotta scrive ai tifosi.

ROMA Pallotta scrive ai tifosi giallorossi una lunga lettera dove si fa chiarezza sul caso De Rossi e non solo, ma anche su tanti aspetti che riguardano la gestione della società. Questi i passi più importanti di una lunghissima lettera:

Ai tifosi della Roma, ovunque siano.

Sono rimasto in silenzio nelle ultime settimane, ma ci sono alcune cose che sento di dover affrontare. Che mi crediate o meno, e so che alcuni di voi sono pronti a non prendere in considerazione nulla di ciò che dirò, non penso ci sia stato nessuno, in Società, più deluso, più depresso e più arrabbiato di me per come sono andate le cose alla Roma negli ultimi diciotto mesi.Mi dispiace per gli errori che abbiamo commesso, uno di questi si è rivelato molto grave a livello sportivo. È stato probabilmente uno dei più grandi errori che abbia mai commesso nella mia intera carriera e alla fine sono io che me ne devo assumere la responsabilità. È qualcosa che stiamo risolvendo e, per alcuni aspetti, ci vorrà del tempo. Sono sicuro che molti di voi staranno pensando: “Bene, questa storia l’ho già sentita…”. Ma stiamo lavorando duramente per riorganizzare alcune aree del Club, che probabilmente avrebbero dovuto essere prese in esame prima, e per risolvere alcuni problemi, che solo di recente sono giunti alla mia attenzione. Stiamo lavorando attentamente per ingaggiare persone di talento, che ci aiuteranno a riportare la Roma dove deve stare: ovvero a giocare sui più grandi palcoscenici, a competere per i trofei e a rendere orgogliosi i nostri tifosi. (…) Se qualcuno pensa che io sia interessato solo a fare soldi con la Roma, non potrebbe commettere errore peggiore. Non ho mai preso uno stipendio. Non ho mai tirato fuori un soldo dalla squadra. Non ricavo nulla dalle cessioni dei giocatori. Non guadagno niente dalle vendite delle maglie da gioco. Non prendo un centesimo. E se la squadra varrà molto di più in futuro, la mia vita non cambierà neanche in minima parte. Sono stato un uomo fortunato e guidato dalla provvidenza. La mia vita non cambierà accumulando più denaro. (…) Per quanto riguarda l’articolo pubblicato giovedì su Repubblica, ho letto alcuni passaggi quando mi sono svegliato alle 5 di ieri mattina e li ho definiti “cazzate”. Dopo aver letto tutto il servizio, e dopo aver sostenuto una lunga e assai dettagliata conversazione con uno degli estensori del pezzo, ritengo che alcune parti siano vere e altre parti chiaramente non corrette. Mea culpa. Alcuni aspetti di questo articolo hanno messo in cattiva luce Daniele De Rossi: non è giusto, perché Daniele per diciotto anni è stato un guerriero per la Roma. Lui merita rispetto e io l’ho sempre rispettato. Potremmo aver avuto qualche divergenza di opinione su come si è chiusa la sua carriera da giocatore della Roma, ma non intendo affrontare questo aspetto pubblicamente. Questo resta tra me e Daniele. Daniele era turbato, ma le sue emozioni derivano da quanto tiene e da quanto ha sempre avuto a cuore la Roma. Gioca con il cuore e lo abbiamo visto sul campo con la Roma per diciotto anni e, a livello mondiale, con l’Italia. Esprime i suoi sentimenti nello spogliatoio e questo è quello che lo ha reso un grande Capitano. Io credo fermamente che qualunque cosa Daniele abbia fatto, sia stata sempre per il miglioramento del Club. Era turbato per il fatto che qualcuno fosse stato acquistato per giocare nella sua posizione come riferito dall’articolo? Sì, lo era, ma ciò è dipeso dal fatto che il giorno precedente gli era stato detto da Monchi che non avremmo preso nessuno che potenzialmente avrebbe giocato davanti a lui nello stesso ruolo. Pertanto gli è stata detta una bugia e il giorno seguente la sua reazione emotiva è stata quella che è stata. Il giorno dopo ancora è tornato sui suoi passi e ha detto: “Mi dispiace per il mio sfogo”. (…) Se non è stato De Rossi, sono stati quindi Dzeko, Manolas o Kolarov a chiedere che l’allenatore venisse esonerato? No. Non ho mai sentito chiederci da questi giocatori di esonerare Di Francesco. Non sono mai venuti da me, né direttamente né indirettamente. (…) Quello che non posso accettare, però, e ritengo sia vergognoso e disgustoso, oltre che poco rappresentativo della Roma e dei nostri tifosi, sono le centinaia di persone che hanno insultato le mie sorelle definendole troie, puttane e maiali. (…) Daniele è stato molto fedele alla Roma e la Roma è stata molto fedele a Daniele. La gente non può mettere in discussione la nostra fedeltà, perché abbiamo detto: ‘Daniele, ci piacerebbe che tu facessi parte della Roma per il resto della tua vita’. Questo per me è piuttosto leale. Non abbiamo mai detto “Addio, ci si vede, buona vita”. Vogliamo che Daniele faccia parte di questo Club per sempre e speriamo che questo succeda. Non essere presente all’ultima partita di Daniele è stata una scelta incredibilmente difficile da prendere. Ma l’ho fatto perché era la sua serata e volevo che nulla distraesse da questo. Se volete contestarmi va bene ma non volevo sottrarre l’attenzione a quella che avrebbe dovuto essere la celebrazione della fantastica carriera in giallorosso di Daniele. E così è stato.

