Cronaca
ROMA Tor Bella Monaca sotto assedio. Arresti, droga e pistole
ROMA Tor Bella Monaca sotto assedio. Arresti, droga e pistole.
ROMA Tor Bella Monaca sotto assedio. In azione i Carabinieri della Compagnia di Frascati, che, nell’ambito di nuovi controlli del territorio, hanno effettuato continui blitz nei confronti delle piazze di spaccio. Il bilancio finale parla di 10 persone finite in manette. Tra esse, un cittadino albanese di 36 anni, disoccupato e con precedenti, pizzicato a cedere droga ad un acquirente. Proprio quest’ultimo è riuscito a sfuggire, dileguandosi, ai militari intervenuti, che hanno invece bloccato il pusher. Nelle cui tasche sono state rinvenute e sequestrate 7 dosi di cocaina e 3 di eroina, oltre a quasi 1000 euro in contanti.
Arrestato anche un romano di 21 anni, disoccupato e con precedenti, notato, in via dell’Archeologia, a spacciare cocaina ad un giovane consumatore rimasto ignoto. I militari lo hanno perquisito, rinvenendo e sequestrando 33 dosi di cocaina, del peso complessivo di oltre 20 grammi, e 170 euro in contanti, provento dello spaccio. Sempre in via dell’Archeologia, le manette ai polsi sono scattate per 3 persone, tutti romani di 22, 28 e 45 anni, tutti, tranne il secondo, nullafacenti e con precedenti. I militari li hanno bloccati subito dopo aver ceduto una dose di cocaina ad un acquirente, identificato e segnalato alla competente Autorità. A seguito della perquisizione, sono state rinvenute e sequestrate altre 4 dosi di cocaina già pronte per essere cedute e 600 euro in contanti, provento dell’attività illecita.
Arrestati inoltre due pusher: un 44enne romano che nascondeva 43 dosi di cocaina, pronte per essere spacciante nella piazza di spaccio di via San Biagio Platani; e un 37enne della provincia di Rieti, che, durante un controllo a bordo della sua auto in via dell’Archeologia, è stato trovato in possesso di 6 dosi di cocaina e 5 di eroina. Un altro controllo ha fatto invece finire in manette un 70enne italiano, pensionato e con precedenti, per detenzione di arma clandestina e detenzione abusiva di munizionamento. Perquisito personalmente e presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso di un’arma clandestina, una pistola Smith & Wesson, con matricola abrasa, e di oltre 200 proiettili di vario calibro. Tutto il materiale è stato catalogato e sequestrato.
Sempre in via dell’Archeologia, è stato arrestato, dai Carabinieri della Stazione Roma Tor bella Monaca, un cittadino della Repubblica Domenicana di 20 anni, senza fissa dimora e con precedenti specifici. Bloccato subito dopo aver ceduto droga, è stato trovato in possesso di 7 dosi di cocaina, per un peso di circa 5 grammi, e della somma di 75 euro. Il tutto è stato sequestrato, mentre l’acquirente è riuscito a dileguarsi. Ad una 57enne, con precedenti, sono stati invece aggravati gli arresti domiciliari in atto con la custodia in carcere: la donna aveva infatti commesso reiterate violazioni della misura, puntualmente segnalate dai Carabinieri della Stazione di Tor Vergata.
Ad un 42enne di Frascati, autista con precedenti, è stato invece applicato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna. Anche in questo caso, il motivo sta nelle reiterate violenze e maltrattamenti in famiglia commessi dall’uomo e segnalati dai militari all’Autorità Giudiziaria. Durante il servizio, i Carabinieri hanno anche controllato complessivamente 84 persone e 53 veicoli, elevato 6 contravvenzioni al Codice della Strada ed eseguito controlli nei confronti di 43 persone sottoposte agli arresti domiciliari.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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