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OSTIA Le ‘case di sabbia’ perdono i pezzi: le proteste
<strong>OSTIA Le ‘case di sabbia’ perdono i pezzi: le proteste.
OSTIA Le ‘case di sabbia‘ perdono i pezzi. Una nuova grana, colpa della manutenzione assente, per i 1042 nuclei familiari residenti. Che, dopo lo stop agli sgomberi fino a febbraio 2020, annunciato lo scorso 8 febbraio a seguito delle proteste davanti al X Municipio, sembravano aver trovato un pò di pace.
L’assessore Castiglione ha più volte esternato l’intenzione del Comune di acquisire le abitazioni, ma il tutto è a oggi frenato dalla condizione delle stesse. A partire dai balconi, molti dei quali giudicati inagibili dalla Polizia Locale e dai Vigili del Fuoco.
Senza contare gli intonaci, crollati in diversi appartamenti, e le pareti piene di muffa. Primi ad accorgersene i tecnici del Campidoglio, durante le perizie sugli immobili della Moreno Estate propedeutiche alla valutazione ai fini dell’acquisizione.
L’ultimo disagio si è registrato però sabato, interessando i residenti del civico 6 di via Enea Picchio. Qui infatti pezzi di intonaco sono crollati dai balconi finendo nei terrazzi sottostanti e in strada.
Questi i fatti, nel racconto di una residente: “Abito al pieno terra, avevo appena finito di stendere la biancheria, quando ho cominciato a vedere una pioggia continua di pezzetti di intonaco, veri e propri sassi cadere nel mio giardino. Non sono stata colpita perché mi ritrovavo nella parte antistante ma mi sono spaventata per la mia bambina, che temevo potesse essere colpita, visto che non diminuiva mi sono ritrovata bloccata per ripararmi e mi sono messa a gridare aiuto. Viviamo in una costante paura che un giorno di questi possa succedere una disgrazia“.
“Abito al civico 19, – aggiunge un altro abitante – davanti al palazzo dove sono crollati le parti intonaco, quando sono ho sentito le urla di Sara, che cercava di ripararsi. Sono subito sceso per cercare di metterla in sicurezza, preoccupato che potesse essere colpita. La situazione è seria, ci sono balconi crollati e altri prossimi al crollo. Qui vivono tante famiglie con bambini, anziani e disabili è una situazione di emergenza che richiede immediate manutenzioni“.