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LIVE CONFERENZA TOTTI Tutte le verità sull’addio

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LIVE CONFERENZA TOTTI Dal Salone d’onore del Coni continua la conferenza stampa dell’ex dirigente della Roma, nel giorno del suo addio ai giallorossi.

Andrai allo stadio?

“Non lo so, magari andrò insieme a Daniele in Curva Sud, sempre che non vada a giocare da qualche altra parte. Se avessi avuto due bandiere come me e Daniele gli avrei dato in mano tutto. L’inchiesta di Repubblica? L’e-mail di Lippe al presidente Pallotta ci sta, non si può nascondere quello che è uscito, ma mi fido al 100% di Daniele De Rossi; ci metto la mano sul fuoco che lui non abbia detto o pensato certe cose”.

C’è qualcuno che ti ha pugnalato?

“Non farò mai i nomi, ma c’è, di sicuro. A Trigoria ci sono persone che fanno il male della Roma, ma Pallotta tante cose non le sa. Lui si fida troppo di queste persone. Io conosco Trigoria come le mie tasche e so come va gestita, sono cresciuto là dentro. Lì ognuno fa il bene di se stesso. A Boston arriverà un decimo della verità”.

Baldissoni?

“Mauro Baldissoni è stato un dirigente della Roma. Ha cercato di direzionarmi, non so dove ma mi ha direzionato (ride ndr). Sicuramente mi ha aiutato”.

Molti dicono ti sia applicato poco…

“Nemmeno dovrei rispondere a questa cosa. Io in due anni non ha mai sentito nessuno, nè Pallotta nè Baldini, cosa dovrei pensare? Di essere ben voluto?“.

Cosa ti ha fatto più male?

“L’essere stato un peso per questa società, hanno detto che sono un personaggio ingombrante sia da calciatore che da dirigente”.

Secondo te Pallotta è qui per lo stadio o per la Roma?

“Dovresti chiederlo a lui, non posso risponderti”.

Adesso cosa farai?

“Ho avuto alcune offerte, anche da squadre italiane, una questa mattina. Se andrei a Juve o Napoli? No, per rispetto dei tifosi della Roma, come non andrei alla Lazio”.

C’è qualcosa per cui vorrebbe dire grazie a Pallotta?

“Grazie perchè mi ha fatto rimanere a Roma, dandomi la possibilità di conoscere un’altra realtà. Da dirigente ho scoperto tante cose, lo ringrazio per questo. Non sputo sul piatto dove ho mangiato, spero lui possa portare la Roma più in alto possibile. Ma adesso deve riconquistare il popolo della Roma. Lui deve capire veramente quali sono i veri problemi della Roma, dovrà essere bravo a cambiare registro”.

Hai sentito Florenzi e Pellegrini? Ti piacerebbe lavorare in Nazionale?

“Florenzi non l’ho sentito, ho solamente sentito Lorenzo. Non credeva a tutto questo, ma dovrà crederci. Gli ho promesso tante cose e spero possano avverarsi. Lui è una persona forte, dentro e fuori dal campo. Una persona pulita e tifoso della Roma. I romani dentro la Roma serviranno sempre. Senza persone del genere a Trigoria non si va da nessuna parte. Invece ci sono persone che dopo una sconfitta ridono. C’è persino qualche dirigente che è contento quando la Roma perde. Non farò mai i nomi ma è questa la verita. Mancini? Mancini te saluta (ride ndr)…Spero possa far bene con la Nazionale, ha una grande squadra e dovrà essere bravo a portarla in alto”.

Perchè vogliono togliere il cuore, l’anima a questa città?

“Per me non si rendono conto non vivendo la quotidianità di Roma. Non sanno niente di Roma. Qui sul posto è totalmente diverso. Dall’altra parte del mondo gli arriva l’1% di ciò che succede qua. Spero se ne accorgeranno presto”.

“La fede per la Roma non potrà mai cambiare, viene prima di tutto. Questo rimarrà sempre il mio popolo, nessuno me l’ha tolto o me lo toglierà”.

Una cordata per la Roma?

“Io non so niente”.

C’è una scelta che avresti proprio sconsigliato alla Roma? Monchi?

