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La Sea Watch a Lampedusa: arrestata la comandante

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La Sea Watch a Lampedusa: arrestata la comandante

Dopo essere rimasta ferma per tre giorni al largo di Lampedusa la Sea Watch è entrata in porto. Nonostante l’assenza di autorizzazioni delle autorità la comandante Carola Rackete ha deciso di fare di testa sua.

La Sea Watch per qualche minuto è stata bloccata da una motovedetta della Gdf e poi si è diretta verso la banchina. “Basta, dopo 16 giorni entriamo in porto”, ha scritto la ong su Twitter. I militari della Guardia di Finanza sono saliti a bordo della nave e hanno prelevato la comandante, che è stata condotta in caserma. A quanto si è appreso Rackete è in stato di arresto per violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione. Ossia, resistenza o violenza contro nave da guerra. Reato che prevede una pena da 3 a 10 anni di reclusione.

Dopo qualche ora dall’attracco è iniziato lo sbarco dei presenti a bordo della nave. Prima di sbarcare i migranti hanno salutato e abbracciato i volontari della ong che li hanno assistiti. Presenti anche uomini della Guardia di Finanza e della Polizia che stanno ponendo sotto sequestro l’imbarcazione. Quando la nave ha attraccato c’è stato uno ‘scontro’ fra i sostenitori della ong che hanno applaudito e un gruppo di lampedusani che hanno inveito contro i volontari. Tra questi anche l’ex vicesindaco Angela Maraventano.

LE ACCUSE

L’ex vicesindaco Angela Maraventano rivolta verso la nave ha urlato: “E’ una vergogna. Qui non si può venire a fare quel che si vuole. Non venite nelle nostra isola se no succede il finimondo”. Poi rivolgendosi alle forze dell’ordine: “Fate scendere i profughi e arrestateli tutti”. All’ex vicesindaco ha risposto l’ex sindaco Giusi Nicolini: “Che vuoi tu. Chi sei per decidere chi deve venire e chi no”.

Prima di attraccare una motovedetta della Guardia di Finanza ha più volte tentato di impedire l’ormeggio fino a quando si è dovuta allontanare per non restare incastrata fra la Sea Watch e la banchina. La portavoce della Sea Watch, Giorgia Linardi, ha così commentato: “Non avevamo scelta. Al comandante, iscritto nel registro degli indagati, non è stata data nessuna soluzione di fronte a uno stato di necessità dichiarato 36 ore fa. Quindi era sua responsabilità portare queste persone in salvo. La violazione non è stata del comandante ma delle autorità che non hanno assistito la nave per 16 giorni”. Ma ora il comandate rischia l’arresto: “Potrebbe. Vediamo cosa accade”.

Ieri la nave è stata perquisita dalla Guardia di Finanza quando era ferma a mezzo miglio al largo di Lampedusa. I finanzieri saliti a bordo su disposizione dei pm di Agrigento hanno notificato al comandante Carola Rackete l’iscrizione nel registro degli indagati. Inoltre è in arrivo il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella che nel pomeriggio dovrebbe interrogare la comandante.

IL BOTTA E RISPOSTA SALVINI – RACKETE

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di Radio1 ha dichiarato: “Il comportamento del governo olandese é disgustoso. Se ne strafregano di una nave che batte bandiera olandese. Ho scritto alla collega agli Interni del governo olandese senza avere uno straccio di risposta”. Durante una diretta Skype con la sala stampa estera a chi le faceva notare che Salvini la considera la ‘nemica numero uno’ la Rackete ha risposto: “Non ho letto i suoi commenti, non ho tempo. Ho 40 persone, più 20 di equipaggio, quindi 60 persone di cui occuparmi. Mi tengono occupata giorno e notte. Salvini si metta in fila”.

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ROMA – SEQUESTRATO INGENTE QUANTITATIVO DI MERCE CONTRAFFATTA

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta coppie omogenitoriali

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.

Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.

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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere

Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.

Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.

In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.

Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

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