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Cronaca

LAVINIO Tassista in pensione muore travolto dalla sua auto

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LAVINIO Tassista in pensione muore travolto dalla sua auto

Insieme alla sua famiglia nell’immediato dopoguerra è stato uno dei pionieri che hanno contribuito a creare Lavinio, sul litorale nord di Anzio. Nando Iori, 86 anni, tassinaro, è deceduto travolto dalla propria autovettura.

Una vecchia Punto adibita a taxi che l’anziano, residente a Lavinio, aveva parcheggiato sulla sommità della rampa del garage della sua abitazione. Secondo la ricostruzione della polizia il pensionato probabilmente ha messo male il freno a mano, l’autovettura è tornata indietro e lo ha travolto. Aveva appena richiuso la serranda basculante e forse ha cercato di fermare l’auto. A dare l’allarme è stata la moglie con la quale aveva appuntamento per la colazione.

A trovarlo incastrato sotto l’auto sono stati gli agenti del Commissariato di polizia di Anzio intervenuti sul posto su sollecitazione della donna. L’uomo dava ancora segni di vita. Portato in ambulanza all’ospedale Riuniti di Anzio ha cessato di vivere a causa delle gravi ferite interne da schiacciamento. Il corpo del pensionato è a disposizione dell’autorità giudiziaria che deve decidere se disporre l’autopsia.

A Lavino mare Nando Iori era conosciuto e stimato. Era il più grande dei tre figli di Milena e Amedeo che nell’immediato secondo dopoguerra si erano trasferiti dal quartiere San Lorenzo martoriato dai bombardamenti sul litorale sud per cominciare una nuova vita. Nel 1946 quando le ferite della guerra erano ancora aperte e visibili sul litorale di Anzio, teatro dello sbarco degli angloamericani, la famiglia Iori inaugurò la prima trattoria della zona e il primo stabilimento balneare, il famoso ‘Miramare’ che ancora oggi è il fiore all’occhiello del litorale di Lavinio ed è gestito da Alberto, fratello minore di Nando.

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ROMA – CASAPOUND: INGENTE DANNO ERARIALE PER IL PALAZZO OCCUPATO

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Cronaca

Un misterioso attentato a Roma: la bomba “Cobra” nel citofono di un condominio all’Appio

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Un misterioso attentato a Roma: la bomba “Cobra” nel citofono di un condominio all’Appio

#MisteriosaEsplosioneInCittà: Un boato assordante sconvolge via Faleria e lascia tutti senza fiato!

L’Allarme Mattutino

Immaginate di essere in una tranquilla mattina quando, all’improvviso, un boato fortissimo squarcia l’aria, seguito da una densa coltre di fumo e un odore penetrante di zolfo. È successo proprio alle 10:20, trasformando un normale giorno in un enigma da brividi. Gli abitanti del palazzo in via Faleria si sono ritrovati di fronte a una scena da film, con il citofono completamente distrutto da quella che sembra una mini-bomba artigianale. Ma cosa c’è dietro questo atto misterioso?

Le Domande che Affascinano

Chi potrebbe aver orchestrato un gesto così audace e perché proprio in quel luogo? Le autorità sono già al lavoro per indagare, ma dettagli come questi alimentano la curiosità: era un avvertimento, un errore o qualcosa di più sinistro? Gli esperti parlano di un dispositivo rudimentale, ma la vera domanda è se questo sia solo l’inizio di una serie di eventi inaspettati. Restate sintonizzati per scoprire gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti col fiato sospeso!

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Cronaca

La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

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La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

#Sconvolgente: A quattro mesi dalla morte di Francesca Ianni sotto un albero fatale, Roma abbatte altri giganti verdi – ma cosa nasconde questa mossa improvvisa? #TragediaNelParco #MisteroAlberi

L’Intervento Inatteso del Comune

A Roma, nel quartiere di Colli Aniene, il Comune ha deciso di abbattere gli alberi dello stesso filare che ha causato la tragica morte di Francesca Ianni, la quarantacinquenne schiacciata da un pioppo crollato nel parco Livio Labor lo scorso 23 dicembre. Amici e familiari sono rimasti sbalorditi da questa azione, che arriva solo ora, lasciando aperte domande inquietanti su come e perché quell’albero sia crollato così facilmente. Fabio Ianni, il fratello della vittima, ha espresso la sua rabbia, chiedendosi se qualcuno avesse ignorato i segnali di pericolo, trasformando una giornata di festa in un incubo perenne.

Le Domande Senza Risposta

Mentre la famiglia attende risposte dall’inchiesta della Procura, le ferite emotive restano aperte. Fabio Ianni si è sfogato, evidenziando come notizie del genere rendano le feste ancora più dolorose, con i nipoti che dovranno convivere per sempre con quelle immagini terrificanti. “È assurdo che il Comune abbia aspettato tanto per agire, quando una semplice ispezione avrebbe potuto salvare vite”, ha dichiarato, puntando il dito su possibili negligenze che hanno stravolto la vita di Francesca e della sua amica Alessia, sopravvissuta per miracolo ma con lesioni permanenti. Eppure, dal Comune non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, alimentando il sospetto che ci sia molto di più da scoprire.

Gli Sviluppi dell’Inchiesta

I familiari di Francesca, assistiti dal loro legale, hanno già mosso i primi passi concreti: una richiesta di risarcimento danni e la nomina di un perito per analizzare lo stato dell’albero crollato. Dal Dipartimento Tutela Ambientale, intanto, spiegano che i tre alberi abbattuti presentavano condizioni simili, giustificando l’intervento per motivi di sicurezza pubblica. Ma queste precisazioni non placano i dubbi della famiglia, determinata a svelare la verità su cosa abbia davvero causato quella tragedia. Francesca, una donna coraggiosa e legata alla sua Roma, meritava di più, e ora tutti si chiedono se altre vite siano a rischio in quel parco dimenticato.

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