Cronaca
TIVOLI Pedofilo fotografa bambine in piscina
Appostato in una toilette-box di una piscina di Tivoli un uomo con i piedi sul water e lo smartphone in mano fotografava delle bambine chiuse in bagno.
Una bambina di 10 anni visto il cellulare puntato su di lei è subito corsa ad avvisare il papà. «Qualcuno mi riprendeva negli spogliatoi», ha detto la bimba indicando il luogo. Abbastanza per far scattare l’allarme pedofilo. A bloccare il guardone ci ha pensato un poliziotto fuori servizio dell’ispettorato Vaticano che stava trascorrendo qualche ora di relax in piscina. L’uomo ha provato a negare cercando di liberarsi del telefonino.
In pochi minuti sul posto è giunta una volante del commissariato di polizia di Tivoli e il caso è passato subito al pool antiviolenza, coordinato dal l’ispettore superiore Davide Sinibaldi. Dopo le prime verifiche per l’uomo, un trentenne geologo romano, sono scattate le manette. Le perquisizioni non hanno lasciato dubbi sulle sue abitudini. In casa sua hanno trovato diverso materiale pedopornografico. Immagini catturate con le stesse modalità utilizzate negli spogliatoi della piscina e di altre scaricate da internet. Tutto ‘catalogato’ in una cartella del suo pc.
Nell’abitazione i poliziotti hanno rinvenuto anche un importante quantitativo di marijuana. Si è proceduto quindi all’arresto con una doppia accusa: detenzione e produzione di materiale pedopornografico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sul caso procede la direzione distrettuale antimafia della procura di Roma. Nei giorni scorsi un altro professionista, un informatico quarantenne dei Castelli Romani, è stato condannato a un anno e quattro mesi perché collezionava centinaia di immagini di fondo schiena femminili scattati in giro per la Capitale alle turiste in visita ai monumenti.
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