“Non farò mai nessun nome di giocatore, per rispetto. Tornavo dalle vacanze e mi chiesero un parere su un giocatore e risposi che secondo me non era il profilo giusto per il 433 di Di Francesco avendo un altro ruolo e molti infortuni alle spalle. Mi hanno detto che andavo sempre contro. Monchi? Non l’ho più sentito”.

La vicenda Nainggolan?

“Ho preso posizioni forti. La maggior parte della dirigente non voleva dare punizioni, ma nelle società forti questo non deve succedere. Chi sbaglia paga, nello spogliatoio serve rispetto reciproco”.

Che ruolo ti aveva proposto Rosella Sensi?

“Direttore tecnico”.

Per 20 anni si è detto che tu chiamavi giocatori per farli venire alla Roma…Consiglieresti a qualcuno di andarci adesso?

“Io direi loro la verità, dicendo qual è la situazione adesso. Poi la scelta sta a loro. Io sono trasparente. Direi cose belle e cose brutte. Le cose belle? La città, il sole, il mare, la montagna…e i tifosi della Roma, che sono i più belli di tutti”.

LEGGI LA PRIMA PARTE DELLA CONFERENZA >>>LEGGI QUI

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Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef

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Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef

Dopo il comunicato della diocesi di Roma, arriva la risposta di Monsignor Salvatore Micalef. che riportiamo integralmente come diritto di rettifica.

Negli ultimi tempi, un comunicato diffuso dalla Diocesi di Roma ha cercato di mettere in discussione la posizione ecclesiastica e la validità della consacrazione episcopale di S. E. Mons. Salvatore Micalef. Tale dichiarazione, priva di fondamenti dottrinali e giuridici, necessita di una doverosa smentita alla luce del Magistero della Chiesa, dei documenti ufficiali e della Tradizione apostolica. È fondamentale ristabilire la verità, evitando che informazioni fuorvianti possano generare confusione tra i fedeli.

La Validità della Consacrazione Episcopale nella Dottrina della Chiesa

La Chiesa cattolica ha sempre riconosciuto che la validità della consacrazione episcopale dipende da tre elementi essenziali:

  1. La successione apostolica ininterrotta, trasmessa attraverso l’imposizione delle mani da parte di un vescovo validamente consacrato.
  2. L’uso di una formula sacramentale valida, in conformità con la Tradizione liturgica della Chiesa.
  3. L’intenzione corretta di chi conferisce l’ordinazione, ossia la volontà di conferire il sacramento secondo ciò che la Chiesa intende.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1556) afferma chiaramente che “perché il ministero ecclesiale sia valido, è necessario che i vescovi siano consacrati nella successione apostolica”. Inoltre, la Costituzione Dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II conferma che l’episcopato trasmette la pienezza del sacramento dell’Ordine, garantendo la continuità della missione apostolica.

Nel caso di S. E. Mons. Salvatore Micalef, tutti questi requisiti sono pienamente rispettati. La sua consacrazione episcopale è avvenuta secondo la successione apostolica valida e con la giusta intenzione sacramentale, rendendola indiscutibilmente valida, indipendentemente da eventuali contestazioni disciplinari o giurisdizionali.

L’Insegnamento della Dominus Iesus e il Principio della Successione Apostolica

Il documento Dominus Iesus, promulgato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 2000 sotto la guida del Cardinale Joseph Ratzinger, ribadisce che la validità dei sacramenti amministrati al di fuori della giurisdizione canonica della Chiesa di Roma deve essere giudicata in base alla successione apostolica e alla validità sacramentale.

In particolare, Dominus Iesus chiarisce che le comunità ecclesiali che conservano il sacerdozio e l’episcopato validi, anche se non in piena comunione con la Santa Sede, partecipano autenticamente alla trasmissione della Grazia sacramentale. Questa affermazione, che si fonda sulla Tradizione della Chiesa, dimostra che la validità di un vescovo non può essere messa in discussione sulla base di semplici dichiarazioni prive di fondamento teologico.

