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CLAMOROSO — Augurano la morte alla Raggi

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CLAMOROSO — Augurano la morte alla Raggi

È finita nel mirino del M5s capitolino la pagina Facebook Li sanpietrini nun se toccano, in seguito alla pubblicazione di un post dove veniva augurata la morte alla sindaca Virginia Raggi

Stando a quanto pubblicato all’interno della pagina, la sindaca Raggi sarebbe responsabile di una ditta di sottoservizi che ha steso l’asfalto in una via del centro invece di ripristinare i sanpietrini. “Grazie Virginia per la tua continua opera di distruzione di Roma. Che tu sia maledetta, attendiamo il tuo decesso”. Questo il post, che su Facebook ha raccolto oltre 400 reazioni e un centinaio di condivisioni.

Non si è fatta attendere, in tal senso, la replica del M5s sul medesimo social: “I lavori su questa strada sono di competenza del Municipio I e quindi del Pd, e sicuramente hanno trattato interventi ai sottoservizi. Il fatto di augurare la morte a qualcuno vi qualifica per quello che siete. Neanche le bestie sarebbero arrivate a tanto. Vergogna” chiosa la consigliera Annalisa Bernabei. “Un esempio di inciviltà lo dimostrate voi con questa post. Attacchi del genere promuovono solo odio e fanno male alla città. Pagina da chiudere” scrive il capogruppo del M5s Giuliano Pacetti.

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Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo

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Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo

Una rapina si è verificata in una filiale del Banco di Anagni a Fiumicino. Due ladri armati di pistola si sono introdotti nella banca, attendendo l’arrivo dei dipendenti per prenderli in ostaggio e ottenere il bottino.

Dettagli della rapina

Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2025, intorno alle ore 8.20, poco prima dell’apertura della filiale. I due impiegati, entrando nella struttura, hanno incontrato i rapinatori vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, che hanno minacciato i dipendenti con accento romano e sequestrato i loro telefoni. Dopo averli rinchiusi all’interno dei locali, i ladri hanno cercato il denaro.

La fuga dei rapinatori

Secondo le prime informazioni, il bottino ammonterebbe tra i 60 e i 70mila euro. Una volta ottenuta la somma, i due ladri sono fuggiti attraverso un buco scavato nel pavimento, che gli inquirenti ipotizzano possa essere stato utilizzato anche per entrare nella banca prima dell’apertura.

Le indagini in corso

Subito dopo la rapina, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile hanno avviato le indagini per rintracciare i due ladri e fare luce sulla dinamica dell’accaduto.

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Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica

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Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica

Il tesoro di Giuseppe Casamonica e del figlio Guerrino, detto Pelè, è stato confiscato dallo Stato. Il provvedimento di confisca è stato eseguito stamattina e riguarda beni immobili, denaro e oggetti di valore per oltre 3 milioni di euro.

Dettagli della Confisca

Tra i beni confiscati ci sono quattro immobili, inclusa una villa di lusso situata in via Roccabernarda 8, assegnata all’Azienda Pubblica Servizi per l'”Asilo Savoia”. Un altro immobile, la villa di via Flavia Demetria 90, storica residenza del clan, è ora gestita dalla Fondazione Pangea Onlus. Inoltre, una terza villa nel comune di Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata destinata ad attività sociali locali. Oltre agli immobili, lo Stato ha acquisito anche oggetti di valore come mobili di pregio, argenteria, elettrodomestici, un’auto di lusso e denaro.

Azioni Legali e Contro la Criminalità

Il provvedimento si inserisce in un’operazione di polizia giudiziaria mirata a contrastare la criminalità organizzata e a recuperare patrimoni ottenuti illegalmente, per restituirli ai cittadini. Il sequestro dei beni risale al 16 giugno 2020 e fu disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione in concomitanza con le ordinanze di custodia cautelare di venti membri del clan Casamonica. Le accuse contro di loro includono usura, esercizio abusivo del credito con estorsioni e intestazione fittizia di beni. Il Tribunale ha confermato il sequestro nel novembre 2021, rendendo la confisca definitiva lo scorso mese.

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