Cronaca
ROMA Divieto di fumo nelle località balneari

Nei prossimi mesi si potrebbe stendere l’asciugamano in spiaggia senza dover ripulire la sabbia dalle cicche. Alcuni Comuni hanno scelto di preservare la bellezza dei litorali con il divieto di fumo e l’abbandono di «rifiuti di prodotti da fumo», cioè mozziconi e pacchetti, nelle località balneari.
Seguendo l’esempio di Bibione che ha attuato il divieto di fumo su otto chilometri di litorale diventando il primo lido italiano smoke-free diversi Comuni laziali hanno scelto di adottare la stessa misura per salvaguardare la salute, l’ambiente e il decoro urbano. Il primo a farlo è stato Ladispoli. Da ieri non è più possibile fumare in tutte le spiagge del territorio, sulla battigia e nelle vicinanze, nonché nelle acque di competenza comunale, ovvero fino a 200 mt. dalla riva. A dare l’annuncio è stato il sindaco Alessandro Grando: «Siamo stanchi di vedere le nostre spiagge e le nostre strade deturpate da mozziconi di sigaretta. La violazione dell’ordinanza sarà punita con una multa fino a 500 euro».
Inoltre l’atto prevede il divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo, come cenere e mozziconi di sigarette nelle acque, negli arenili e su tutto il territorio comunale. Dal primo giugno anche Anzio si è aggiunta alla lista dei Comuni smoke- free. Vietato il fumo nelle aree soggette a tutela naturalistica, quali la Riserva naturale regionale di Tor Caldara e i parchi pubblici e convenzionati. È anche vietato gettare «prodotti da fumo», sul suolo e nelle acque. A Ponza a partire dal 15 giugno sarà vietato fumare entro otto mt. dalla linea della battigia. Sarà proibito anche gettare cicche per terra e in acqua.
Si potrà fumare solo nei locali attrezzati per fumatori, all’aperto e nelle aree non attrezzate, ma solo se in possesso di raccoglitori con chiusura ermetica. Anche in questo caso i trasgressori saranno puniti con multe fino a 500 euro. A Latina il Consiglio comunale ha approvato il 16 maggio scorso una mozione che vieta il fumo sulle spiagge libere, nell’area della battigia entro i 5 mt., in acqua, nelle zone soggette a maggiore tutela naturalistica e su tutto il territorio comunale «in presenza di soggetti maggiormente vulnerabili quali bambini e donne in evidente stato di gravidanza». In casi come questi Ostia si limita a raccomandare di «non fumare in spiaggia». Non è ancora smoke-free Sperlonga, che ha comunque installato dei raccoglitori di mozziconi distribuiti in tutto il paese e in corrispondenza degli accessi al mare.
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Cronaca
Giovane si tuffa nel Tevere per sfuggire al Cpr di Bari

Un giovane di 23 anni si è lanciato nelle acque del Tevere pur di non essere riportato al Cpr di Bari. Gli agenti hanno fermato il ragazzo alla stazione di Trastevere e lo hanno portato all’ospedale ex Fatebenefratelli sull’isola Tiberina per attivare le procedure necessarie per il rimpatrio. Durante il trasferimento, il giovane è riuscito a fuggire dal pronto soccorso e a raggiungere le sponde del fiume, gettandosi nel Tevere.
Le forze dell’ordine, con notevoli difficoltà, sono riuscite a recuperarlo e a metterlo in sicurezza. Un poliziotto, nel tentativo di riacciuffarlo, si è rotto un polso.
Cronaca
Fantozzi: i fan richiedono una targa per i 50 anni in via di Monte Zebio

Per i fan del ragioniere in vacanza a Roma, il passaggio in Prati è d’obbligo. Tuttavia, sui social gli appassionati esprimono il desiderio di rimuovere la scritta spray “Scusi, chi ha fatto palo?!” e richiedono di sostituirla con un’effige più decorosa. Questo dibattito si anima nelle comunità online, dove i sostenitori della figura del ragioniere mettono in evidenza l’importanza di rappresentazioni più appropriate.
La questione ha acceso discussioni tra i fan e i visitatori, che vedono in questa scritta un elemento di degrado in contrasto con il valore culturale del luogo. La proposta di una nuova decorazione mira a valorizzare l’area e a offrire un’esperienza più positiva ai turisti e ai residenti.
Le opinioni sono diverse, ma l’idea di mantenere vivo il ricordo del ragioniere attraverso modalità più rispettose sembra trovare consenso tra le persone che frequentano la zona. La città di Roma continua a essere un crocevia di culture e opinioni, in cui il dialogo sulla bellezza e il rispetto del patrimonio si fa sempre più intenso.
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