La storia della Chiesa dimostra che esistono numerosi casi in cui vescovi consacrati validamente al di fuori della struttura canonica della Chiesa di Roma sono stati poi riconosciuti per la legittimità della loro ordinazione. Il principio della successione apostolica è la chiave di lettura principale, al di là di qualsiasi interpretazione giuridico-amministrativa.

L’Appartenenza di S. E. Mons. Salvatore Micalef alla sua Prelatura Internazionale

Un altro punto fondamentale da chiarire riguarda l’appartenenza ecclesiastica di Mons. Micalef. Egli è a capo di una Prelatura Internazionale, riconosciuta nella sua struttura e missione pastorale.

Il Codice di Diritto Canonico prevede la possibilità di esistenze di giurisdizioni speciali, come prelature personali e circoscrizioni ecclesiastiche autonome. Queste realtà, pur non essendo necessariamente soggette alla giurisdizione della Diocesi di Roma, operano legittimamente nel tessuto ecclesiale e pastorale.

Le prelature internazionali, in particolare, svolgono un ruolo fondamentale nell’evangelizzazione e nell’assistenza spirituale a specifiche comunità di fedeli. La loro esistenza è pienamente conforme alla Tradizione ecclesiastica e non può essere arbitrariamente delegittimata da dichiarazioni non supportate da alcuna autorità dottrinale.

Chiarezza sulla Falsa Dichiarazione della Diocesi di Roma

Alla luce di queste considerazioni, risulta evidente che il comunicato della Diocesi di Roma è privo di fondamenti dottrinali e giuridici. L’episcopato di Mons. Salvatore Micalef è valido secondo i criteri stabiliti dalla Chiesa stessa e non può essere messo in discussione sulla base di dichiarazioni che hanno più una finalità disciplinare che teologica.

Il Codice di Diritto Canonico (can. 1012) stabilisce che la consacrazione episcopale è conferita per imposizione delle mani e preghiera consacratoria. Se questi elementi sono presenti, la validità del sacramento è garantita. Inoltre, l’enciclica Apostolicae Curae di Papa Leone XIII e numerosi altri documenti magisteriali confermano che la validità di un’ordinazione deve essere distinta dalla sua liceità disciplinare.

Conclusione

Di fronte a queste evidenze, è chiaro che qualsiasi tentativo di delegittimare la consacrazione episcopale e la missione pastorale di S. E. Mons. Salvatore Micalef non trova alcuna giustificazione teologica o giuridica.

La Chiesa ha sempre riconosciuto la validità sacramentale fondata sulla successione apostolica e sull’intenzione corretta, indipendentemente da eventuali dispute disciplinari. La Prelatura Internazionale guidata da Mons. Micalef rappresenta una realtà ecclesiale autentica, il cui servizio pastorale non può essere negato sulla base di affermazioni infondate.

La verità deve sempre prevalere, ed è dovere di tutti i fedeli cercare la chiarezza attraverso i documenti ufficiali del Magistero della Chiesa, evitando di lasciarsi influenzare da dichiarazioni che non trovano riscontro nella dottrina cattolica.”

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GPU cloud computing: la rivoluzione di Seeweb con i chip AMD InstinctTM MI300X

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GPU cloud computing: la rivoluzione di Seeweb con i chip AMD InstinctTM MI300X

Roma – Sta per iniziare una nuova fase nel mondo del cloud computing: Seeweb ha lanciato in anteprima per l’Italia servizi di GPU cloud supportati dai potenti chip AMD InstinctTM MI300X e dalla suite software ROCmTM, aprendo nuove opportunità per l’intelligenza artificiale e i calcoli ad alte prestazioni.

Seeweb si distingue in Europa come uno dei primi provider ad offrire soluzioni cloud basate su questi chip avanzati. Il servizio Cloud Server GPU con GPU AMD Instinct MI300X, inoltre, si avvale della tecnologia Lenovo ThinkSystem SR685a V3.

Il modello cloud si è consolidato come la soluzione ideale anche per l’intelligenza artificiale, così come per i carichi di lavoro più tradizionali, grazie alla sua semplicità, flessibilità e scalabilità, anche a breve termine. Il cloud computing con GPU è efficace per una vasta gamma di applicazioni, tra cui l’inferenza AI, il calcolo ad alte prestazioni (HPC) e il training dell’intelligenza artificiale.

