Roma e dintorni
Piano Sanpietrini per le strade di Roma
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Piano Sanpietrini per le strade di Roma. In alcune faranno ritorno, in altre diranno invece addio. Ecco i dettagli.
Un ‘Piano Sanpietrini’ per le strade di Roma. Il progetto è nato su un tavolo interistituzionale voluto dalla Sindaca Virginia Raggi. E sarà proprio la prima cittadina a dettare in maniera organica le linee-guida per questi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione stradale. I quali fungeranno inoltre da roadmap per ricucire il tessuto viario, tutelare non solo il paesaggio e la storia, ma anche la sicurezza dei cittadini e le mutate esigenze della città.
Al tavolo su cui è stato stilato il Piano hanno lavorato diversi soggetti istituzionali: il Gabinetto della Sindaca; la Vice Direzione Generale Servizi al Territorio che ha coordinato i lavori; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma; la Sovrintendenza Capitolina; il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture Manutenzione Urbana e il Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale; l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e Risorse per Roma.
Si è partiti da una valutazione d’insieme del tessuto viario del centro storico, I Municipio, di cui sono state contemplate la tutela del paesaggio e della storia e la funzionalità e sicurezza delle strade. Sono stati analizzati lo stato di fatto, lo sviluppo storico-urbanistico e della mobilità delle aree. Il tutto con l’ausilio delle più note cartografie che rappresentano cronologicamente gli ampliamenti della città. È stato eseguito quindi un rilievo dettagliato della situazione attuale.
Dopo il I, il Piano Sanpietrini sarà esteso anche agli altri Municipi della Capitale. Secondo lo stesso metodo di lavoro, che prevedrà una fase di analisi e valutazione del tessuto viario ed una proposta di programmazione di interventi.
Il Piano contiene una classificazione della tipologia di intervento specifico per ogni strada. Per i lavori si dovrà procedere seguendo tre criteri:
- ricucitura del tessuto viario. Sono definite condizioni uniformi del paesaggio urbano laddove nel tempo si sono generate frammentazioni casuali e ingiustificate. Sono previsti, ad esempio, il ripristino della pavimentazione in selciato in via del Corso e via dei Condotti utilizzando i sanpietrini rimossi da viale Aventino o, al contrario, l’eliminazione dei sanpietrini in via Marsala e via Giolitti,strade adiacenti la stazione Termini con alti flussi di traffico;
- valorizzazione dei tessuti. Per il Centro Storico, recuperando l’assetto viario più antico e storicizzato, anche in considerazione del prevalente uso pedonale delle strade; mentre per i tessuti urbanistici otto-novecenteschi e per i suoi assi viari principali, in presenza di un maggior flusso di traffico, si procederà ad eliminare i sanpietrini come in via Nazionale e viale Aventino;
- valorizzazione, attraverso la ripavimentazione in selciato, di percorsi dedicati alla pedonalità prevalente che attraversano la città. Esempi possono essere il percorso da Piazza San Giovanni al Colosseo o una serie di strade quali Via dei Santi Quattro, Via Santo Stefano Rotondo, Via di San Paolo della Croce, o ancora il percorso di comunicazione delle Basiliche sull’Aventino con la riqualificazione in sanpietrino di Via di Santa Sabina fino a Piazza Cavalieri di Malta.
Il piano non comprende le aree di Piazza della Repubblica, Piazzale Ostiense e Piazza di Porta Maggiore, che necessitano di una progettazione più complessa.
Una volta adottato, il Piano Sanpietrini potrà essere inserito come allegato al Piano di gestione del sito Unesco.
“Si tratta di un lavoro che nessuno prima di noi aveva mai fatto. È stato fondamentale il ruolo che ha svolto il Tavolo di Lavoro che ha visto impegnati tutti insieme gli enti competenti in materia. Basta lungaggini burocratiche e rimpallo di pareri tra enti: tra i principali benefici ci sarà una sorta di via preferenziale per l’acquisizione di pareri per effettuare eventuali interventi grazie ad una roadmap già verificata e condivisa dalle due sovrintendenze e dalle altre istituzioni coinvolte. Il piano tiene conto delle mutate esigenze della città creando una omogeneità nelle aree del centro storico e in quelle a maggior traffico veicolare. I sanpietrini rimossi potranno anche essere utilizzati per abbellire altre zone, piazze o vie della città. Inoltre, l’occasione dell’esecuzione dei lavori permetterà una programmazione più efficiente anche degli interventi delle società di sottoservizi”, afferma la Sindaca Virginia Raggi.
Roma e dintorni
Scossa di magnitudo 2.7 avvertita a Velletri e a Sud di Roma
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Terremoto a Velletri
Terremoto a Velletri. A distanza di due ore, due scosse hanno fatto tremare il comune in provincia di Roma. Come riportato dall’INGV, i due sismi sono avvenuti alle 21.37 e alle 23.37, con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6680, 12.7930 a una profondità di 9 km.
Ripercussioni e Diffusione
Il terremoto è stato avvertito anche nelle zone a Sud della Capitale.
Aggiornamenti
(Articolo in aggiornamento)
Fonte
Roma e dintorni
Serpente a Roma: rettile nascosto in un garage condominiale. Esperto: «Non catturatelo»
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Momenti di Apprensione al Tuscolano
Momenti di apprensione ieri sera in un garage condominiale al Tuscolano: un rettile si era intrufolato all’interno di una cassetta antincendio. Inutili i tentativi della polizia locale allertata dai condomini spaventati per la presenza dell’ofide. «Si è trattato di un biacco – spiega Andrea Lunerti chiamato a catturare il serpente – e con ogni probabilità alla ricerca di prede naturali».
Altri Ritrovamenti
Trovati due serpenti in un’azienda agricola fuori Roma, catturati e uccisi dai cani. La proprietaria: «Volevo salvarli, non ho fatto in tempo».
I Fatti
L’allarme è scattato ieri sera poco dopo le 22 in via Raimondo Scintu nel quadrante est della città. «Ci siamo resi conto – sottolinea l’etologo – che il biacco aveva percorso la rampa di ingresso circondata dal cemento e si è poi ritrovato incastrato nel locale senza riuscire più a trovare una via di fuga». La chiamata dell’amministratore alla centrale della polizia e la successiva identificazione del rettile.
«Non è velenoso, ma è comprensibile lo spavento quando si incontra un serpente. Non dobbiamo avere paura di entrare in garage, ma essere prudenti», raccomanda Lunerti. «La stagione è caldissima e lo sarà nei prossimi mesi. C’è un intenso movimento degli animali in cerca di cibo e pronti a riprodursi. In queste situazioni – consiglia l’esperto – bisogna contattare il numero d’emergenza e non tentare mai di uccidere un serpente. Mettere in sicurezza l’ambiente e attendere l’arrivo del personale esperto».
Liberazione del Rettile
Il biacco è stato liberato stamani presso il Rifugio del Lupo, a Morlupo.
Fonte
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