A noi interessa solo costruire una Roma grande e vincente: niente e nessuno mi impedirà di perseguire questo obiettivo.

Forza Roma

Jim

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Alla Montagnola vigile stava facendo le multe. I 2 fratelli non ci stanno e succede un casino

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Alla Montagnola vigile stava facendo le multe. I 2 fratelli non ci stanno e succede un casino

Agente della Polizia Locale aggredito durante un normale servizio di controllo sulle soste irregolari. Denunciati i due aggressori

Nel corso delle consuete attività di controllo sul fenomeno delle soste irregolari e ad intralcio in zona Montagnola, ieri mattina, un agente della Polizia Locale di Roma Capitale, in servizio presso il Gruppo VIII Tintoretto, è stato oggetto di una violenta aggressione da parte di due cittadini.

L’episodio si è verificato in via di Grottaperfetta, dove uno degli operanti, durante una delle ordinarie attività svolte regolarmente sul territorio, aveva appena proceduto a sanzionare alcune auto per sosta irregolare ed in doppia fila.

Durante le operazioni il conducente di uno dei veicoli, giunto sul posto dopo essere uscito da un esercizio pubblico delle vicinanze, ha inveito contro l’agente, rivolgendosi a lui con insulti e minacce e contestando la legittimità del provvedimento.
Alla scena ha preso parte anche il fratello del soggetto, anch’egli presente sul posto, che ha contribuito ad aggravare la situazione con ulteriori offese e comportamenti violenti, culminati in ripetuti spintoni ai danni dell’operante, il quale è stato raggiunto tempestivamente da alcuni colleghi.Riportata la situazione alla calma, i due uomini, di 62 e 52 anni, inizialmente riluttanti a fornire le proprie generalità, sono stati poi identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, minacce e lesioni.
L’agente aggredito è stato trasportato al pronto soccorso per le cure mediche.

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Roma e dintorni

Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

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Alcol ed episodi violenza, chiuso per altri 15 giorni il Piper

(Adnkronos) – Abuso di alcol e numerosi episodi di violenza registrati dall’inizio dell’anno. Per questi motivi sono scattati nuovamente i sigilli della polizia per il Piper, storico locale di via Tagliamento, a Roma, che resterà chiuso per altri 15 giorni. Il locale era stato chiuso già lo scorso novembre, quando il questore di Roma aveva disposto la sospensione della licenza per le criticità riscontrate sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.  

”Nonostante la collaborazione che la proprietà avrebbe assicurato in termini di operazione di sicurezza – sottolinea la questura di Roma – gli agenti del II distretto Salario Parioli, dallo scorso dicembre a oggi, quasi ogni fine settimana, hanno però registrato un bollettino di contusi e feriti”. Nel dettaglio, le risultanze investigative hanno condotto a ritenere che la maggior parte dei reati commessi all’interno del locale e nelle sue adiacenze siano scaturite dall’abuso di alcool da parte dei clienti stessi. Dall’inizio dell’anno, ammonterebbero a sei i gravi episodi segnalati alle forze dell’ordine.  

Non ultima, una brutale aggressione ai danni di un ventenne, che avrebbe riportato una prognosi di 20 giorni per frattura delle ossa nasali. Andando a ritroso, la notte di Capodanno, la dispersione di sostanze urticanti all’interno del locale avrebbe reso necessaria l’evacuazione in strada degli avventori. Un’escalation di interventi della polizia e segnalazioni pervenute alla sala operativa della questura per fatti violenti in cui sarebbero stati coinvolti frequentatori del locale ha, pertanto, reso necessaria l’adozione di un ulteriore provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare. Da oggi, lo storico luogo di ritrovo della movida romana resterà chiuso per i prossimi 15 giorni. 

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