La soluzione basata su chip AMD offre un ottimo rapporto qualità-prezzo, mentre il software open dell’ecosistema ROCm AMD Instinct è proposto da Seeweb su server equipaggiati con 8 GPU, ciascuna con chip MI300X. La configurazione include 265 vCPU, 2048 GB di RAM e 16 TB di spazio su disco.

Carichi di lavoro AI e HPC

Il chip AMD Instinct MI300X è stato sviluppato per ottimizzare i carichi di lavoro legati al calcolo ad alte prestazioni (HPC) e all’intelligenza artificiale (AI). Grazie alla memoria dall’ampia capacità e la sua architettura particolarmente avanzata, si rivela particolarmente adatto in diversi ambiti, tra cui: simulazioni scientifiche, imaging in campo medico, data mining e analisi predittiva, rendering 3D, addestramento ed inferenza di modelli AI.

Il mercato globale del GPU cloud computing con AMD

L’adozione di modelli di intelligenza artificiale basati su chip AMD sta crescendo rapidamente, affiancando i modelli già consolidati. I sistemi che supportano queste soluzioni sono realizzati sia da fornitori tradizionali che da nuovi attori del settore. La lista dei principali operatori continua ad ampliarsi, e tra questi si possono notare sia piccole che grandi società.

Piccole realtà

Alcuni provider cloud, come RunPod.io (Texas) e TensorWave.com (Nevada), hanno iniziato ad incorporare i chip MI300X nei loro sistemi, con prezzi variabili in base alla configurazione per l’uso del cloud.

Grandi società

Già nel 2024, Oracle ha reso disponibili gli acceleratori AMD MI300X nella propria infrastruttura cloud, mentre IBM ha annunciato l’integrazione dei chip AMD Instinct MI300X nel suo servizio cloud a partire dal 2025. Microsoft, invece, propone il servizio ND MI300X su Azure. Anche Meta ed OpenAI stanno considerando l’inserimento di questi chip nei loro ecosistemi.

L’offerta di Seeweb

Con l’integrazione delle GPU AMD MI300X nella propria offerta di servizi cloud per l’intelligenza artificiale, Seeweb ha ampliato le opzioni tecnologiche a disposizione delle aziende, mantenendo il suo impegno verso la libertà di scelta e l’assenza di vincoli o limitazioni tecnologiche, garantendo elevati livelli di affidabilità e prestazioni dell’infrastruttura.

Nello specifico, i nuovi Cloud Server GPU si basano sulla piattaforma Lenovo ThinkSystem SR685a V3, progettata per supportare GPU di ultima generazione ad alte prestazioni. A ciò si affianca un modello commerciale flessibile, che consente di usufruire del servizio in modalità on demand, con una tariffazione basata sull’effettivo utilizzo.

Antonio Baldassarra, CEO Seeweb ha affermato che l’integrazione delle GPU AMD MI300X nel cloud Seeweb espanderà l’offerta Cloud GPU, permettendo alle aziende di gestire carichi complessi con un’architettura avanzata e maggiore memoria, ideale per modelli LLM avanzati. ha poi confermato che l’infrastruttura Lenovo ThinkSystem SR685a V3 accelererà applicazioni in ricerca scientifica, modellazione e rendering ad alte prestazioni.

Massimo Chiriatti, CTIO di Lenovo ha affermato che l’azienda contribuisce attivamente allo sviluppo del mercato dell’intelligenza artificiale per le imprese italiane ed europee, collaborando con i professionisti di Seeweb per progettare soluzioni che combinano alte prestazioni ed efficienza operativa.

Grazie a questa partnership, Seeweb può contare su un leader globale del settore IT, beneficiando di strumenti e servizi per accelerare i risultati e migliorare la produttività aziendale. Queste soluzioni rappresentano una scelta strategica per l’evoluzione del modello di business di Seeweb, rafforzandone la posizione nel mercato AI.

Per maggiori informazioni è possibile visitare: https://www.seeweb.it/prodotti/cloud-server-gpu

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